Le anagrafiche
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Via libera ai dissalatori in Sicilia, ma è subito polemica. Si prevede una spesa di 100 milioni per la riattivazione dei tre dissalatori siciliani, Trapani, Porto Empedocle e Gela. I contrari all’operazione obiettano i costi di produzione salatissimi (2 e 3 euro al metro cubo), mentre i favorevoli parlano di costi inferiori a quello delle autobotti, usati per far fronte alla siccità durante tutta l’estate.
Mangiare la pizza a Napoli spendendo 100 euro. È la provocazione lanciata da Crazy Pizza, il locale inaugurato da Briatore che sotto il Vesuvio lancia la sua proposta tutta impasti e paillettes che Il Fatto Quotidiano di domenica definisce “effetto acchiappa-selfie”. Lo sbarco di Briatore a Napoli con tanto di interviste e polemiche rappresenta una scommessa per l’imprenditore piemontese e divide i suoi colleghi: per alcuni come Paolo Surace delle pizzerie Matteotti “Non vende pizza ma lo show” mentre Gino Sorbillo, più diplomatico, gli fa i complimenti per il coraggio.
I custodi dell’alta quota diventano i pentiti della montagna. Ci sono rifugi o capanne in cui è ostico vivere e così i rifugisti tornano a casa, come racconta Carlo Budel su La Stampa, che abbandona il ghiacciaio della Marmolada per tornare nel Bellunese. Stessa sorte anche per Marina Morandin che lascia il rifugio gestito per sedici anni nel Verbano. Se ne vanno per solitudine, per il ricordo di alpinisti travolti da valanghe, ma anche per la troppa burocrazia che sempre più spesso scoraggia i gestori.
Dilaga la miopia, un ragazzo su due è costretto a mettere gli occhiali. La ricerca del British Journal of Ophthalmology, condotta su bambini e adolescenti in 50 paesi, ha riscontrato un aumento del 30% del disturbo, ma si stima che entro il 2050 la percentuale salirà al 40%. Le possibili cause sono attribuibili a un aumento delle ore trascorse davanti agli schermi, ma anche più banalmente chi frequenta ambienti chiusi e vive in città, non avendo orizzonti ampi. Per aiutare l'occhio a non peggiorare, si consiglia di fare pause da videogiochi e lettura per dieci minuti ogni ora e camminare all'aria aperta 40minuti al giorno. (LaRepubblica)
Se vedete una lunga fila sui marciapiedi di Parigi, siete nelle vicinanze di un "bouillon": è il tipico locale, semplice, che serve in velocità cucina tradizionale francese. Il modello vincente, nato nel 1854, ora spopola tra i turisti, ma anche tra i cittadini che a fronte del caro spesa, in alcuni casi risparmiamo sul pranzo della domenica, che però viene servito in ambientazioni della bella epoque. Il più famoso è il Chartier, aperto tutto l'anno, che ricorda una vecchia ferrovia circondata da grandi specchi. Il piatto di punta? L'oeuf mayo, l'uovo sodo con la maionese, per 2€. (Corriere della sera)
Cipriani sull'onda della polemica: il noto proprietario dell' Harry's Bar querela il Comune di Venezia e la Capitaneria per il mancato controllo della velocità delle barche che causano un moto ondoso importante, tanto da far bagnare i piedi ai suoi clienti. Dopo aver bocciato anche la costruzione del frangionde posizionato davanti al locale, Arrigo Cipriani, si è fatto portavoce della querelle sollevata anche dai cittadini della Serenissima, ma al momento non esiste ancora una legge che controlli la velocità dei mezzi su acqua. (Corriere della Sera)
Continua l'emergenza siccità in Sicilia, che dura da gennaio scorso quando gli invasi erano già vuoti. Dopo le città di Agrigento e Caltanissetta anche Palermo si prepara al razionamento dell'acqua con lo stop dell'approvvigionamento una volta alla settimana. Simbolo dell'emergenza è la foto di una nonna che a Enna lava i grembiulini della nipotina in un abbeveratoio, mentre nella stessa città l'acqua dei rubinetti è marrone. (Corriere della Sera)
Mezzo bicchiere di vino con un pezzo di pane inzuppato ogni giorno, sembrerebbe essere l’elisir di lunga vita che ha permesso a Severina Filippi di festeggiare, qualche giorno fa, 102 anni. L’ultra centenaria risiede in una casa di riposo di Isola della Scala (Vr), gode di buona salute e memoria, e spera, continuando con quel suo “rito giornaliero”, di arrivare ai 103. (L’Arena)
Cresce l'Everest e sfiora quasi il cielo. SI stima infatti che il monte più alto del mondo, si sia alzato tra i 15 e i 50 metri negli ultimi 89mila anni grazie al fenomeno dell'isostasia, o rimbalzo post glaciale, ovvero il sollevamento della crosta terrestre alleggerita dallo scioglimento dei ghiacciai. Nel caso dell'Everest, la crescita è dovuta dall'erosione della roccia del fiume Arun che si è unito al sistema fluviale del Kosi. Soggette a questo evento anche la quarta e la quinta montagna più alte al mondo: la Lothse e la Makalu. (LaRepubblica)
“I batteri salveranno il mondo – dice lo scienziato microbiologo Rino Rappuolo. “I microrganismi ci danno pane e vino da sempre, generarno e sostengono la vita sul pianeta. Abbiamo batteri che migliorano la salute, vivono nell’intestino e regolano il sistema immunitario. L’alimentazione di oggi e gli antibiotici ne riducono il numero facendo aumentare allergie e malattie autoimmuni rendendo meno efficaci le terapie contro i tumori. Con i nutrimenti però possiamo ripristinare a loro ricchezza” (La Repubblica)
"La cucina italiana è in pericolo - dice Gianfranco Vissani - sono tutti bamboccioni che si improvvisano cuochi". Così il famoso chef si scaglia contro gli influencer ai fornelli, che cucinano per i like e tante volte sbagliando ricetta. E nel suo nuovo ristorante "Territori" Vissani va alla ricerca della sostanza, abbandonando la sola immagine.
"Per il brodo del risotto ci vuole il biancostato -scrive Giuseppe Antonelli sul Sette del Corriere. Una frase, detta dalla moglie di Antonelli, che lo ha portato a riflettere sui tanti geosinonimi che esistono nella lingua italiana. Prima di sapere cosa sia il biancostato si chiede se abbia a che fare con il bianconiglio o se sia una versione salata del biancomangiare, ma sfogliando il dizionario scopre che è “il taglio della bestia bovina macellata che comprende le costole del torso” e dunque ecco il filo logico: dal costato bianco al bianco-costato al biancostato fino alla versione dialettale milanese biancostàa.