E Moncalvo celebra Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo

Un'altra meraviglia recuperata. Si è concluso l'intervento di restauro della XXI cappella del Sacro Monte di Crea dedicata alla "Discesa dello Spirito Santo sopra gli Apostoli”.
Il lavoro è stato possibile grazie alla Koinè Conservazione Beni Culturali, società attiva da oltre vent’anni nel restauro, conservazione e valorizzazione di opere d’arte, e alla Fondazione Cra di Alessandria.
Il lavoro è stato voluto dall’associazione Ricreare Crea, che già aveva provveduto al recupero di altre due cappelle - l’VIII che celebrava l’Annunciazione dell’Arcangelo alla Vergine Maria, e la XXIII denominata “Il Paradiso sull’incoronazione di Maria”, ed è stato condotto sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo.

La cappella era stata edificata ad inizio ‘600 dal nobile pavese Giovanni Battista della Pietra e dalla consorte Maria Doria, per poi passare sotto la giurisdizione del conte Cozio di Salabue, nobile casalese e collezionista di strumenti ad arco italiano, il primo grande intenditore e collezionista di strumenti musicali del quale si abbia notizia. Il restauro ha riguardato le statue e gli affreschi sulle pareti che raffigurano gli Apostoli, e anche le decorazioni sul soffitto con la colomba circondata da angioletti. Queste ultime si attribuiscono a Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.

E proprio l’amministrazione della “città più piccola d’Italia” è al lavoro per celebrare con passione e devozione uno dei suoi figli più celebri. Quest’anno infatti ricorrono i 400 anni dalla morte dell’artista nato a Montabone nel 1568 e morto a Moncalvo nel 1625 che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte e nel nostro territorio. È stato infatti uno dei più grandi pittori del Rinascimento e del Barocco piemontese.
moncalvo.jpgFoto da ilMonferrato.itIl cartellone delle iniziative si propone come obiettivo non solo quello di rendere omaggio al pittore, ma anche di valorizzare il patrimonio storico-artistico del Monferrato, attraverso il concetto di “Pinacoteca diffusa”, che permetterà ai visitatori di scoprire le opere dei Caccia esposte nelle chiese e nei musei del territorio.
Sono allo studio, tra l’altro, una mostra di opere inedite, concerti di musica barocca, attività teatrali incentrate sulla giovinezza di Guglielmo Caccia, e una serie di conferenze dedicate alla storia religiosa e artistica del periodo. Saranno anche realizzati percorsi didattici e storici, per favorire la comprensione dell’arte sacra e del Barocco, in particolare nella zona del Monferrato, dove le opere di Guglielmo e Orsola Caccia sono ancora oggi visibili in chiese e musei.

Un particolare focus sarà dato alla collaborazione con le scuole, con attività didattiche dedicate ai più giovani, e con l’arte contemporanea, grazie all’organizzazione di un concorso internazionale per giovani artisti, che si terrà durante il triennio, con l’obiettivo di stimolare la creatività giovanile in relazione all’opera dei Caccia. Punto importante all’interno del cartellone sarà il premio dedicato a Guglielmo e Orsola Caccia che si tiene ormai da anni ogni primo sabato di ottobre a cura dell’Associazione “Guglielmo e Orsola Caccia”.

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