La Notizia

Il patto dei formaggi è servito giacché Afidop, l’associazione dei produttori dei formaggi tutelati, e la Fipe, federazione pubblici esercizi, hanno siglato un protocollo d’intesa per valorizzare le eccellenze casearie italiane. Con l’intenzione di potenziare la presenza nei menù dei ristoranti di 21 dei 55 formaggi italiani Dop e Igp (presto se ne aggiungeranno altri), hanno siglato delle linee guida da rispettare. Tra queste: il nome dovrà essere indicato correttamente per esteso, così come la stagionatura e bisognerà servirli alla temperatura ideale. (Andrea Cuomo - Il Giornale) @ Ma c’è anche chi punta a migliorare l’impatto ambientale della filiera casearia italiana con l’utilizzo dei big data. Il progetto, che coinvolge l’Università Cattolica, il Politecnico di Milano e il Consorzio di Tutela del Grana Padano: software (Ssda) in grado di raccogliere le informazioni da ciascun associato al Consorzio che contribuiranno a ottimizzare le prestazioni ambientali. (Corriere della Sera) @ Al via la miniriforma della Pac, approvata ieri dal Consiglio europeo con la sola astensione della Germania. Tra le novità una riduzione della burocrazia per le imprese agricole al di sotto dei 10 ettari (che sono il 65% di quelle che beneficiano dei contributi), una moratoria sull’utilizzo dei fitofarmaci e sulle emissioni e la sospensione di alcune pratiche come la messa a riposo dei terreni e la rotazione obbligatorie delle colture. (LaVerità) @ Venti miliardi per sviluppare il settore agricolo italiano è la cifra dell’accordo siglato ieri tra il ministero dell’Agricoltura, Cassa Depositi e Prestiti e Intesa San Paolo. “Se le banche decidono di sostenere il comparto - ha commentato il ministro Lollobrigida - è perché questo sta diventando un buon affare anche per le nuove generazioni”. @ Chiuso il caso Prosek. Da oggi entra in vigore in tutti i Paesi Ue il nuovo Regolamento sulle Ig che vieta di usare come “menzione tradizionale” un termine che evoca il nome di una Ig di un altro Stato membro. (Corriere di Verona)

Il progetto "Da Chicco a Chicco"; lo Psyche-menù

Le capsule esauste diventano sostentamento per il riso con il progetto “Chicco a Chicco” della Nespresso in partnership con Gaia (Gestione ambientale integrata dell’astigiano). Con 12 nuovi punti di raccolta messi a disposizione da Gaia, sono state raccolte più di 85mila capsule: l’alluminio viene recuperato mentre il caffè diventa compost per la coltivazione del riso, destinato al Banco Alimentare. (La Stampa) @ In tema di innovazione a Pavia in un campo di 28 metri quadri prenderà il via la coltivazione sperimentale di un riso modificato con “tecnologie ad evoluzione assistita”. Il genoma di questo cereale infatti è stato alterato inattivando geni collegati a determinate patologie, ma senza usare materiale “estraneo” (motivo per cui non può essere definito un Ogm). (QN) @ Rispondi a sei domande e hai il menù adatto a te. È l’idea di Edoardo Borgia e Giacomo Lovato del ristorante Borgia di Milano, che con il loro percorso gastronomico “Psyche” personalizzano le portate in base alle risposte gastro culturali date dal cliente appena seduto al tavolo. (Libero) @ Sulle stesse pagine si parla del progetto, nato a Leno (Bs), volto a rivalutare e valorizzare il settore agroalimentare italiano e del quadrante sud della Lombardia che formerà una nuova classe di professionisti in grado di frenare lo spopolamento dovuto alla competitività dei territori. Il piano è sostenuto da Cassa Padana, Politecnico, Itis Vincenzo Capirola e la Provincia di Milano

Animalia

A Bologna i pappagallini verdi invadono la città e sfidano gli altri uccelli italiani, creando non pochi problemi. E non è l’unico caso di animali alieni portati in Italia a far tremare l’ecosistema: il calabrone asiatico uccide le api da miele, il moscerino dei piccoli frutti mina le coltivazioni. (Libero)

L'assaggio

Tra le new entry della nostra guida ilGolosario Ristoranti c’è una bella novità: il “Locale” (Via Domenico Cirillo 12 - tel. 0236588110) di Milano, a due passi dall’Arco della Pace. Qui Veronica Pagani, la titolare, ha voluto dar voce alle eccellenze artigianali che lei definisce a “km ragionevole” (non più di 100 chilometri dal capoluogo lombardo), mettendole su un piedistallo con menu e cucina. Per iniziare un classico antipasto all’italiana; di primo “Uno strano milanese” che è risotto allo zafferano e liquirizia. Quindi, la splendida tempura, croccante, leggera come una nuvola, di verdure e foglie con agretto di lamponi. Ai dessert “mani fredde” (tortino al cioccolato con cuore morbido crema lamponi). L'articolo completo su ilGolosario.it

Il vino

È l’interessante Rosso della Motta del Castello di Castellengo, marchio della società agricola Centovigne di Cossato (Bi). Si tratta di un vino ottenuto per il 90% da uve nebbiolo, che ha nella freschezza il suo tratto caratteristico: al naso i piccoli frutti sono presenti, ben concentrati, accanto a una nota balsamica. In bocca è rotondo, pieno vibrante per acidità e per un tannino che punge.