La notizia

Salvare i prodotti che stanno scomparendo è un modo per salvare la biodiversità (e le economie locali). Lo spiega in un'intervista sul Venerdì di Repubblica Dan Saladino, giornalista BBC, che da 25 anni racconta formaggi, birre, conserve e farine. "La coltivazione di poche varietà - spiega - ci espone al rischio di disastri" se il clima è inclemente o circolano patogeni. Non solo: "Oggi ci basiamo ancora sul modello della Rivoluzione Verde (la terza rivoluzione agricola, intensiva ndr) che ci ha permesso di nutrire miliardi di persone, ma a costi energetici, climatici, ambientali insopportabili. Lo stesso padre di quel modello, il Nobel Norman Borlag, già nel 1960 ci avvertiva che non sarebbe potuto usare per più di 25 anni". @ Intanto continua ad aumentare l'uso dei pesticidi in agricoltura anche se solo l'1% di frutta e verdura contiene residui in valori considerati fuorilegge. Lo dice il rapporto "Stop ai pesticidi" di Legambiente e Alcenero che però sottolinea come una contaminazione, seppur minima, di fitosanitari riguardava il 44% dei campioni di frutta e verdura esaminati, in aumento rispetto al 30% del 2020. (Venerdì di Repubblica) @ Il cedro calabrese viene apprezzato dai rabbini di tutto il mondo per via della sua forma a cuore e per quelle caratteristiche che lo rendono ideale per il Sukkot: un peso tra gli 80 e i 250 grammi, la buccia liscia e senza imperfezioni cromatiche. Non solo: sono anche la materia prima della cedrata Tassoni, in fase di rilancio dopo l'acquisizione da parte della famiglia Lunelli. (Il Venerdì di Repubblica)

La sostenibilità per MSC e l'Epifania macedone in Langa

Larva gialla della farina, grillo domestico, cavallette e la new entry larve di verme della farina minore: sono questi gli insetti che potremo "gustare" essendo stati sdoganati dall'Unione Europea. Però agli italiani proprio non vanno giù: secondo un'indagine Coldiretti - Ixè solo il 16% li mangerebbe, mentre il 54% si dice fortemente contrario. @ Neive nelle Langhe è anche un angolo importante di Macedonia in Italia. Il 20% dei tremila abitanti provengono da Skopje e dalle campagne intorno: i primi sono arrivati trent'anni fa per aiutare nelle vigne e lentamente la comunità è diventata un punto di riferimento. Ieri - scrive Repubblica - hanno celebrato la tradizionale Epifania ortodossa festeggiando con un tuffo nel Tanaro. @ MSC guarda alla sostenibilità con l'entrata in flotta prevista per giugno di una nuova nave alimentata a Gnl cioè gas naturale liquefatto. Un ulteriore tassello per la strategia impatto zero entro il 2050. @ La Morato, una delle principali aziende di panificazione in Italia, ha acquistato la maggioranza di La Spiga Food, società romana tra le prime a portare la pinsa romana nella GDO.
 

Il pensiero

La biologa Antonella Viola intervistata sul Corriere della Sera interviene sul dibattito innescato dalle etichette irlandesi e spara a zero sul consumo di vino (anche moderato): "Non c'è una dose sicura. Come per le sigarette la dose sicura è zero. Noi siamo abituati a pensare che a far male sia l'abuso di alcol, ma l'effetto cancerogeno si sviluppa anche con un uso moderato". Poi enumera i numerosi danni anche al cervello: "Studi recenti hanno analizzato le componenti della struttura cerebrale, dimostrando che uno o due bicchieri di vino al giorno possono alterarle. Insomma chi beve ha il cervello più piccolo". Non risparmia frecciate a colleghi e politici: "Capisco bene i grandissimi interessi che muove il settore, ma non possiamo nascondere la verità" e propone l'alternativa all'utilizzo degli alcolici nei momenti di aggregazione (e non sono gli analcolici) che lei stessa ha sperimentato: festeggiare con una passeggiata. (Il cervello più piccolo lo rimandiamo al mittente, così come invitiamo la dottoressa Viola a leggere qualcosa dei 200.000 e più di documenti e studi che parlano degli effetti benefici del vino. Se poi si vuole finire sulle pagine del Corriere con argomenti contro è un’altra faccenda.)

L'assaggio

E' alla Cantina di Tappia a Villadossola (Vb) per gustare il risotto al Prünent e toma, le tagliatelle al ragù di cinghiale e il coniglio al Prünent. Paolo Massobrio su IlGolosario racconta la sua sosta.
 

Il vino

E' il Ravenna Pinot Nero Vivì 2020 delle Tenute Tozzi di Casola Valsenio (Ra). Si presenta con un corredo olfattivo di rara eleganza: rabarbaro e polvere da sparo, erbe aromatiche e officinali che evocano il vermut. La finezza conquista e non lascia scollare il naso dal bicchiere ed è quasi un peccato perché anche in bocca è all'altezza: equilibrato, molto fine, tannico. Lo raccontiamo sul Golosario insieme alle altre etichette di questa cantina.