La Notizia

Si riaccende l’allarme Covid nel mondo, e il dito è puntato sul salmone: per qualche ora ieri si è attribuita una tesi avallata dalle autorità di Pechino che la causa di un nuovo focolaio cinese fosse da imputarsi a un salmone proveniente dalla Norvegia. Un’ipotesi bollata come inverosimile dagli esperti, come spiega sul Giornale l’infettivologo Roberto Cauda del Policlinico Gemelli. Una situazione di isteria stigmatizzata anche da Massimo Gramellini questa mattina sul Corriere della Sera che titola Salmoni in quarantena e scrive: “Ieri per qualche ora si è creduto che un salmone norvegese , nuotando controcorrente, avesse infettato la Cina senza neanche chiedere permesso ai pipistrelli”. @ Sul tema alimentazione e Covid vi rimandiamo però al webinar in programma venerdì 26 giugno alle ore 11.00 dal tema: “Covid-19 a tavola: tra falsi miti e realtà scientifica. cosa ne pensano gli italiani e cosa consigliano gli esperti” organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Engage Minds HUB in diretta sui social. @ Sempre sul rapporto tra pesce crudo e Covid vale la pena leggere l’articolo pubblicato su IlGolosario e dedicato al tema del rapporto tra pesce crudo e diffusione del Covid.  

Crisi del food&beverage e la rinascita della Pernigotti

Tempi duri per il settore del food&beverage, che sconta il lockdown con una perdita complessiva del 22% e 54% sugli etf di settore.“Fra i settori food&beverage e viaggi e turismo l’andamento nella prima parte dell’anno è stato estremamente variegato” spiega su La Verità il direttore investimenti di Soldiexpert Salvatore Gaziano. Anche all’interno di comparti solitamente accomunati, alcune realtà come quelle legate al cibo sono andate più che bene se riferite a quelli essenziali come pasta e pelati, mentre quelle delle bevande - legate più a momenti emozionali - hanno visto per effetto del lockdown un crollo delle vendite di birra, Champagne, Prosecco e superalcolici in genere. Discorso a parte va fatto per il turismo, che ha visto precipitare le vendite con conseguenze ancora visibili sul traffico aereo e sul settore delle crociere. @ Bar e ristoranti milanesi già riaperti all’80%. Per i gestori “Gli affari sono in calo, ma prevale lo spirito di servizio”. E la ripresa si rivela più lenta in centro, dove “Mancano ancora i turisti stranieri”. L’approfondimento di Elisabetta Andreis sul Corriere della Sera di Milano. @ Auguri alle bustine di “oro giallo” nate a Milano 85 anni fa. Sul Giornale di oggi Michele Vanossi ripercorre la storia dello zafferano “3 cuochi”, la storica impresa che portò a tavola il “colorante-insaporitore naturale magico e prezioso” fino ad allora utilizzato solo da medici e tintori. @ Buone notizie in casa Pernigotti. La rinomata fabbrica dolciaria con sede a Novi Ligure è salva, dopo l’arrivo del piano industriale presentato ufficialmente ieri in videoconferenza al Mise. Ad agosto partirà la cassa integrazione straordinaria per la riorganizzazione di 50 dipendenti a Milano e 59 a Novi. Nello storico stabilimento novese, la proprietà turca porterà la produzione di crema spalmabile e di tavolette di cioccolato con due nuove linee produttive. (Repubblica) @ Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio racconta i vini della famiglia Tinazzi, proprietaria di 100 ettari vitati divisi tra Veneto (dove sono 4 le realtà vitivinicole) e Puglia, con gli enologi Giuseppe Gallo (in Veneto) e Vito Luccarelli (in Puglia). L'approfondimento a questo link

L'assaggio

Al ristorante Etna (Kolodvorska ulica, 3 • tel. 00386576 300 52) di Divača (Slovenia). A pochi chilometri da Trieste, un ristorante pizzeria di classe gestito dal bravo Igor Peresson, sloveno Doc con origini italiane della prima “generazione” di pizzaioli gourmet uscita dalla scuola di Molino Quaglia. In carta ha una vasta selezione di pizze, tra spiccano la Diavola, l’Anatra, la Toscana e la Km0, oltre a quelle stagionali. Ma da provare sono anche il cannolo croccante di baccalà su riduzione di aglio nero, i ravioli ripieni di taleggio e polenta con crema di piselli, menta e prosciutto crudo al timo e l’ossobuco agli asparagi verdi con purea di patate all’aglio orsino. Su ilGolosario.it l’approfondimento di Giuseppe Tom e Marco Gatti.

Il vino

Il Calabria Rosato “Celeste” 2019 di Cantine Benvenuto (tel. 331 7292517) di Francavilla Angitola (VV). Un vino che ha frutti citrini che si mostrano con una certa ampiezza. La sua trama filigranosa, amarognola e aromatica ne fa uno dei migliori Rosato assaggiati in queste tornate.