La Notizia

Da domani si torna a mangiare al chiuso in tutta Italia e sarà anche consentito il caffè al bancone del bar. Arrivano le nuove regole per la ristorazione che prevedono anche la definizione di un numero massimo di persone ospitate all'interno, metro di distanza e menu plastificati oppure on line. @ La ristorazione vede finalmente la luce però ne esce con le ossa rotte: secondo uno studio di Confindustria e Cerved con Intesa Sanpaolo, il 40% dei ristoranti rischia il crac e nel settore fiere e convegni la situazione è ancor più drammatica: a rischiare sono due imprese su tre. Nel complesso, nei settori più colpiti dal 2019 a fine 2021 la perdita di posti di lavoro arriverebbe a 1,3 milioni di unità. (Avvenire) @ Nonostante la crisi però arrivano buone notizie: Veronafiere vara l'aumento di capitale per 28,6 milioni e prepara grossi investimenti (Corriere della sera Verona), mentre a Milano aprono nuovi locali che guardano a piazza Duomo. All'angolo con via Mazzini inaugura "The Dome", sopra la Rinascente il Caffè Fendi (Libero Milano). @ Anche Leveillè intervistato sul Corriere della Sera di Brescia si dice pronto a riaprire il suo Miramonti L’Altro a Concesio, ma non manca un accenno polemico: "Sono felice, ma per mesi ci hanno abbandonato" @ Intanto in Francia si consumano le prime battaglie in tribunale per i risarcimenti assicurativi ai ristoranti per via della pandemia: 12 sentenze di primo grado riconoscono come risarcibili i danni (In Italia invece questa garanzia è chiaramente esclusa dalle polizze). @ Sempre dalla Francia, la Costa Azzurra si prepara alla ripartenza: per entrare al ristorante basterà esibire l'applicazione (già scaricata 16 milioni di volte) con l'apposito QR code. @ Al Mottarone una settimana dopo la tragedia niente più turisti e attività vuote. Su Repubblica il servizio dal ristorante in quota dove a pranzo si sono registrate solo cinque persone e il Parco Botanico con un solo visitatore.

