La Notizia

La zootecnia italiana non è responsabile del cambiamento climatico. Al contrario, negli ultimi 20 anni l’intero sistema allevatoriale ha ridotto in modo consistente le emissioni di metano, contribuendo al raffreddamento climatico e alla sostenibilità, tanto da arrivare a un saldo negativo di -49 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. A dirlo lo studio di un team di ricercatori dell’Università di Sassari, che ha ricalcolato le emissioni di gas serra in base a una nuova metrica proposta dai fisici dell’Università di Oxford. Se ne parla su Italia Oggi, ma anche su Libero che ironicamente titola: "Contrordine gretini: le mucche non inquinano". @ L’emergenza idrica al Nord non è più una novità. Quest’anno un terzo dei raccolti è già a rischio e la conta dei danni sfiora i 6 miliardi di euro. Ma una speranza per i campi si intravede grazie alle soluzioni hi-tech, dall’acqua in gocce ai sensori, fino all’aiuto dei satelliti. L’approfondimento di Andrea Zaghi su Avvenire. @ Tempesta perfetta su Londra, che raziona frutta e verdura. Con l’uscita dalla Ue il Regno Unito importa meno dall’Europa, ma il maltempo in Marocco e l'aumento dei prezzi causato dalla guerra generano carenze nei supermercati. E in Gran Bretagna l’inflazione alimentare è arrivata a toccare il 13,3%. (La Repubblica) @ Periodo critico anche per gli hotel, con il caso emblematico del Cuneese dove sono molte le strutture messe in vendita a causa di ragioni personali o per difficoltà economiche. Rispetto al 2019, il numero delle attività ricettive si è ridotto del -12,3% e adesso il numero degli alberghi tra valli e pianura è di 199 unità, contro le 227 precedenti. L'approfondimento di Chiara Viglietti su La Stampa di Cuneo. @ Agli italiani torna la voglia di pasta. L’anno scorso le vendite di pasta secca e integrale nella Gdo sono aumentate del 23% a valore e dello 0,6% a volume. Rimbalzano le vendite di Divella, Garofalo e La Molisana, mentre si appesantisce la crisi di Barilla e De Cecco. (Italia Oggi)

Il valore degli chef; cibo e religioni e molluschi contro la CO2

“Tuteliamo il valore degli chef e dei territori”. E’ l’appello di gusto lanciato stamane da Paolo Massobrio, che su Avvenire prende spunto dalla notizia della chiusura del ristorante St.Hubertus dello chef Norbert Niederkofler per riflettere sul valore di questi cuochi che hanno fatto scuola, permettendo a una schiera di giovani capaci di mettere in circolazione il proprio talento, facendolo vivere anche in luoghi impensabili. Di qui una proposta: “Perché non creare un Osservatorio permanente sulla cucina italiana, se è vero che viene considerata una risorsa per il turismo? - scrive - In campo ci sarebbero almeno tre Ministeri, per porsi il tema di come preservare quella formazione di fatto che è scattata grazie all’intuito di tanti cuochi virtuosi”. L’articolo completo a questo link. @ Da leggere, su Avvenire, anche l’intervista al giurista Giuseppe Maria Chizzoniti, che spiega come l’incontro tra le fedi si nutra anche di conoscenza delle rispettive abitudini alimentari. Un assunto che sarà al centro anche di quattro incontri che prenderanno il via domani nel campus di Cremona dell’Università Cattolica e che indagheranno sul rapporto tra cibo e religione, con tutte le sue valenze culturali. @ Allevare ostriche, cozze e vongole per eliminare la CO2 dall’ambiente. E’ quanto emerso in una ricerca del gruppo di ecologia del dipartimento di Scienze dell’ambiente e della prevenzione dell’Università di Ferrara, secondo cui il guscio delle ostriche rappresenta il 60-70% del loro peso ed è formato per il 98% da carbonato di calcio. Un chilogrammo di ostriche, contiene 630 g di guscio ed è in grado di sottrarre all’ambiente 275,8 grammi di anidride carbonica. (Italia Oggi)

L'appuntamento

Mancano pochi giorni all’appuntamento con Golosaria Wine & Food Abruzzo, l’evento rivolto a operatori e appassionati che lunedì 27 febbraio porterà all’hotel Melià di Milano (via Masaccio, 19) le migliori produzioni dell’Abruzzo che vivranno in due distinte situazioni: da un lato lo spazio espositivo con 50 tra cantine e produttori di tipicità del territorio e un focus sulla biodiversità della regione. Dall’altro lo spazio lab, dove nel corso della giornata si svolgeranno 3 masterlcass wine e 2 food lab che metteranno a tema le peculiarità enologiche e gastronomiche della regione. L’evento oggi è rilanciato anche sulle pagine de Il Giornale. Per conoscere tutti i dettagli e conoscere i magnifici espositori www.golosaria.it.

L'assaggio

Al ristorante Civico 24 (p.zza Conciliazione, 24 • tel. 0362585296) di Albiate (MB). Da Lara Buoninsegni ed Enrico Casati, pochi coperti per godere di un servizio sartoriale e di una cucina d’autore abbinata ai vini di una splendida selezione. Dal menu modulato sulla spesa quotidiana ecco allora il cotechino di manganina con lenticchie e zabaione dorato; i tortellini emiliani con sugo alla riduzione d’arrosto; il trifolato di porcini di Borgotaro e Valtellina con polenta e la scaloppa di foie gras con pere al Moscato, macaron con crema al rafano e glassa di Sherry. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il vino

E’ il Sudtirol Alto Adige Sauvignon Blanc "Andrius" 2021 della Cantina Andrian di Terlano (BZ) è un sauvignon di razza, floreale, con note verdi e di idrocarburo. In bocca è minerale, salino, con la giusta acidità. Filigranoso. Questo e altri assaggi della nostra ultima degustazione sono raccontati da Paolo Massobrio e Fabio Molinari a questo link.