La Notizia

A Michelangelo Mammoliti deve aver portato fortuna la Corona Rossa Unica de IlGolosario Ristoranti che ottenne nel 2018 sul palco di Golosaria. Ma anche Erika Gotta de La Bürsch può dire lo stesso se è vero che ieri a Parma ha ricevuto la stella verde della Michelin dedicata alla sostenibilità, dopo essere stata incoronata a Golosaria Milano con la Rossa Unica per la categoria ristoranti. Per il resto la Michelin, che pur assegna all’Italia il ruolo del secondo paese al mondo con la miglior cucina (38 due stelle e 341 una stella, dopo la Francia con 394 ristoranti stellati), è stata come sempre parca di novità. Con Mammoliti del ristorante La Rei di Serralunga d’Alba salgono a 15 i tristellati, mentre ottengono due stelle: Ristorante Famiglia Rana di Oppeano e I Tenerumi di Vulcanello. Altri riconoscimenti spesso coincidono con i giudizi da noi espressi nel 2024 e nel 2025 ovvero la stella ai due nostri migliori ristoranti di Milano: nel '24 fu Procaccini e quest’anno Abba. Rammarico per la perdita di una stella su due al Miramonti l’Altro di Concesio, che quest’anno ci ha regalato uno dei pranzi migliori di sempre, mentre Casa Vissani perde l’unica stella che ancora aveva, dando la sensazione che la Michelin voglia dettare, in casa nostra, la fine di un’epoca. @ Il salame nobile cremasco ottiene la Denominazione Comunale (De.Co), un riconoscimento che - scrivono i diretti interessati "certifica ufficialmente l'unicità e la tradizione di questo prodotto tipico". La commissione tecnica e l'assessore Franco Bordo hanno svelato i parametri del disciplinare: il salame potrà essere prodotto esclusivamente nei 48 comuni dell'area omogenea cremasca, utilizzando solo suini di provenienza italiana e seguendo una ricetta rigorosa che prevede il 70% di parti nobili e il 30% di grasso selezionato. "Con questo nuovo marchio di tutela, - scrivono sempre gli interessati - il salame nobile entra a pieno titolo nel paniere delle eccellenze locali". (QN) (In assenza di una legislazione chiara, succedono anche queste cose che non vanno per niente bene e servono solo a creare problemi alle De.Co. già in essere. Chiamasi "denominazione comunale", infatti, per una ragione, e non "denominazione provinciale". E poi che centrano i disciplinari o il richiamo all’origine che portano solo confusione rispetto alle Dop e alle Igp. Ma vent’anni di battaglie non sono servite a nulla? Sembra di no di fronte al ritorno della faciloneria di amministratori che ancora credono che la De.Co. sia una via breve per ottenere certificazioni, marchi e patacche. Ma le De.Co. non sono questo NDR) @Vanno male gli affari a Lapo Elkann, che continua ad andare in perdita con le sue attività, dopo l’addio di Carlo Cracco al ristorante della FB Garage Italia, la ex stazione di servizio in viale Certosa trasformata in spazio per eventi con cocktail bar, terrazza e giardino esotico. (ItaliaOggi) @ Nasce una nuova filiera produttiva targata "Made in MIM", marchio voluto dal Ministero dell'Istruzione e del Merito per commercializzare le eccellenze enogastronomiche realizzate dagli studenti. L'iniziativa, annunciata dal ministro Valditara al Salone dello Studente, trasforma i laboratori degli istituti agrari e alberghieri in veri centri di produzione: vini, pasta, olio, miele e confetture potranno essere venduti non solo nei mercati, ma anche in vetrine strategiche come aeroporti e stazioni. Il progetto mira a espandersi verso la cosmetica e l'artigianato e punta a valorizzare la qualità e l'innovazione della scuola italiana, rafforzando il connubio con il mondo del lavoro e promuovendo le tipicità territoriali anche presso un pubblico internazionale. (ItaliaOggi) @ La missione giapponese di Vinitaly si chiude con un bilancio decisamente positivo: la tappa di Tokyo ha confermato il Sol Levante come uno dei mercati più strategici per il vino italiano, evidenziando ampi margini di crescita. Durante l'evento, inserito nella Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, è emersa la necessità di una strategia promozionale congiunta e continuativa per consolidare un export che, nei primi otto mesi del 2024, ha già toccato quota 183 milioni di euro. E mentre i consumatori giapponesi mostrano un crescente apprezzamento per i vini italiani, in particolare per gli spumanti, l'agenda internazionale di Vinitaly prosegue ora verso i prossimi appuntamenti, a partire da Wine Vision a Belgrado. (L’Arena) @ A Milano tramonta la colazione consumata in fretta al bancone per lasciare spazio a un nuovo rito che dilata i tempi e dura tutto il giorno. Secondo la sociologa Patrizia Martello, si tratta di una vera "rivoluzione silenziosa", guidata in particolare dalla Gen Z e dai Millennials, che trasforma il primo pasto in un momento esperienziale di condivisione, ormai slegato dagli orari rigidi della sveglia. Questa tendenza, che vede il capoluogo lombardo come laboratorio di nuovi stili di vita, privilegia la ricerca del benessere e la calma rispetto alla frenesia, spingendo anche grandi marchi come Nescafé a studiare i gusti e le abitudini di questa nuovo trend. (LiberoMilano)