Un locale condotto da giovanissimi, new entry de ilGolosario Ristoranti

Uno degli aspetti più belli di questo lavoro è la scoperta di qualcosa di nuovo, indipendentemente che si tratti di cose o di persone. Questo ci è accaduto un fresco venerdì sera di inizio autunno, quando, su segnalazione di amici, abbiamo impostato il navigatore dell’auto su Agliano Terme, luogo rinomato per le sue terme, collocato a una ventina di chilometri a sud di Asti, tra le colline che lambiscono il territorio delle Langhe.
gattoverde-entrata.jpgPercorrendo le vie di questo paese incontriamo anche molti nomi di produttori a noi cari, a rimarcare lo stretto legame che questa terra ha con la produzione di vino. Giunti a ridosso della centrale e ben illuminata via Principe Amedeo parcheggiamo comodamente la nostra auto e, dopo pochi passi di fronte a un invitante dehors, ecco l’insegna colorata in neon verde de Al Gatto Verde Vino e Cucina, un ristorante guidato da una coppia giovanissima di fratelli, Pietro e Francesco Origlia (il secondo è anche sommelier) che dirigono con entusiasmo questo locale in cui si muove un affiatato staff, composto esclusivamente da giovani, usciti dalla scuola alberghiera di Agliano.

L’ambiente ricorda all’ingresso quello di un’osteria, con le bottiglie in mostra nelle cantinette oppure negli scaffali, ad annunciare una carta dei vini che si rivelerà un atlante enoico del Piemonte, con alcune chicche che non conoscevamo e che entreranno nelle nostre guide, di prossima uscita e che saranno presentate a Milano durante Golosaria.
gattoverde-soppalco.jpgPietro e Francesco hanno scommesso sul restauro di questo locale, che si sviluppa su 3 piccoli piani illuminati con luci soffuse e dispone di un elegante e intimo cortile interno, ben illuminato, con muri a vista e alberi di olivo che rendono l’atmosfera ancora più riservata. Noi abbiamo cenato lì!
gattoverde-dehors.jpgE subito veniamo coinvolti dalla calorosa accoglienza e cominciamo a sfogliare le pagine di un menu non molto vasto, che mette il Piemonte al centro. Così partiamo con gli antipasti, ordinando i plin fritti nel cartoccio con maionese di pomodoro, buonissimi e croccanti al punto giusto, che abbiamo mangiato fino all’ultimo, intingendoli con gusto nella salsa che li accompagnava.
gattoverde-fritto.jpgIn carta, tra gli altri c’erano anche la tartare di Fassona con tuorlo fritto, oppure peperoni alla piemontese o gamberi lardellati con crema di ceci al rosmarino.

Ai primi ci siamo diretti con decisione sugli ottimi tajarin al ragù sfumato con la Barbera del Gatto Verde (realizzati con l’ottima Barbera di un Rosso Giovanni, giovane produttore di Agliano Terme, omonimo di quello di Serralunga d’Alba, la cui etichetta è stata disegnata di ragazzi del ristorante)
gattoverde-tagliolini.jpge gli gnocchi con bra tenero e guanciale locale, saporiti al punto giusto.
gattoverde-gnocchi.jpgAltre due proposte del menu erano maltagliati al pesto di basilico e nocciole piemontesi con stracciatella e tagliolini ai gamberi e pesto di erbe.
Spazio ai secondi con la buonissima orecchia di elefante alla milanese, servita con delle patate cotte al forno e una maionese al curry che invitava all’intingolo…
gattoverde-milanese.jpge poi il filetto di orata in crosta di patate con crema di zucchine trombetta,
gattoverde-pesce.jpgma invitante era pure lo stinco di prosciutto al forno con patate dell’alta valle Belbo e mele saltate al rosmarino.
Ottimo l’abbinamento con un Gavi 2022 della cantina Cascina delle Monache, a cui abbiamo aggiunto, su consiglio di Francesco, un calice bellissimo di Arneis dell’azienda agricola Edoardo Olivetti di Cisterna d’Asti e un altro calice di Barbera, da applausi, di Rosso Giovanni.
gattoverde-barbera.jpgConcludiamo la cena in bellezza con 2 dolci appaganti: la torta di cioccolato e pere al Nizza e le pesche ripiene con cioccolato e amaretti con gelato al fior di latte, anche se, osservando i piatti che venivano serviti agli altri tavoli, tutta l’offerta dei dessert (tiramisù, gelato al fiordilatte con miele e torrone d’Alba, panna cotta con fichi caramellati oppure sorbetto delle cuoche all’uva fragole) sembrava molto invitante.
gattoverde-dessert.jpgAll’uscita dal locale, dopo qualche foto e un caro saluto con tutto lo staff, incontriamo, seduti ai tavoli esterni, i genitori di Pietro e Francesco, primi tifosi dei loro figli e orgogliosi della loro avventura imprenditoriale, iniziata a giugno 2022, che valorizza ancora di più questo comune “e li spinge a rimanere qui, a non andarsene” dice quasi commossa la madre.
Insieme a loro, conosciamo anche il sindaco di Agliano, l’ingegnere Marco Biglia, impegnato nella valorizzazione degli spazi di questo comune, che hanno molto da offrire, e dei tanti imprenditori vitivinicoli locali.

Ora, in questo paese noi torneremo di sicuro, e lo faremo prenotando ancora un tavolo in questo splendido esempio di iniziativa imprenditoriale giovane, legata al proprio territorio, che ama far conoscere e valorizzare!

Gatto Verde

via Principe Amedeo, 45
Agliano Terme (AT)
tel. 345 6741423

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