Vini e spirits post-pandemia; il caso del tartufo nero estivo

Il comparto italiano dei vini e degli spiriti fa i conti con gli effetti del Covid-19. Stando a Federvini, a causa delle chiusure imposte agli esercizi Horeca e dell’andamento delle esportazioni, nel 2020 le vendite hanno avuto un tracollo. Un trend che è stato compensato in misura minima dalle vendite attraverso altri canali e per il 2021 le previsioni mostrano timidi segni di ripresa. Quello dei vini e degli spiriti è però “Un patrimonio inestimabile che richiede di essere tutelato e rilanciato”. Da una serie di richieste che Federvini ha già rivolto alle Istituzioni: dalla riapertura di tutti gli esercizi possibili alle semplificazioni; da una fiscalità adeguata all’emergenza al sostegno alle esportazioni. Andrea Zaghi su Avvenire di domenica. @ Più ottimistici sono invece i dati presentati da Ismea, che nel corso di Primanteprima ha presentato un’accurata analisi sul mercato enoico italiano che, al netto delle difficoltà congiunturali imposte dalla pandemia, rivela una certa solidità. Per l’Italia, la domanda interna del 2020 è stata trainata dai consumi entro le mura domestiche, mentre l’Horeca ha subito un vero e proprio tracollo. A livello di volumi consumati, si stima un incremento di circa il 7% che, però, si è tradotto in una riduzione della spesa complessiva: il lockdown prima e le limitazioni poi hanno tenuto i consumatori lontani dai ristoranti e questo ha cambiato il paniere degli acquisti; i vini più penalizzati sono stati quelli di fascia alta, mentre hanno tenuto molto bene gli altri che hanno beneficiato di una maggiore domanda presso la GDO, ma non solo. L’emergenza sanitaria, infatti, ha impresso anche una forte accelerazione nella digitalizzazione del settore vinicolo, tramite un più diffuso ricorso all’e-commerce e a nuove modalità di vendita e interazione con il cliente finale che hanno riguardato anche l’innovazione di forme di vendita che si possono definire tradizionali, come la vendita diretta. Su Vinonews24.it l’approfondimento di Carlo Spagnolo. @ Il Lessini Durello punta alla certificazione “Biodiversity Friend”. La Denominazione veneta ha intrapreso un percorso volto a certificare il rispetto che ogni suo viticoltore ha dell’ambiente circostante. Quella da esso tutelata sarà infatti la prima denominazione ad ottenere, concluso l’iter, la certificazione “Biodiversity friend” per tutti i 400 ettari di vigneto tutelati. I tre parametri che saranno studiati riguardano i tre cardini dell’ambiente, cioè suolo, acqua ed aria. La misurazione è quella dell’impatto dell’agricoltura sull’ecosistema, a prescindere dal tipo di agricoltura applicata dal viticoltore. Il concetto di ecosistema è infatti legato alla variabilità degli organismi che lo abitano, e la sua salute è determinata dall’equilibrio tra tutte le forme viventi. (Vinonews24.it) @ Sul Corriere della Sera è da leggere l’intervista ad Andrea Macchione, ceo delle attività extra caffè di Illy sintetizzate dal 2019 nel Polo del Gusto, che racconta le strategie del gruppo di qui al 2031. “Entro il 2021 - spiega - avremo un partner finanziario che ci starà accanto per almeno dieci anni. Cedermo il 20-40% delle quote del capitale”. Un’operazione che servirà a “rafforzare le cinque aziende (Domori, Damman Frères, Agrimontana, Prestat e Mastroianni ndr), finanziare la crescita e fare acquisizioni. Ma anche a realizzare il nuovo polo logistico di Domori per stoccare materia prima e prodotti finiti sempre in Piemonte (…) I primi due obiettivi sono un’azienda di biscotti e una cantina che produca Barolo. Devono avere la caratteristica che cerchiamo sempre: unicità, come Illy o Domori”. @ E’ stato anche il buon vino a “fare gli italiani”. Su La Verità Morello Pecchioli racconta di come De Amicis, nel 1880, lanciò con due amici un ciclo di conferenze sul tema del Vino che, nel Paese appena nato, era uno dei pochi argomenti in grado di unire Nord e Sud. Fra gli ospiti ci fu anche Lombroso, con un intervento sull’alcolismo. @ Multato per aver venduto i tartufi estivi in anticipo. E’ successo a un negoziante albese, cui i Carabinieri forestali di Alba hanno confiscato una partita di 27 tuber aestivum, meglio noto come “scorzone”, perché secondo il calendario regionale la raccolta, e dunque la commercializzazione, di tartufi freschi sono vietate nel mese di maggio. Il caso ha riaperto il dibattito su regole e divieti per commercializzare il “nero”, che cambiano da una regione all’altra. (La Stampa) 

