Che conosceremo a Golosaria
Siamo già all’80% dell’assegnazione dei Top Hundred, che annunceremo il 15 di settembre, come ogni anno. Ma con questa degustazione e con le prossime quattro, prima della chiusura estiva, arriveremo al 100% e anche alla proclamazione delle Promesse, che su IlGolosario e Golosaria hanno ricevuto grandi attenzioni. Dunque via con i nostri assaggi, come sempre da Nord e Sud.
FRATELLI PARISIO - Gavi (AL)
Nel cuore del territorio del Gavi, su terreni di "terra forte" argillosa e calcarea, i fratelli Alessandro e Davide Parisio portano avanti l'attività della cascina di famiglia. Per anni hanno conferito le loro uve, ma dal 2020 hanno deciso di intraprendere un nuovo percorso, imbottigliando una selezione delle migliori uve di cortese dai loro 20 ettari per creare vini che portano il loro nome e che ambiscono a raccontare la loro passione e il loro terroir. Al recente summit di Gavi giovani, i nostri collaboratori sommelier ci hanno portato dunque a casa questa segnalazione che subito abbiamo intercettato e assaggiato.
Il Gavi “Costa Donnio” 2024 si presenta con un colore paglierino chiaro. Al naso emergono sentori di frutta a polpa bianca, pesca, senape e rosmarino. In bocca è fine, lungo, con un'acidità ben integrata che accompagna un sorso persistente. Un Gavi da manuale. Interessante anche la versione base: il Gavi 2024 ha anch'esso un colore paglierino chiaro, con note che virano sull'agrumato e una componente minerale, per un sorso pregnante. Bravi e benvenuti nel nostro Golosario, fra le novità!
La PIEMONTINA - Sizzano (No)
Un’azienda che abbiamo sotto i riflettori da diverso tempo e che ci ha sempre dato ottime soddisfazioni. A cominciare dalle Colline Novaresi Bianco 2023 (da uve greco novarese). Ha colore paglierino; al naso gelsomino, fiori, agrumi pieni, spezie distese, ematiche. In bocca è mastichevole, fresco, con un finale ammandorlato. Bello! Il Colline Novaresi Vespolina 2022 ha colore rubino trasparente, naso molto ampio e intenso, note speziate ed ematiche su leggera buccia di amarena, belli anche i profumi floreali. In bocca è morbido, ma spicca di più il tannino che l’acidità. Foriero di altri anni di affinamento. Molto buono, rotondo graffiante. Il Ghemme 2020 ha colore rubino con riflessi arancio. Naso ematico e disteso con note di frutta elegante. Al naso senti la ferrosità minerale, che diventa fine e intensa. In bocca è morbido, tannico, con note amaricanti. Fantastica promessa!
AZIENDA AGRICOLA PRIORE - Borgonato di Corte Franca (BS)
Fondata nel 1904 da Alessandro Mingotti, l'Azienda Agricola Priore è un pezzo di storia della Franciacorta. Oggi la terza generazione, guidata da Bruno e Alessandro, prosegue il lavoro del nonno nel cuore di Borgonato di Corte Franca. Entrata a far parte del consorzio Franciacorta nel 1991, l’azienda si distingue per una filosofia che va oltre il vino, integrando la produzione con un apprezzato agriturismo e una macelleria a km 0, espressione di un legame autentico e completo con la terra.
Il Franciacorta Extra Brut “Lihander Blanc” 2020 si mostra con un colore oro antico e un naso molto intenso ed equilibrato con la frutta su un tappeto di foglie bagnate. In bocca l'acidità esplode, con un tocco di miele e un finale secco. Il Franciacorta Extra Brut “Lihander Noir” 2020 ha un colore oro, un naso speziato con note di brioche al miele e una parte balsamica. Al palato spicca per finezza, con un sorso diretto come una spada.
