Dalle ricette e piatti cult di rinomati ristoranti e chef di tutta Italia direttamente sulle vostre tavole delle feste

Se durante le festività volete gustare i piatti e le portate dei grandi chef comodamente a casa vostra, senza nemmeno scomodare il food delivery, da oggi si può grazie al progetto Bonverre.

Un’attività che “racchiude" in un vasetto di vetro di design la sintesi della storia dei sapori e delle tradizioni del nostro Paese, di materie prime eccellenti, del genio e dell’abilità di donne e uomini che hanno creato nei loro ristoranti ricette e piatti cult. Un progetto, inoltre, fedele alla sostenibilità - utilizzo di materiali riciclabili e sostenibili, come il vetro -, a tecniche di produzione innovative - vasocottura - alla scelta di ingredienti naturali, senza alcun conservante e aroma artificiale - la shelf life minima a temperatura ambiente è di due anni! -.
Senza dimenticare quella formidabile interazione positiva tra il team tecnico di Bonverre e la/lo chef protagonista con le sue ricette, necessaria per dare forma e sostanza al prodotto finale.

Andiamo ora a raccontare alcune delle portate più significative delle cinque linee presenti in gamma, pronte da gustare in famiglia: “piatti”, “sughi e salse”, “brodi e zuppe”, “condimenti”, “dessert”.
Ogni vasetto gourmet riporta tempi e modalità di servizio e consigli di utilizzo secondo abbinamenti classici o creativi. A partire dalla trippa di baccalà con olive taggiasche e acciughe, rivisitazione inedita del baccalà alla vicentina, ideata dallo chef Matteo Rizzo, protagonista dietro i fornelli de Il Desco, tempio della ristorazione veronese. Una portata da gustare come secondo piatto a tavola, o come sfizioso “cicchetto” veneto durante l’aperitivo.
trippa-baccala.jpgRimaniamo nel Veronese, e più precisamente in Valpantena, per gustare “La Cru di Giulietta e Romeo” del giovane chef Giacomo Sacchetto, oggi patron del ristorante Iris a Verona, dopo esperienze nelle cucine di Andrea Berton, Perbellini e al St. Hubertus, a San Cassiano (Bz). Abbiamo davanti un piatto (in vasetto) che racchiude tutti i sapori della tradizione veronese: pancia di maiale, formaggio Monte Veronese DOP, verza e vino rosso.
laCru.jpgCi “spostiamo” idealmente - rimanendo comodamente a tavola - sulla Costa dei Trabocchi abruzzese per degustare l'inimitabile Brodetto di pesce alla Vastese; ne è autore Jean Pierre Soria del ristorante CiboMatto, figlio d’arte, uno dei più appassionati interpreti della cucina abruzzese e in particolare della cucina di mare di Vasto, luogo in cui è cresciuto e a cui è profondamente legato.

Non dal mare, ma dalle acque lacustri lombarde, un’altra portata tutta da scoprire, “Lungo Lago”, a base di trota salmonata e pesce persico, con una elegante nota di zafferano. Un piatto che porta la firma di Marco Acquaroli, già vincitore del concorso Bocuse d’Or Italia, e da sei anni capo chef della "Dispensa Pani e Vini” in Franciacorta.
lungo-lago.jpgTra i “condimenti” la nostra preferenza va a “L’Aggiadda”, un condimento della tradizione sarda a base di pomodoro e aceto che i navigatori tabarchini hanno portato con sé nelle traversate del Mediterraneo: veniva tradizionalmente utilizzata come metodo di conservazione per gli alimenti, ma anche come salsa in abbinamento al pesce fritto. Ne è stato giovane interprete, Carlo Biggio, titolare con la sua famiglia della Gastronomia Mamma Fina, meta di pellegrinaggio di ogni turista e abitante di Calasetta.
aggiadda.jpgDa questa meravigliosa isola, e più precisamente dallo storico ristorante Da Vittorio di Carloforte, Carlo Poma propone “Il Nero di Vittorio”, condimento al nero di seppia protagonista del piatto cult del locale, gli “Spaghetti alla Vittorio”.
nero-vittorio.jpgE non può certo mancare un amico e un “Campione del Golosario” come Roberto Panizza, ideatore del Campionato Mondiale di pesto al Mortaio e patron del ristorante Il Genovese, nel centro storico di Genova, che propone il suo “Pesto Storico con basilico genovese Dop”.
invasata.jpgChiudiamo in dolcezza con due dessert: “L’Invasata” di Pierluigi Perbellini (vedi foto sopra), il dolce veneto ispirato a un grande classico della pasticceria italiana: l’Offella d’Oro®. E il “San Bajon” del maestro gelatiere Alberto Marchetti di Torino, che all’interno del vasetto propone lo zabaione nella sua chiave più autentica e golosa.
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BONVERRE

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Foto da bonverre.it

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