La Notizia

L’Unione Europea salva il vino. A Strasburgo ha prevalso il buonsenso e il Parlamento ha scelto di accordare la distinzione tra abuso e consumo moderato di alcolici, allontanando così l’ipotesi di un’etichetta allarmistica da apporre sulle bottiglie o l’inserimento del vino tra i prodotti potenzialmente cancerogeni. Soddisfatti gli operatori della filiera vitivinicola, che plaudono alla decisione ma su cui incombe ancora il timore per gli aumenti in cantina: il vino quest’anno rischia infatti di pagare tra energia e aumento del costo dei materiali una bolletta da oltre due miliardi. La notizia è ripresa su tutti i principali quotidiani. @ E in tema enoico c’è una nuova tendenza che prende piede in quel di Milano: il vino a chilometro zero. In città crescono le enoteche di quartiere che coinvolgono il pubblico non solo con degustazioni e incontri, ma creando prodotti locali ad hoc. E’ il caso di Cantina Urbana, con rivendite in via Muratori e via Ravizza, ma anche de Il Vinaccio e dell’enoteca Fior. L’approfondimento di Alessandra Dal Monte sul Corriere della Sera di Milano. Ma vi segnaliamo anche la vineria Del Vin Bon scoperta a San Donato dove si beve dalle damigiane d’autore. Ne parliamo a questo link.  @ Intanto, proprio il vino continua ad attirare proseliti da altri ambiti di attività. Ultimo in ordine temporale Paolo De Ceglie, ex giocatore della Juventus che ha adottato un filare nelle Lanze. “L’iniziativa - spiega su La Stampa il sindaco di Castagnole Lanze, Calogero Mancuso - è nata nel 2010 e ogni anno gli adottanti sono oltre 1500 che arrivano da tutto il mondo”. Un progetto che lo sportivo ha conosciuto tramite il passaparola e che lo ha interessato a tal punto che nei giorni scorsi ha fatto personalmente visita a Castagnole Lanze per adottare il proprio filare, diventando testimonial del progetto. @ Nell’ambito dei rapporti con l’Unione Europea, si parla delle sfide - aperte e chiuse - che hanno coinvolto il Veneto: dalla vicenda del Prosek croato all’Asiago prodotto in Canada; dalle vongole dell’Adriatico al via libera agli insetti in tavola, mentre le etichette con l’origine dei prodotti chieste a gran voce dai produttori ancora latitano. (Corriere di Verona) @ Buone performance per vino e liquori francesi. Dopo due annate nere a causa della pandemia e dei dazi Usa, i viticoltori e commercianti d’Oltralpe sono tornati a sorridere. Secondo i dati della Fevs (Féderation des exportateurs de vins et spiriteux de France) le esportazioni di Champagne, vino e Cognac nel 2021 hanno raggiunto il livello record di 15,5 miliardi di euro: un balzo del 28% rispetto al 2020 e un aumento dell’11% rispetto al precedente record registrato nel 2019. (Italia Oggi) @ La filiera del packaging senza carta manda in crisi le aziende piemontesi e mette a rischio anche gli ordini Amazon. E’ l’effetto di uno sciopero che dura da settimane di una cartiera finlandese che rifornisce 15 imprese in Piemonte. L’allarme del vicepresidente di Api Torino, Roberto Cotterchio: “A singhiozzo le forniture di etichette ad aziende alimentari, farmaceutiche e vinicole. (…) Se non si sblocca sarà il caos. Senza gli adesivi diventa impossibile commercializzare i prodotti”. (La Repubblica Torino) @ Caffè amaro per i bar torinesi. Nel 2016 ce ne era uno ogni 103 abitanti, ma adesso sono 3.337, cento in meno rispetto al 2020. “Prima dell’epidemia ricevevo fino a 400 curriculum l’anno - spiega il presidente di Fiepet Torino, Fulvio Griffa - Adesso ne arrivano zero: non c’è più interesse, nei locali manca un addetto su tre”. A fargli eco anche Giulio Trombetta, presidente di Costadoro, che spiega: “Non ci sono più i locali in grado di garantire i fatturati di anni fa: oggi il costo del lavoro assorbe più del 30% dei ricavi e si fa sentire”. @ Ma la crisi della tazzina non colpisce soltanto i bar. Anche le aziende dei distributori automatici di caffè lamentano gravi perdite individuando tra le cause principali il diffondersi dello smart working. L’appello: “Perdiamo il 32%, il governo faccia rientrare tutti in ufficio”. (QN) @ Prosegue anche quest’anno la strategia di crescita di Esselunga. La catena della Gdo fondata quarant’anni fa da Bernardo Caprotti ieri ha tenuto a battesimo un nuovo superstore, il primo del 2022, dopo i 7 negozi inaugurati nel 2022. Ha infatti aperto il centro di Fino Mornasco nella provincia di Como. (Corriere della Sera) 

Franciacorta verso il distretto del cibo; vigne in alta quota e i francobolli del gusto