AZIENDA AGRICOLA TURINA - Moniga del Garda (BS)
La storia della famiglia Turina è legata alla Valtènesi da generazioni. Già negli anni '60 le prime bottiglie portavano questo nome, simbolo di un legame indissolubile con il territorio. Oggi l’azienda gestisce circa 21 ettari tra Valtènesi e Lugana, interpretando con modernità i vini della tradizione gardesana.
Il Lugana “Vigna Fenil Boi” 2024 ha un colore paglierino chiaro con note di frutta tropicale ed erbe aromatiche come la salvia, ben amalgamate, e un’acidità sottile al palato. Il Valtenesi Riviera del Garda Classico Chiaretto di Moniga “Fontanamora” 2024, uvaggio di groppello, barbera, sangiovese, marzemino, si presenta con un colore rosa antico e un naso fine, erbaceo e aromatico; in bocca è un vino sottile ed equilibrato.
Interessante evoluzione per il Valtenesi Riviera del Garda Classico Chiaretto “Setamora” 2020, sempre dallo stesso uvaggio, il cui colore tende all'oro, con naso di arancia amara e note fumé che ritornano al palato, conferendo corpo, avvolgenza e freschezza.
Il Valtenesi Riviera del Garda Classico “Seselle” 2023, da uve groppello e rebo, si presenta di colore rosso rubino con naso intenso di piccoli frutti, pieno e con un bel sorso fragrante. Una gran bella scoperta!
VINI RUJ - Doberdò del Lago (GO)
In questa zona di confine e di tradizione del Carso goriziano, impreziosita da querceti, sommacco (pianta tipica locale) e landa carsica, con clima fresco d’estate e mite d’inverno, i fratelli Kovač gestiscono la loro terra dove da secoli la viticoltura è un’attività di riferimento. Su circa 8 ettari di terra rossa ricca di ferro, nascono vini che sono pura espressione di questo ambiente unico.
Qui nasce il Carso Terrano “Ruj”, già Top Hundred nel 2015, un vino dai profumi di frutti di bosco e liquirizia, con un sorso morbido, strutturato e penetrante. Dalla degustazione emerge anche la Venezia Giulia Malvasia 2024, dal colore paglierino tendente all’oro e un naso pieno, profondo, aromatico e sapido di sentori marini; in bocca spicca per mineralità e freschezza. La Carso Vitovska 2024 si distingue per un colore paglierino con riflessi verdolini e un naso galoppante, dove la nota balsamica e minerale emerge subito. Al palato ha corpo pieno e un sorso molto morbido.
CASALE FALCHINI - San Gimignano (SI)
L’azienda nasce nel 1964 per volontà di Riccardo Falchini, in un luogo ricco di storia: un antico convento le cui terre poggiano su suoli di origine pliocenica, ricchi di argilla gialla e fossili marini che conferiscono ai vini una spiccata e inconfondibile mineralità. Divenuta un punto di riferimento per la Vernaccia di San Gimignano, l'azienda continua a produrre vini che sono un omaggio a questo terroir unico.
La Vernaccia di San Gimignano “Vigna a Solatio” 2024 ha un colore paglierino con riflessi verdognoli e un naso molto intenso di ananas; in bocca è fine, verticale, sapido e fresco, con una leggera nota amaricante sul finale. Ed è una delle migliori Vernaccia di quest’anno come già ci aveva anticipato il nostro collaboratore che ha partecipato all’anteprima. C’è poi la Vernaccia di San Gimignano “Abvinea doni” 2021: di colore oro brillante ha naso di incenso, biscotto, ma ci sono anche note di frutta, ematiche ed erbe officinali. In bocca è pieno, ficcante.
La versione 2020 della stessa etichetta del primo campione si presenta con un colore oro e un naso più franco, con note minerali, ferrose e di albicocca. Al palato è equilibrato e persistente. Grande anche questo. Il Chianti Colli Senesi 2021 ha un colore porpora e profumi di frutta, incenso, spezie e prugna. Il sorso è filigranoso, verticale e morbido. Chiudiamo con il Toscana Rosso Paretaio 2020, sempre da uve sangiovese. Qui il naso è già dominio dei sentori terziari, caldo e speziato. In bocca è ficcante, con acidità e tannicità graffiante. Un Rosso che ci ha sorpresi, segno che in questa cantina ci sanno fare e molto bene!
