La notizia

Vini meno alcolici, più freschi e bollicine mandano i rossi (quasi) in pensione. Il cambio di gusti sotto gli occhi di tutti viene ripreso oggi, numeri Oiv (Organizzazione internazionale della vite e del vino) alla mano, da Eleonora Cozzella su Repubblica: nel 2023 i consumi di bianco hanno superato quelli di rosso. Questi ultimi dal 2019 allo scorso anno hanno perso il 15%, a fronte di un calo dei consumi generalizzato (- 8%). In Italia il fenomeno è ancor più evidente: i rossi perdono il 30,6% a fronte di un aumento del 10% dei bianchi e del 15,4% dei rosati. A contare, secondo gli esperti, oltre ai momenti di consumo - in particolare l'aperitivo dove si prediligono spumanti e bianchi - anche il cambiamento climatico che spinge sui vini che si possono bere freddi. @ Calo dei consumi che avrà generato la gioia di Antonella Viola, la biologa diventata celebre ai tempi del Covid, che recentemente - dopo le polemiche dei mesi scorsi - è tornata sul discorso vino al festival della Lilt bocciando anche il consumo moderato: è infiammatorio, soprattutto per le donne che dovrebbero astenersi completamente: la sua tesi, con l'invito a bere solo acqua. Le reazioni non si sono fatte attendere e oggi su La Verità si registra l'attacco di Carlo Cambi che mette insieme una serie di pareri illustri che contraddirebbero la biologa, mentre il Corriere della Sera intervista il professor Visioli, esperto di nutrizione all'università di Padova e ospite al Festival Lilt, che sdogana un consumo moderato (i famosi 2/3 bicchieri) però - a onor di cronaca - concorda con la Viola sul maggior rischio per le donne con familiarità di cancro al seno e basso consumo di folati (contenuti in frutta e verdura) che "farebbero meglio a smettere". Ma c’è anche l’intervento a gamba tesa del professor Bassetti, ripreso su La Verità: “Sembra ossessionata dal vino. Predica astinenza totale  dal vino, bollandolo come la peggiore delle sostanze cancerogene. Perché non se la piglia con le merendine?”.   @ Sicuramente non consumeranno eccessivamente vino i Russi, vista la minaccia dei dazi: l'Associazione dei viticoltori russi ha chiesto alla Duma di porre sul vino proveniente dai Paesi Nato una tassa al 200%. Questo sarebbe la fine delle importazioni che colpirebbe duramente consorzi come quello dell'Asti che esporta in Russia spumanti per 43milioni di euro. (La Stampa di sabato). @ C'è invece chi guarda al vino come bene d'investimento: nasce infatti la piattaforma eWibe che tratta le etichette come azioni che si possono acquistare, vendere o tenere in portafoglio. (QN di oggi) (Ma si potranno anche bere? ndr)

La giornata del vino a Milano

E in tema vino, oggi a Milano all'Hotel Melià (fino alle ore 20.00) va in scena Golosaria Wine & Food dedicata al Piemonte. Protagonisti la Barbera d'Asti nelle sue diverse declinazioni, i grandi rossi del Monferrato e i bianchi più amati del Piemonte, dal Timorasso all'Arneis con 50 produttori selezionati e un'enoteca ricca di suggestioni. In programma anche tre Masterclass dedicate a Barbera d'Asti e Barbera d'Asti superiore, Ruché di Castagnole Monferrato e ad Albarossa, Freisa e Grignolino.

