Ventuno.1 la Campania ad Alba

Sempre grande questo ristorante della nostra predilezione

Ci abbiamo creduto fin dall’inizio, vergando quel faccino radioso che, a quanto pare, ha portato fortuna a questo ristorante di Alba, che tuttavia spicca per la tradizione di piatti della Campania.
La sera della mia visita, che aspettavo da tempo, c’era il tutto esaurito, con un pubblico “albese” costituito da giovani, ma anche da gente che lavora nel mondo del vino. Del resto qui la carta dei vini è spaziale, e rende omaggio al meglio della Langa, ma Francesco Ferrara in sala è un ragazzo molto attento dato che trovi fra le bollicine, le rare di Alessandra Divella di Gussago oppure la Barbera di Sette o i vini di Cascina Fontana, per fare alcuni nomi delle nostre scoperte di cui andiamo più orgogliosi. Io, quella sera ho scelto di bere campano, e mi sono trovato molto bene.
In cucina c’è Alfonso Russo, un altro giovane cuoco che ha affinato le sue capacità e alcuni piatti sono strepitosi.
Agli antipasti ecco il calamaro scottato con vellutata di fagioli, cipolla rossa e papaccelle marinate, accanto a polpo arrostito con broccoletti, ‘nduja e pane carasao. Ovviamente non può mancare il vitello tonnato rosa con salsa tonnata e polvere di capperi.

Ai primi saranno da urlo quei tortelli ripieni di genovese, crema di pecorino, fondo di vitello ristretto;
delicati gli gnocchi con gamberi, burro affumicato e cipollotto, mentre in omaggio ad Alba ecco i tajarin con ragù di salsiccia che fanno da pendant agli spaghetti di Gragnano con sugo di polpetti.
Altro piatto grandissimo è stato il maialino fondente con topinambur e fondo di liquirizia, anche se non ho potuto rinunciare alle polpette al ragù napoletano con pomodoro san Marzano e pecorino. C’era anche il baccalà con zucca confit e salsa allo zenzero, il tonno scottato e le lumache con cremoso di patate e aglio nero.
Ai dolci ecco O Babà con crema di limoni di Sorrento e la panna cotta tremolante con mou salato, crumble al gianduja.
Che felicità questa sosta super radiosa, con un servizio gentile, veloce, cordiale e tanto gusto. Bravissimi. Avete saputo capire come entrare dentro una capitale del vino piemontese con la gioia della gente della Campania!!!