È da tenere d’occhio la Castellana San Giovanni ambientata in un antico monastero

Si trova all'interno dell'antico monastero di San Giovanni, nella parte alta della città, questo bel locale attentamente ristrutturato: ampia la sala ristorante dal bel soffitto a botte con i mattoni d'epoca, su cui si apre la cucina a vista che ci permette di seguire per tutta la serata l'infaticabile lavoro dei due ragazzi della brigata.
esterno.jpgCarlotta ci accoglie sorridente all'ingresso e ci fa subito accomodare allo spazioso tavolo rotondo, ben distanziato dagli altri sette di ugual misura: sarà una perfetta conduttrice per buona parte della serata. Si accomiaterà infatti dai commensali, purtroppo, a cena non ultimata (eppure è un sabato sera...). Un dettaglio, anche questo, da rivedere nell'insieme del tutto, per un locale che aspira a collocarsi a un livello alto nella ristorazione italiana.
sala.jpgAltro dettaglio certo più significativo, anche se ci viene dato come temporaneo, del quale per altro Carlotta ci avverte subito, è che, avendo riaperto da poco più di un mese sotto la guida di Christian Milone degli Zappatori di Pinerolo, il menu al momento è ancora "in prova". In attesa che il numero dei piatti si arricchisca considerevolmente - “Stiamo pensando a sedici"- sono infatti presenti due sole possibilità di scelta: il menu degustazione Conoscendoci, composto da cinque portate, e la Carta (tre antipasti, due primi, due secondi, un dolce) che riprende le presenze del menu. Ma noi ci adattiamo di buon grado alla scelta un po' forzata: una cucina di qualità non si misura certo dal numero dei piatti!

Dopo un gradevole appetizer, composto da tre mini assaggi di salsiccia di Bra, polpettina di tonno e spuma-gelato di ricotta, accompagnati da un calice di Alta Langa, il tutto cortesemente offerto
appetizer.jpginiziamo con il vitello tonnato, vitello cotto rosa con caramello al peperoncino (18 euro): davvero ottima interpretazione del più classico tra gli antipasti della tradizione, dove la salsa tonnata "all'antica" si sposa benissimo con il lieve tocco di modernità del caramello.
carne cruda.jpgDel risotto mantecato allo zafferano e caviale al tartufo (25 euro), previsto per "minimo due persone" per una migliore riuscita della mantecatura - almeno così ci spiegano - riusciamo ad ottenere anche un assaggio in monoporzione, che si rivelerà comunque davvero eccellente, perfetto sia per punto di cottura che per amalgama.
risotto.jpgPiù anonimo al confronto, nella resa dei sapori, ci è sembrato il pur gradevole tagliolino, burro e acciughe pan fritto ai capperi (20 euro).
Radiosa invece la faraona, il suo petto salsa al Marsala e carote (25 euro), giustamente equilibrata tra la tenerezza della carne e l'attenta dosatura del fondo e accompagnata benissimo dalla dolcezza delle carotine.
carne.jpgUnico dolce possibile 100% nocciola, alla scoperta della nocciola (10 euro) corretto accostamento di consistenze diverse
dolce.jpge infine, purtroppo non dulcis in fundo, scivolone sul caffè accompagnato dalla piccola pasticceria, entrambi da ripensare (li troveremo per altro offerti nel conto).
caffe.jpgCarta dei vini aperta soprattutto al territorio ma ancora in fieri, mentre già interessante è l'offerta a calice.
Onesto conto finale per un locale che aspettiamo di vedere crescere in tutte le sue evidenti, ma ancora in parte inespresse, potenzialità.

CASTELLANA SAN GIOVANNI

via Tapparelli, 9
Saluzzo
tel. 0175518038
www.castellanait.com

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