Quattro generazioni al timone del Fatur

Cento anni e non sentirli! È un’avventura di quelle che fanno onore alla nostra Italia, quella della famiglia Comi di Cisano Bergamasco. Da quattro generazioni sono al timone del Fatur (via Roma, 2 - tel. 035781287), locale che trovate su un poggio del paese che ha dato i natali a Roberto Donadoni (che per la cronaca ha fatto il chierichetto al matrimonio dei titolari di questo locale), Cisano Bergamasco, appunto, in un angolo verde e suggestivo della Valle di San Martino, ai piedi delle Prealpi Orobiche, e nei pressi del castello dei Visconti Sozzi.

Perché diciamo cento anni e non sentirli? Perché qui c’è la forza dell’amore, di due genitori, che con la loro passione hanno conquistato a questa avventura i due figli. Perché qui c’è la capacità di sacrificarsi, per cercare di fare sempre meglio. Perché qui, nella stima del nostro percorso di critici gastronomici, GuidaCriticaGolosa e Golosario son punti di riferimento per seguire una strada di crescita continua. Soprattutto perché qui, idee come quelle lanciate a Golosaria a Milano, di saper intercettare le vie per cambiare in meglio, diventano lavoro e aprono orizzonti che voglion dire desiderio di rispondere sempre più alle esigenze della clientela. Morale, questo locale, fondato nel 1914, in questi ultimi anni ha affiancato al ristorante, una golosa pasticceria ed un hotel con belle camere (nell’ottica di offrire accoglienza a 360° alle molte realtà imprenditoriali dei dintorni e – lo diciamo noi – candidandosi ad essere ottimo approdo per le migliaia di turisti che arriveranno nella zona in occasione di Expo2015), presentandosi al traguardo del secolo di onorato servizio, in forma smagliante, conquistando meritatamente il nostro faccino radioso!

Il segreto per fare ristorazione, pasticceria e accoglienza al top? Come abbiamo anticipato, qui, a vivere questa avventura c’è una famiglia unita, e l’intelligenza di Pierangelo Comi e di sua moglie Bruna, e dei figli, i talentuosi Patrizio e Matteo, è stata l’avere il coraggio di dividersi i compiti, con umiltà di acquisire dai migliori professionisti il massimo delle conoscenze di cucina, arte pasticcera e hotellerie, e oggi essere guide sicure dei diversi staff delle differenti attività. Per quanto riguarda la gola, quando verrete accomodatevi nell’ampia sala o, se l’estate “fa l’estate” e lo consente, approfittate del magnifico dehors, dove potrete pranzare o cenare all’ombra dei meravigliosi, grandi platani, e di qualche betulla, con il dolce e rinfrescante suono dell’acqua della fontana.

Consultate il goloso menu, e poi gustate di antipasto (€ 14) leccorniosi gamberi al vapore con cotechino top di Marco D’Oggiono e patate o “casoeula di pesce”, nel caso siate vegetariani uovo all’occhio con ortaggi e frittelle croccanti al Parmigiano Reggiano. Tra i primi (€ 12) alcuni dei piatti più ghiotti del ristorante, a partire dai tradizionali casoncelli fatti a mano alla Bergamasca e dal buonissimo risotto con i funghi porcini. Qui siamo in terra di Valcalepio, ed oltre a poterne avere di ottimi nel bicchiere, se vi va il risotto potrà essere anche con il grande rosso del territorio. Un secondo (€ 16)? Tra i classici del Fatur capretto da latte al rosmarino e guancetta stufata con la polenta. Ma se la temperatura vi fa desiderare il mare, potrete orientarvi su branzino con cozze e pomodorini. Cercate di lasciarvi un po’ di spazio, perché non dimenticate che qui c’è arte di pasticceria, e quindi potrete chiudere in dolcezza (€ 8) con torta caprese all’olio extravergine di oliva o strudel caldo alle mele e crema di vaniglia. Menu degustazione a 20, 33 e 42 euro. A pranzo, a 15 euro. Grandi Comi!

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