AZIENDA AGRICOLA ACCATTOLI - Montefano (MC)
Il nonno Giulio faceva vino, il padre Delio faceva vino, ma lei, Anastasia Accattoli, sognava di fare il vino con la V maiuscola, che profumasse un poco di Infinito. Un sogno che si concretizza in etichette di grande stoffa, come il Lacrima di Morro d’Alba “Merlato”, eccezionale nella sua tipicità, e il Marche Pinot Nero, fruttato ed elegante. Notevole è anche il Rosso del Monte: quando lo premiammo come Top Hundred, già nel 2009 e scrivemmo nel taccuino che al naso aveva una “vampata di zuppa di ciliegie immerse nel vino rosso e in bocca un ingresso morbido e setoso”. Oggi a distanza di tre lustri il giudizio è lo stesso e questo vino, trova proprio nella sua polpa, nella freschezza, in quella che potremmo definire croccantezza, la sua eccellenza. L'assaggio del Colli Maceratesi Ribona 2024 apre le porte a un bel campione di questo vino dal colore paglierino, quasi grigio, con una polpa di pera che si manifesta anche al palato in un sorso rotondo e fresco. Il Marche Rosso “Il Plenilunio” 2023 da montepulciano, lacrima e sangiovese con affinamento in anfora, si presenta con un colore fitto e impenetrabile; al naso emergono note ematiche e terrose, mentre in bocca è caldo, pieno e decisamente tannico. Chiude la degustazione il Marche Rosso “Santa Paolina 17” 2021, un vino ottenuto dallo stesso uvaggio del precedente, dal colore rubino fitto e concentrato, che al palato si dimostra pieno, ampio e tannico. Un bel salto in avanti, non c’è che dire, favorito anche dal confronto continuo con il gruppo enologico Matura!
CANTINA SAN ZENONE - Montenero di Bisaccia (CB)
Nata nel 1975 dall'unione di viticoltori appassionati, la Cantina San Zenone è una cooperativa che rappresenta il cuore pulsante della viticoltura molisana. Situata a Montenero di Bisaccia, lavora le uve conferite dai suoi soci, con un'attenzione particolare alla valorizzazione di vitigni autoctoni come la falanghina, che in Molise trova una particolare espressione, e soprattutto la tintilia, vero simbolo della regione.
Il Terre degli Osci Falanghina “Pluris” 2024 ha un colore paglierino tendente all'oro, con note tostate e di erbe officinali, per un palato pieno e molto speziato. E ci è piaciuto molto. Il Terre degli Osci Falanghina “Clivia” 2024 si distingue per un colore paglierino e un naso fruttato di pesca piena; in bocca è equilibrata, fresca e di buon corpo.
Il Terre degli Osci Rosso “Il Viandante” 2023 è un vino dal colore porpora con unghia violacea che nasce da uve montepulciano. Al naso confettura di prugna e viola, mentre al palato è pieno, possente, di buon equilibrio e con una mineralità che ritorna al palato. La Tintilia del Molise 2022, di color porpora tendente al violaceo, offre profumi di piccoli frutti e cenni di liquirizia, con un'acidità spiccata in bocca. Infine, il Molise Rosso Riserva “Pluris” 2020, anche questo da uve montepulciano in purezza, si esprime con un naso pieno, balsamico, terroso e di cioccolato, per un vino ampio, di corpo e lunghissimo al palato. Bella sorpresa, in una regione che amiamo molto e che tornerà protagonista a Golosaria!
VINDING MONTECARRUBO - Melilli (SR)
Dopo una vita passata a produrre vini celebri tra Bordeaux e il Sudafrica, il danese Peter Vinding-Diers ha trovato il suo "buen retiro" in Sicilia, su un altopiano di pietra calcarea vicino a Noto. Qui, nel 2005, ha fondato Vinding Montecarrubo, trasformando una vecchia stalla in una cantina moderna. In questo angolo di Sicilia, Peter coltiva uve come syrah e grenache per creare vini che sono il frutto della sua immensa esperienza e di un terroir unico.