Il sistema Monferrato

Il Monferrato si mette sempre più a sistema grazie anche a progetti come "Incoming Piemonte", finanziato con 320mila euro, che vedrà per la prima volta lavorare insieme cinque diversi consorzi regionali con l'obiettivo di offrire pacchetti di proposte condivise alle agenzie con l'offerta di cicloturismo, trekking, attività outdoor e culturali. @ Intanto del Monferrato si accorgono gli americani. Ne parla Marcello Pasquero sulle pagine del Corriere della Sera che spiega come questo territorio sia più attrattiva come investimento: "Le vigne del Monferrato si portano via a 100 mila euro l'ettaro e rappresentano la nuova frontiera per per stranieri desiderosi di trovare un buen retiro lontano dal caos della città". @ Purtroppo però anche queste colline con il loro successo sono minacciate dalla possibilità di insediamento di un deposito di scorie nucleari e dall’installazione di un grande parco fotovoltaico che a detta di molti deturperebbe il paesaggio. I comuni si uniscono nella protesta con il comitato “Tuteliamo il Monferrato”. @ Intanto la primavera fa capolino anche grazie ai narcisi che tornano a fiorire nel castello di Piea pronto a ospitare la tredicesima edizione di Narciso incantato dove non mancherà una mostra dedicata alle uova di scuola Fabergé e tableaux vivant con abiti del primo Novecento. E lo ritroveremo anche a Golosaria Monferrato in programma dal 11 al 12 maggio.
 

Italia in cammino, il gazebo sferico

Italiani sempre più popolo di camminatori e la tendenza è riconosciuta anche dal Governo che stanzia 19 milioni di euro in fondi per finanziare 40 progetti, con l'obiettivo della miglioramento e della messa in sicurezza dei percorsi e la loro promozione. Nel 2023 via Francigena & co. hanno attirato 150mila persone. (Il Giornale di domenica). @ E tra le nuove tendenze in ambito turistico il Corriere della Sera di oggi presenta il gazebo sferico, un prototipo di struttura elaborato da un'azienda del Canevese che, presentandosi come una bolla trasparente, permette di cenare o dormire all'aperto anche se piove o tira vento. @ Sperando invece che il tempo sia clemente saranno diversi milioni gli italiani che a Pasqua non rinunceranno al merendino all'aperto. Da leggere il pezzo di Gemma Gaetani su LaVerità di oggi dedicato a questa tradizione che in Europa dura da 300 anni. @ Da leggere, invece, sulla Stampa di ieri la lunga intervista a Giuseppe Lavazza alla guida della holding di famiglia che si racconta attraverso molte curiosità, dalla passione del padre per il Toro alla "scoperta" di Sinner.- Mentre sul caffè dice: "Vado nei villaggi etiopi a cercare l'anima del caffè. Il segreto per la miscela perfetta è coltivare i rapporti con i produttori". @ Su Avvenire di domenica Andrea Zaghi torna sul tema dell'acqua sprecata: "In Sardegna (in alcune zone. ndr) le campagne sono all'asciutto ma l'acqua per irrigare finisce in mare".

Il pensiero

"Dio vuole la gioia dell'uomo, vuole che la festa continui e più ancora che ballare ama vedere gli uomini ballare". Da leggere sul Corriere della Sera di oggi Alessandro D'Avenia che citando Dostoeskij interviene sul significato del miracolo di Cana e della trasformazione dell'acqua in vino. Un tema ribadito anche nell'ambito del Club di Papillon con la promozione del recital teatrale Accadde a Cana, firmato da Luca Doninelli.
 

L'assaggio

E' al ristorante la Castellana San Giovanni situato nell'antico monastero di San Giovanni a Saluzzo (Cn) dove con la regia di Christian Milone va in scena un menu con piatti come risotto mantecato allo zafferano e caviale al tartufo, faraona, il suo petto salsa al Marsala e carote e 100% nocciola, alla scoperta della nocciola. Ne parla Silvana Delfuoco su IlGolosario

Il vino

Oggi non può che essere protagonista il vino piemontese con l'assaggio del Grignolino d’Asti “Lasme ste” 2020 di Cascina Rey di Asti, prodotto da una donna giovane e determinata, Paola Monticone, nei suoi terreni all'interno dei confini comunali. Il naso è profondo, di viola appassita, pepe bianco e minerale, una mineralità antica che nasce da quel terreno marino, dove ancora oggi si trovano sovente conchiglie fossili. In bocca è un ottimo esemplare di questo vino, con tannino diffuso, sorso disteso e un'acidità che non cede terreno. Da scoprire nel pezzo dedicato proprio al Grignolino d'Asti e del Monferrato su IlGolosario.it