La Notizia

Oltre un miliardo di euro per riqualificare 250 borghi italiani abbandonati (o quasi). E’ la cifra stanziata dall’Europa per contrastare lo spopolamento delle piccole realtà rurali. 20 milioni la cifra destinata a ciascuno dei 21 borghi scelti dalle Regioni e dalle Province autonome dove si potranno costruire infrastrutture per la cultura, il turismo, la ricerca, l’istruzione, residenze sanitarie o per famiglie con lavoratori in smart working o nomadi digitali. (Il venerdì di Repubblica) @ Il vino tiene lontano il virus. E' quanto emerge da uno studio condotto su mezzo milione di persone da Frontiers In Nutrition, che ha evidenziato come chi beve almeno cinque bicchieri di rosso alla settimana rischia di contrarre il Covid il 17% in meno. Chi invece beve vino bianco e/o Champagne è meno protetto, ma può arrivare a un non trascurabile 8%. Secondo la ricerca, invece, il rischio aumenta per chi beve birra o sidro. (Italia Oggi) @ Italia bacchettata dalla Ue per le plastiche monouso fuorilegge. Il Belpaese ha recepito la direttiva comunitaria inserendo però una deroga per le plastiche “biodegradabili”: per Bruxelles è illegittima. @ Alza la voce il mondo del marketing, che modifica le sue strategie comunicative sfruttando sempre di più i contenuti audio. Emblematico il caso di Lavazza, che ha tradotto in musica progetti di sostenibilità creando un’orchestra di artisti che suonano strumenti realizzati con materie prime e attrezzi usati nelle comunità rurali coinvolte nei progetti di Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza: dalla maraca fatta con la ghiaia all’arpa di tessuto del Guatemala. (Italia Oggi) @ Dopo un anno di stop torna “Ingruppo”, l’iniziativa lanciata dall’élite della ristorazione bergamasca con l’intento di proporre per tre mesi menu blasonati al prezzo fisso di 75 euro. 19 in tutto le insegne che hanno già confermato la loro partecipazione, tra cui anche i fratelli Cerea del ristorante Da Vittorio (il cui menu costerà però 180 euro). La ripartenza è programmata per martedì prossimo e l’iniziativa sarà attiva fino al 30 aprile. Tutte le informazioni su www.ingruppo.it. (Corriere della Sera di Bergamo) @ Affinare il vino a 2000 metri di quota. E’ la nuova sfida di marketing, tra turismo e gastronomia, del Consorzio Pontedilegno Tonale, che ha chiesto allo scultore Ivan Mariotti di realizzare a Corno d’Aola, sulle piste da sci, un igloo di ghiaccio da utilizzare come cantina per l’affinamento di 200 bottiglie tra bianchi, rossi e spumanti. Partner scientifico del progetto è l’Università della Montagna di Edolo. (Corriere della Sera) @ Anche l’oleoturismo ha le sue regole. I ministri dell’Agricoltura e del Turismo, Patuanelli e Garavaglia, hanno firmato il decreto attuativo che regolamenterà l’esercizio dell’attività oleoturistica. Previsti un logo di Stato e gli elenchi degli operatori. Con una scia obbligatoria per l’attività. (Italia Oggi) @ Si continua a parlare di peste suina in provincia di Alessandria, dove sono 4 mila i maiali da macellare e dove è arrivato un secco dietrofront sugli allevamenti al chiuso da parte del ministero della Salute, che adesso impone di intervenire anche nei capannoni, mentre l’Asl invita a fare in fretta. Intanto, dopo i casi di cinghiali infetti che hanno coinvolto la Liguria e le zone dell’Alessandrino, scatta l’ordine di macellazione anche in parte del Sud Astigiano e scatena le reazioni di allevatori e associazioni categoria. (La Stampa di Alessandria e La Stampa di Asti)

Tour mondiale della pizza; pasta e formaggi intitolati ai gastronomi

Si chiama Vera Pizza Day ed è una maratona mondiale per raccontare il cibo italiano più amato del globo. L’iniziativa, partita nei giorni scorsi, è stata lanciata dal presidente di Avpn (Associazione verace pizza napoletana) Antonio Pace e propone un viaggio che tocca ben 15 Paesi di ogni continente, in ognuno dei quali è prevista una masterclass tenuta da un maestro locale. (Il Venerdì di Repubblica) @ “Io e i Green Heroes” è invece il titolo del libro in cui Alessandro Gassmann ha raccolto le storie di aziende che fanno bene all’ambiente (ogni settimana sul Venerdì di Repubblica la sua rubrica è dedicata proprio a questo ndr) e il cui ricavato sarà utilizzato per la piantumazione di alberi. Sul Venerdì di Repubblica l’intervista a Gassmann di Riccardo Staglianò. @ Su Sette parla invece Bruno Barbieri, giudice di MasterChef e di 4 Hotel che all’alba dei suoi 60 anni racconta: “Mio padre non mi capiva e non mi voleva cuoco. Ma l’ho reso orgoglioso”. @ Da leggere, su Il Foglio, la riflessione di Camillo Langone che propone di chiamare paste e formaggi con i nomi dei grandi gastronomi. “I francesi già lo fanno, perché notoriamente sanno fare sistema - scrive - Perché non dedicare a Pellegrino Artusi i maccheroni di cui era ghiotto, o un salame a Gianni Brera? Meglio dell’arida intitolazione di una via”.

Animalia

Salviamo le tigri dalla pentola a pressione. E’ l’appello lanciato sul Venerdì di Repubblica da Alex Saragosa, che racconta che nel Sud Est asiatico sia una consuetudine estrarre medicinali dalle ossa di questi grandi felini. Nonostante si tratti di una pratica assolutamente fuorilegge, abbondano le industrie dove i farmaci vengono prodotti facendo bollire gli animali. L’escamotage utilizzato: si tratta di una specie molto prolifica, basta dunque dichiarare meno cuccioli per averne diversi a disposizione “da sacrificare”. (Tornare in questi casi alla legge del taglione, no? ndr).

L'assaggio

Al ristorante Ventuno.1 (via Cuneo, 8/a • tel. 0173 290787) di Alba (CN). Il posto giusto per trovare i sapori della Campania, declinati dal bravo Alfonso Russo in una serie di piatti che avranno la forma dei tortelli ripieni di genovese, crema di pecorino e fondo di vitello ristretto o degli gnocchi con gamberi, burro affumicato e cipollotto; quindi le polpette al ragù napoletano con pomodoro San Marzano e pecorino; il tonno scottato e, tra i dessert, il babà con crema di limoni di Sorrento. Su ilGolosario.it il racconto di Paolo Massobrio.

Il vino

E' il Marche Rosso Ninfa 2019 di Velenosi Vini di Ascoli Piceno (AP). Un vino unico, che ci ha fatto tornare più volte nel bicchiere. Salmastro di primo acchito, diventa man mano balsamico con profumi netti di chiodi di garofano che persistono a lungo in bocca dov’è tannico, pregnante. Un outsider rispetto ai vini dell’azienda e del territorio marchigiano intero. Questo e altri assaggi della cantina a questo link.