La Notizia

Anche la pasta può essere sostenibile in 5 mosse. Unione Italiana Food ha presentato i nuovi metodi di cottura antispreco per preparare la pasta risparmiando acqua ed energia. Oltre a mettere sempre il coperchio per accelerare la bollitura, gli altri consigli sono: l’impiego della pentola a pressione; la cottura passiva o metodo per infusione (si fa rialzare il bollore e poi si spegne il fuoco); il metodo one-pot, ovvero la pasta risottata; la cottura in forno dopo aver pre-lessato la pasta e il classico metodo di sempre, ma con meno di 1 litro d’acqua per 100 grammi di pasta. Ma cotture a parte, sul fronte del mercato l’Italia resta leader mondiale per produzione (3,9 milioni di tonnellate), consumo (17 milioni di tonnellate) ed export (2,4 milioni di tonnellate per il 62% della produzione), tanto che è italiano un piatto di pasta su 4 mangiati nel mondo, dato diffuso ieri nel corso della Giornata Mondiale della Pasta (Italia Oggi) @ Un’insolita penuria di merci agita la società dei consumi. Dalle auto alla farina, dalle biciclette alle mele. Su Avvenire Elena Molinari spiega perché è più difficile fare acquisti individuando diversi motivi oltre alla pandemia. Tra questi anche la delocalizzazione, la crisi energetica e persino quella climatica. @ “Prossimità” è invece la parola invocata su Avvenire da Paolo Massobrio, che questa settimana racconta la fase di assestamento che l’Italia sta vivendo su più fronti, reduce da due anni di emergenza, e invita la politica a rispondere a questa esigenza di prossimità, senza mortificare oltremisura il ruolo dei sindaci e di chi dal basso, ancora, si assume una responsabilità. “Questo appello - conclude Massobrio - è tuttavia anche una preghiera per domani, giorno di Giuda il Taddeo, il santo dei casi impossibili. Perché protegga l’Italia nella sua essenza e dalla recrudescenza della pandemia”. L'articolo completo a questo link

Caffè made in Sicilia, cozze green e guerra al "Prisecco"

Per trovare il caffè non sarà più necessario andare lontano, ma basterà raggiungere la Sicilia. Qui per più di 30 anni la famiglia di torrefattori Morettino ha cercato di produrre caffè su un piccolo appezzamento di terreno, senza grande successo. Ma la scorsa primavera, anche per effetto dei cambiamenti climatici, 66 piantine hanno prodotto circa 30 kg di caffè, il che potrebbe trasformare l’isola italiana nella piantagione di caffè più settentrionale del mondo. (Italia Oggi) @ Gusci di cozze che diventano una risorsa. E’ il progetto presentato dalla diocesi di Taranto in occasione della 49^ edizione delle Settimane sociali dei cattolici italiani. L’idea è utilizzare i gusci delle cozze, che finiscono nella raccolta indifferenziata, per estrarne carbonato di calcio, una sostanza utile in edilizia, ma anche nella cosmesi e per la realizzazione di farmaci. (Avvenire) @ Sul Corriere di Verona, a tre anni dalla tempesta Vaia si fa un bilancio dell’evento atmosferico che attraversò la Regione nel 2018. Un evento estremo che per il Bellunese si è trasformato in un’opportunità. “Mai avremmo potuto investire risorse così ingenti per la sicurezza del territorio”, ha spiegato il presidente della Provincia Roberto Padrin. Intanto, sul fronte ambientale l’80% del legname è stato recuperato e venduto all’estero. @ La vita notturna di Bangkok è stata spenta dalle autorità tailandesi, che hanno vietato la vendita di alcolici per tenere a freno la diffusione della pandemia. Ma ora i locali della capitale potrebbero aver trovato un’alternativa alle bevande alcoliche: in estate, infatti, è stato depenalizzato l’utilizzo del kratom, una sostanza stimolante che adesso è alla base di mocktail sempre più popolari nel paese asiatico. (Italia Oggi) @ Non tutti i prodotti lattiero-caseari dell’Alto Adige sono fatti con il latte altoatesino: una certa quantità di latte, infatti, arriva da fuori regione, e anche da fuori dei confini nazionali. Lo spiega su Italia Oggi l’avvocato David Rottgen, che riferisce come alcuni allevatori abbiano portato la latteria Vipiteno davanti al giudice proprio per impugnare una scelta fatta nel 2018: “Prima hanno spinto i soci a produrre sempre più latte, poi hanno imposto un regime paragonabile alle vecchie quote latte europee, limitando la produzione altoatesina e comprando latte anche fuori dall’Alto Adige, dove i parametri di produzione non sono certo quelli altoatesini". (Italia Oggi) @ Sulle stesse pagine si parla anche di un altro contenzioso che, ancora una volta, riguarda il Prosecco. Due giorni fa la società tedesca Manufaktur Jorg Geiger gmbh, attiva nella produzione di bevande alcoliche, distillati e vini, ha avuto la meglio nella controversia contro il Consorzio di Tutela del Prosecco che tempo fa aveva chiesto l’inibizione del marchio “PriSecco” utilizzato per commercializzare uno spumante analcolico a base di frutta. Sia il procedimento cautelare che il successivo reclamo del consorzio trevigiano sono stati respinti dal Tribunale, in quanto il prodotto non è diffuso né commercializzato in Italia. (Alla faccia della globalizzazione! Ma in che mondo viviamo? NDR)

Ho capito bene?

Londra ama la cocaina al punto che, secondo alcuni ricercatori, le anguille che popolano il fiume Tamigi starebbero diventando “iperattive” a causa dei residui della sostanza che finiscono nelle sue acque. Un vizio, quello dei londinesi, che ha creato un’opportunità commerciale per una società britannica, la Millwood, che ha lanciato sul mercato “Block-It” uno spray dati-droga capace di scoraggiare fino al 90% l’utilizzo dei tavoli e delle altre superfici all’interno dei locali per preparare le strisce di coca e, in generale, di tutte le altre droghe in polvere. (Italia Oggi)

L'assaggio

La ricetta di oggi è quella delle rape al forno firmata da don Sandro. Un contorno di stagione facile e veloce che rappresenta un’alternativa leggera alle classiche patate al forno. Il procedimento spiegato passo per passo su ilGolosario.it.

 

Il vino

L’Extrabrut metodo classico millesimo 2010 di Tamellini, superba azienda agricola di Soave (VR). Un vino spettacolare per la sua fragranza estrema che si esprime subito con note di ananas e pompelmo e poi spezie fini fino a una distesa cremosità in bocca. Frutto di uve garganega al 100% è una chicca che se la trovate, non bisogna lasciarsi scappare.