Franciacorta verso il distretto del cibo. Nelle scorse settimane ha preso il via l’iter per il riconoscimento da parte di Regione Lombardia dell’Associazione Terra della Franciacorta, nata con l’obiettivo di promuovere nuove reti tra imprese agricole, alimentari e turistiche del territorio. A coordinare il gruppo di lavoro sarà Andrea Patrucco, affiancato da Paolo Di Francesco e Mattia Mai, specialisti in diversi ambiti che vanno dai piani di sviluppo rurale al fundraising; dalla paesaggistica alla certificazione biologica. (Corriere della Sera) @ Novità al Mercato Centrale di Milano, che presto al primo piano vedrà l’ingresso dello chef Filippo La Mantia. “Ancora niente di ufficiale” fanno sapere dal Mercato, ma sul suo profilo Instagram lo chef, alla domanda “Filippo quando riapri a Milano?” avrebbe risposto: “Entro metà marzo”. E spunta una foto proprio del Mercato Centrale di Milano. (La Repubblica Milano) @ “Olgiate Olona mi ha dato tutto ciò che desidero: questo mestiere che adoro. E spero che la mia attività, richiamando gente importante, valga come un grazie al paese che mi ospita”. A parlare è Rita Possoni, chef autodidatta al timone del ristorante Ma.Ri.Na che si confida sulle pagine di QN in una bella intervista di Paolo Galliani. @ Da leggere, su Repubblica, è anche la storia di Stramare, il borgo in provincia di Treviso di cinque abitanti che vuole salvarsi con i soldi dell’Europa creando al suo interno un polo culturale con il museo della casa contadina. @ “A 90 anni sono il re del panzarotto. Il segreto del successo? Le mani”. Così Luigi Luini, che dal 1949 conquista Milano con le sue delizie e che ora si racconta anche in un libro dal titolo “Volevo solo fare il panettiere”. Su Libero Milano l’intervista di Rachele Turina. @ E’ in edicola oggi, in abbinamento a Repubblica, La Stampa, La Gazzetta di Mantova e La Provincia Pavese e altri giornali del gruppo Gedi l’inserto “I Piaceri del Gusto” dedicato ai sapori d’alta quota (in foto la copertina del numero in edicola). Tra gli approfondimenti da non perdere quello di Lara Loreti dedicato ai vigneti più alti del mondo, con la storia di Roberto Cipresso che in Perù, a 3660 metri d’altezza, conduce il vigneto dei record. “I vini d’alta quota hanno un plus - spiega Cipresso - la luce irradia le piante senza filtri creando un terroir unico. Il risultato sono calici intensi, freschi e balsamici”. Ma da leggere è anche l’articolo di Rocco Moliterni dedicato ai 15 francobolli con cui Poste Italiane ha deciso di rendere omaggio ad altrettanti prodotti della terra con il marchio di denominazione protetta: dal pomodoro al pistacchio; dalla castagna alla cipolla; dal peperone al fico. Ognuno dei nuovi francobolli vale 0,25 centesimi ed è stato stampato in 100mila copie. 

L'appuntamento

Nuova tappa per Franciacorta in Bianco in tour, che questo sabato (ore 16) approda al Convento dell’Annunciata di Rovato (BS) per il Convivium che metterà a frutto quanto emerso nei mesi scorsi nei diversi tavoli di lavoro che si sono aperti. A tirare le fila del possibile della tavola rotonda a tema “Agenda Franciacorta, dalle visioni alle azioni” - sul rapporto tra enogastronomia, turismo e cultura nel Bresciano - sarà Paolo Massobrio. Moderati da Luca Riva e Mattia Lancini, interverranno anche l’assessore regionale alla Casa Alessandro Mattinzoli, il presidente della Provincia Samuele Alghisi, primi cittadini e vice sindaci dei comuni di Rovato, Castegnato, Passirono, Cazzago e Iseo, oltre a Gabriele Archetti (presidente Fondazione Cogeme) Federica Di Cosimo (Provveditorato agli Studi di Brescia) e ai consiglieri regionali Simona Tironi, Floriano Massari e Gabriele Barucco, Mauro Belloli (Coldiretti Brescia) e Paolo Radici (Travel Hub). Domenica invece, dalle 15 alle 17 sarà possibile visitare il Convento dell’Annunciata con green pass e prenotazione obbligatoria  a franciacortainbianco@virgilio.it o 338 1001692.

Fuori dalla tavola

Un plurale usato al posto del singolare per 26 anni ha reso nulli migliaia di battesimi. Non finzione, ma quanto accaduto a padre Andres Rango, parroco della chiesa cattolica di San Gregorio a Phoenix, che per decenni ha utilizzato la formula “Ti battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” al posto della tradizionale “Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” invalidando del tutto involontariamente il sacramento. E ora è caccia ai fedeli da “regolarizzare”. (QN)

L'assaggio

Al ristorante trattoria Vigezzina dal 1889 (SS337, 56 • tel. 0324 232874) di Trontano (VB). A Masera, sulla strada per la Val Vigezzo, una trattoria di lusso gettonatissima tra i giovani; il merito è del menu ampio e invitante, che punta molto sulla carne. Da non perdere il crostone di pan brioche, foie gras e datteri; la sinfonia di foie gras con pera cotta alla cannella; quindi gli gnocchi di farina di castagne e zucca con salsa alle castagne e Castelmagno; il risotto al Prunent o la tagliata di filetto di manzo al rosmarino. Su ilGolosario.it ne parla Paolo Massobrio. 

Il vino

E’ la bottiglia che forse più ha colpito perché inaspettata, al pranzo di ieri a Milano con la famiglia Vajra di Barolo (CN). Si tratta del Langhe Bianco “Dragon", prodotto con uve chardonnay, sauvignon, riesling e nascetta. Ha colore paglierino di bella consistenza e un naso citrino con salvia ed erbe officinali a tenere alta la persistenza olfattiva. In bocca colpisce la spada dritta e la freschezza per un vino secco, sapido, che regala una certa complessità, favorita - ha detto Francesca Vajra - dall’anima langarola della nascetta.