Per conoscere i prestigiosi Palazzi dei Rolli e apprezzare le specialità della gastronomia ligure come pesto, focaccia e dolciumi
Questo weekend si rinnova l’appuntamento con la Rolli Experience, l’innovativa proposta turistico-culturale dedicata ai celebri Palazzi dei Rolli, le nobili dimore genovesi, Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Protagonisti di un sistema di ospitalità del tutto peculiare, nella seconda metà del Cinquecento i Palazzi dei Rolli venivano selezionati per ospitare nobili, diplomatici e altri ospiti illustri in visita alla Repubblica di Genova. Proprio come allora, grazie alla Rolli Experience, sarà possibile venire accolti come ospiti di riguardo della Superba e trascorrere un long weekend esperienziale all’insegna di appuntamenti imperdibili, tra gli spazi incantati delle celebri residenze nobiliari genovesi.
Ben 42 i palazzi del Patrimonio UNESCO “Genova: le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli” che si trovano lungo le Strade Nuove: via Garibaldi, detta un tempo “Strada Nuova”, via Balbi, via Cairoli, originariamente denominata “Strada Nuovissima", via Lomellini e via San Luca.
Tra i più significativi, Palazzo Doria, edificato poco prima della metà del XVI secolo (1541-43) a ridosso della prima cerchia muraria per volontà di Antonio Doria, è oggi sede della Prefettura e della Città Metropolitana di Genova; il quattrocentesco Palazzo di Giacomo Spinola, che si caratterizza per la facciata a fasce bicrome bianche e nere (marmo bianco di Carrara e pietra di Promontorio); Palazzo Agostino Pallavicino, opera di Bernardino Cantone, caratterizzato dalla decorazione a fresco, che vede all’opera gli artisti chiamati dal Pallavicino, Andrea e Ottavio Semino, che lavorano alle volte dei salotti del piano terreno con episodi di storia antica, probabilmente di matrice plutarchea (Storie di Alessandro; Storie di Scipione) e del piano nobile (Ratto delle Sabine) tra cui il grande affresco del salone; Palazzo di Nicolosio Lomellino, edificato tra il 1563 e il 1569, nel corso della sua storia ha ospitato papi, re e imperatori. Recentemente restaurato in occasione di Genova Capitale Europea della Cultura per l’anno 2004, l’edificio è accessibile negli spazi dell’atrio, del giardino e del ninfeo e nelle sale dei due piani nobili, in cui si organizzano mostre, visite guidate ed eventi culturali.
Per info: https://www.visitgenoa.it/it/rolli-experience-0
Per coloro che si recheranno a Genova in questa occasione, numerose le soste golose del nostro Golosario; a partire da una delle migliori interpretazioni del prodotto ligure più conosciuto al mondo, il pesto. Meta obbligata sarà da Pesto Rossi 1947 - via Cesarea 21/r - creatura del sommo Roberto Panizza, imprenditore visionario e ideatore del Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio. C’è anche la possibilità di assaggiare la sua cucina (anche qui il pesto è protagonista) presso il Ristorante Il Genovese - Cucina Ligure di via Galata 35/r.
Seconda tappa obbligata in città, Casa Grondona dal 1820 in piazza Cavour 24r (ex mercato del pesce), bistrot con bottega aperto ogni giorno da colazione fino all’apertivo. E’ il nuovo progetto della famiglia simbolo genovese per l’arte bianca (sei generazioni di maestri nell’arte biscottiera e della panificazione). Il lievito madre in purezza, che da due secoli qui tengono in vita senza l'aggiunta di altri lieviti o acceleranti, è ancora oggi è alla base di tutta la loro produzione dolciaria “artigianale”: top, il biscotto della salute – una sorta di fetta biscottata –, gli inimitabili canestrelli “Antica Genova” a base di pasta frolla genovese classica; il superlativo Pandolce “Antica Genova” con pinoli tipo extra Pisa, quelli lunghi e tipici dell’alta pasticceria, la saporita uvetta che suggerisce sentori di vino passito e i canditi preparati con vera frutta: mele, pere, ananas, scorzone d’ arancia. In questo locale, troverete anche i prodotti delle altre realtà del Gruppo come Bonifanti, Duca d’Alba e Torrefazione Bocchia.
A Genova, la focaccia, o meglio la fugassa, è una cosa seria. Al Forno di Albaro (via Albero, 24/r) la trovate fatta a regola d’arte: croccante all’esterno e morbida all’interno, che profuma di olio extravergine. Da provare classica e nelle versioni alle cipolle, alle olive, ai peperoni. Sono buone anche la farinata e la focaccia al formaggio. Interessante pure il versante dolce, con il pandolce in testa.
Una sosta imperdibile, al pari di quella presso la centralissima Enoteca Squillari di piazza De Ferrari, storico brand fondato nel 1946 a Sampierdarena. Un vero e proprio tempio del gusto: una ricchissima selezione di vini, liquori e distillati tra cui il Gin del Molo di Varigotti oppure il Compound Gin (pensato e realizzato a Genova). Oltre a ciò anche un’offerta di 130 tipi di birra differenti e 300 proposte di tema gastronomico. A Genova e dintorni sono cinque i punti vendita, e ad Albaro trovate anche un banco del fresco.
Chiudiamo con due soste nel segno della dolcezza. La prima tappa è la Confetteria Pietro Romanengo Fu Stefano (via Soziglia, 74/r), locale storico (risalente al 1814) con gli arredi ancora originali e, nelle vetrine di legno antico, le specialità in mostra per turisti e golosi: le violette mammole candite, le gocce (caramelline di zucchero con una goccia di rosolio racchiusa all’interno), la frutta candita (arance, limoni, bergamotti, pesche...), sciroppo di rose, confetture e molte altre tentazioni.
Quindi, in piazza Corvetto, 3/r, eccoci al Caffè, Confetteria e Pasticceria Mangini: locale storico, frequentato nel passato da personalità come Pertini, Govi, Montale e Sbarbaro. Conserva certe atmosfere, e una produzione dolciaria di buon livello per torte, pasticcini, praline, torroni e cioccolato. Da provare la torta Sacripantina e la torta Zena. Luogo anche d'aperitivi.