Il Grillo Bio “Cuvée Suzanne Bianco” 2024 si presenta vestito di paglierino chiaro con un naso esplosivo di lime e un'acidità spiccata in bocca. Il Grillo Bio “Il Piccolo Bianco” 2024 ha un colore oro e un naso più complesso con lievi note maderizzate, risultando equilibrato al palato con un finale amaricante. Il Terre Siciliane Vignolo Bianco 2024, dal colore dorato, offre un naso fine di frutta esotica, con un amaricante spiccato in bocca.
Passando ai rossi, il Terre Siciliane Vignolo 2023, frutto di uve syrah, ha un colore rubino fitto e sentori di vaniglia, frutta e incenso, per un sorso vellutato ed equilibrato. Infine, il Terre Siciliane “Cuvée Suzanne” 2021, sempre da uve syrah, si presenta con un colore rubino profondo e note di carruba, polvere da sparo e agrume, rivelandosi in bocca equilibrato, pieno, fine ed elegante.
FILIPPO GRASSO - Milo (CT)
L'azienda di Filippo Grasso è una celebrazione del legame ancestrale della sua famiglia con l'Etna. Le vigne, situate sul versante est del vulcano a circa 650 metri di altitudine, affondano le radici nel suolo vulcanico della Muntagna con quel sentore minerale e leggermente fumè che li rende inconfondibili.
Ed eccoci dunque all’assaggio del vino che ci colpì a Vinitaly, durante una sessione di young to young: l'Etna Bianco “Mari di Ripiddu” 2023 (uve carricante) si conferma grandissimo: ha un colore paglierino con sfumature verdognole. Il naso è fine, con profumi avvolgenti di cedro, mentre in bocca mostra un grande equilibrio, un sorso vellutato e una mineralità che emerge sul finale. L'Etna Rosso “Ripiddu” 2022, frutto di nerello cappuccio e nerello mascalese, si presenta con un colore rubino e un'unghia che tende all'aranciato. Il naso è intenso, con note di erbe officinali, piccoli frutti e violetta. Al palato è pieno, equilibrato, caldo e intenso. L'Etna Rosso “Capu Chiurma” 2021, sempre dallo stesso uvaggio, rivela un'anima più vulcanica, con un naso roccioso e caldo. In bocca è pieno, setoso e con un'acidità che spicca.
ALTRI ASSAGGI
Tra gli altri assaggi, dalle vette della Valle d'Aosta, il Vallée d’Aoste Bianco “Ensemblo” 2020 di LA SOURCE (Saint-Pierre - AO), nasce da un uvaggio di gewurztraminer, moscato e muller thurgau. Si rivela con un colore paglierino consistente, un naso di prato fiorito e un palato pieno, intenso, dotato di un finale lunghissimo, minerale e roccioso. Uno dei migliori bianchi assaggiati quest’anno.
Dal Veneto arriva il Pas Dosè Millesimato 2016 di TALESTRI (Verona - VR), dal colore paglierino tendente all’oro, un naso fruttato di menta piperita e una bella finezza amaricante in bocca.
Dall'Umbria, un plauso per l'Umbria Bianco “La Randa” 2024 di CESARINI SARTORI (Bastardo - PG), da uve grechetto e sauvignon blanc, ha un colore paglierino chiaro, un naso molto aromatico di erbe officinali e menta e un sorso avvolgente, morbido, setoso, fresco e lungo.
Infine, dalla Puglia, altri giudizi positivi per lo Spumante Rosato Dosaggio Zero “GF” 2019 di GIANFRANCO FINO (Sava - TA) un negroamaro spumantizzato che si presenta con un color salmone brillante, un naso fine e profondo di arancia amara, ginger ed erba amara e un palato pieno e secco, decisamente amaricante. Eleganza estrema.