SOS latte vegetale, novità in gelateria e la stagione delle moeche

L’Europa non vuole fermare il latte taroccato vegetale. Su Libero di domenica Attilio Barbieri spiega come la Ue abbia bocciato una norma per evitare di confondere i “falsi” fatti con soia o piselli con il prodotto tradizionale. Suscitando la gioia degli industriali. @ Sulla stessa pagina si legge anche di aumenti a due cifre sui banconi. Anche per le materie prime destinate alle filiere animali si segnalano per prezzi in aumento di oltre il 70%. E’ il caso, ad esempio, di mais e soia che entrano nell’alimentazione di bovini e pollame. @ Intanto è boom per il sorgo, cereale del futuro. Nell’Unione Europea le superfici coltivate a questo cereale sono aumentate del 18% nel 2020. Il motivo: è una coltivazione versatile, con ottimi valori nutrizionali e fortemente sostenibile. (QN) @ Buone prospettive per Fatamorgana, la catena di gelaterie artigianali che a Monterotondo ha aperto il suo settimo negozio in Italia. Tra le peculiarità del marchio, un particolare software creato per ottimizzare la preparazione del gelato. Il progetto forma degli artigiani, con i quali creare un network collaborativo per diffondere la visione di gelato naturale, con affiliati edotti sotto tutti i profili, etici, tecnici e pratici, acquisendo di fatto il know-how necessario per diventare gelatieri professionisti. (Italia Oggi) @ In tema di gelati, anche Yakult lancia il gelato probiotico e lo porta nei supermercati. Il 1° giugno a Tokyo aprirà lo Yakult Ice Cream Shop, uno store a tempo che fino ad agosto offrirà gelati, frullati, sorbetti e dessert al gusto di Yakult. Sette referenze in tutto che saranno accompagnate da una cialda che rimanda alla classica bottiglietta Yakult. E chi non potrà recarsi nello store avrà la possibilità di trovare il gelato, in numero limitato, all’interno dei supermercati Tokyo Store: una coppa di gelato da 1,5 euro che potrà essere conservato nel congelatore di casa e consumata in un secondo momento. (Italia Oggi) @ Morbidissime e preziose, le moeche sono i piccoli “gioielli” della laguna. Diventano tenere nel momento della muta e arrivano a costare anche 70 euro al chilo. Se ne parla sul Giornale di sabato, che riporta i consigli dello chef Daniel Canzian per cucinarle a regola d'arte. @ “Io, signora del galateo, devo tutto alla tv di Rispoli”. Su Repubblica di sabato la maestra delle buone maniere Barbara Ronchi Della Rocca (nella foto) si racconta a Francesca Bolino e spiega: “Ho cominciato anche a scrivere una serie di libri sulle buone maniere ispirandomi a Donna Letizia di Grazia. E sono stata ingaggiata anche dal Quirinale”. E aggiunge: “Considero la buona borghesia torinese cafona: pensano che il denaro autorizzi loro a comportarsi in modo scorretto. Lo trovo davvero orribile”

Ho capito bene?

Venduta a 15 mila euro la scultura che non esiste. L'opera dell'artista Garau si chiama "Io sono" ed è esclusivamente concettuale. Uno spazio vuoto "da collocare su una superficie libera di 150 per 150" come indicato dal certificato di autenticità che però non potrà essere esposto nello stesso spazio. L'artista ripete così la performance dello scorso febbraio quando davanti alla scala aveva esposto "Buddha in contemplazione", cioè quattro nastri a delimitare lo spazio bianco sul selciato. (IlGiornale) @ Libero pubblica il dizionario del nuovo galateo con le parole che non si possono più dire: tra queste "grasso" sostituita da "sovrappeso", "povero" che diventa "di modeste condizioni" e "ricco" che al contrario è "benestante”.

L'assaggio

Oggi scopriamo le “paste nuove” prodotte a Canicattì (AG) nella pasticceria di Angelo Inglima. Si tratta di un dolce tipico, con oltre 100 anni di vita a base di mandorle siciliane, sbollentate e spellate a mano per mantenere integri gli oli essenziali del seme. Poi, dopo un periodo di riposo, la pasta di mandorle viene farcita con una zuccata, un’originale confettura di zucchine locali, e decorata con granella di pistacchi. Ne parliamo su ilGolosario.it

Il Vino

Il Dolcetto di Ovada 2018 di Cantine Alma di Cassinelle (AL). Questo è davvero un esemplare iconico: ha colore porpora, al naso le tipiche note fruttate fresche ed invitanti. È elegante, in bocca molto fresco e tannico con un finale amaricante. Questo e altri vini sono raccontati da Stefano Tucci a questo link

Lutti

Addio a Eugenio Medagliani, storico titolare dell'Alberghiera Medagliani che per 160 anni ha fornito i migliori ristoranti d'Italia, ma anche raffinato gourmet, letterato e grande amico di Gualtiero Marchesi. @ E' scomparso anche il gastronomo Toni Cuman (nella foto), amico di Marco Gatti e Paolo Massobrio. Lo ricorda su IlGiornale oggi Roberto Perrone.