La Notizia

Una tempesta minaccia il mondo del vino. Bruxelles ha dato il via libera alla normativa irlandese che prevede alert sanitari sulle etichette, che di fatto metteranno vino e alcolici su un piano analogo a quello delle sigarette aprendo le porte a indicazioni come “l’alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori sono collegati in modo diretto”. Un’apertura che arriva dopo i pareri negativi di Italia, Francia e Spagna e che nel Belpaese ha già acceso il dibattito. “Studi approfonditi di carattere medico-scientifico - ha spiegato Coldiretti - dimostrano che un giusto consumo di vino fa bene, mentre in Europa sono forti le spinte da parte delle aziende che producono bevande e alimenti iperprocessati, creati in laboratorio e non legati al territorio, al clima e alle tradizioni, a differenza del vino”. (QN e Repubblica) @ Carrelli sempre più vuoti per effetto del caro-prezzi. L’inflazione a doppia cifra condanna gli italiani a spendere di più per comprare di meno; a novembre la spesa per alimentari è aumentata del 6,5%, ma la quantità di cibo è scesa del 6,6%. E tra le catene della Gdo, a vincere sono i discount. (Avvenire e Il Giornale) @ Continua a far parlare la chiusura annunciata del Noma, il ristorante di Copenhagen ritenuto il migliore del mondo. Sulla questione interviene anche Fulvio Pierangelini, storico chef del Gambero Rosso di San Vincenzo (Livorno) che nel 2009 ha chiuso il suo locale per dedicarsi alle consulenze. “Non so il motivo per cui il Noma intenda chiudere - spiega - ma io al Gambero ho fatto tanti sacrifici. (…) Per far cassa si va in tv, ma come avevo previsto, oggi la bolla si è un po’ sgonfiata”. @ Tempi difficili in casa Amazon. Nello stabilimento  di Torrazza Piemonte, come anche in altri poli logistici del gruppo, decine di dipendenti sono stati licenziati per aver gonfiato le richieste di rimborsi. Nell’occhio del ciclone, in particolare, sono finiti alcuni trasferisti incaricati di formare il personale in nuovi stabilimenti che per le giornate fatte fuori dalla sede di lavoro abituale si sono fatti pagare di tutto: dal cambio delle gomme al pieno di benzina; dagli acquisti in negozi di abbigliamento alle cene nel ristorante dello chef Carlo Cracco. Il caso è raccontato da Federica Cravero su Repubblica di Torino. 

Il futuro delle Langhe e la scuola dei cestai

"La Langa è in vendita?". Così titola La Stampa di Cuneo per introdurre al confronto che ieri si è tenuto tra i grandi viticoltori del territorio e il Fondo d’investimento Clessidra, già entrato nel mondo del vino acquisendo prima la veneta Botter, quindi il colosso Mondodelvino. Una tendenza, quella dell’acquisizione di piccole realtà vitivinicole da parte di grandi gruppi, che divide i produttori delle Langhe. E mentre per il visionario Angelo Gaja Il fatto che un fondo come Clessidra voglia entrare nel settore dei vini è positivo”, secondo l’imprenditore Bruno CerettoLa Langa non è una terra di conquista. Non abbiamo bisogno di compratori, né di soldi”. @ Bergamo e Brescia Capitali della Cultura ai nastri di partenza. Dopo gli anni del Covid, le due città lombarde si uniscono per avviare il loro anno del riscatto e preparano un’inaugurazione in grande stile. Tre giorni, a partire dal 20 gennaio, con concerti, mostre, eventi e un nuovo cammino. Ancora segreto il programma dei prossimi 11 mesi: sarà svelato sul sito bergamobrescia2023.it dove già adesso si trovano elenchi delle più disparate iniziative. (Repubblica Milano) @ Si parla di antichi mestieri sulle pagine del Corriere di Verona, che ripercorre la storia dei cestai, i produttori delle gerle tipiche della Lessinia che attualmente si contano sulle dita di una mano. Un’arte antica che oggi sarà rivalorizzata da una scuola nata a Belfiore che avrà come maestro Giovanni Claudio Zuffo, referente del progetto noto a Verona come “Caio il cestaio”. 

Animalia

Tra le minacce per il mondo vegetale spunta anche l’Aclees Taiwanensis, un coleottero alieno molto simile al Puntello Rosso della palma. Lo ha scoperto un team di ricercatori dell’Università di Pisa, individuando l’insetto come principale responsabile della progressiva estinzione del fico. Una pianta generosa particolarmente adatta a terreni marginali e ad elevata salinità. (Italia Oggi) @ Intanto, in Italia va in scena la strage dei cani da tartufo. Una faida tra cercatori, secondo gli inquirenti che hanno avviato le indagini dopo tre casi avvenuti nel Lazio. “Lasciano bocconi avvelenati nei boschi”, hanno spiegato. Una guerra che solo lo scorso anno ha causato 400 vittime. (Libero e Corriere della Sera) 

 

L'assaggio

Al Miramonti Hotel and Restaurant (via Nicolò Rusca, 2 • tel. 0342 556427) di Chiesa in Valmalenco (SO). All’interno dell’Hotel Miramonti, un ristorante che sarà famoso la cui cucina è guidata dalla giovane Cecilia Pircher, fresca di studi all’Alma di Colorno, che firma piatti sfiziosi come la tartare di Fassona al coltello con chips di patate e maionese alla senape, capperi, acciughe e scalogna; le crocchette di baccalà mantecato con crema di broccoli, acciughe e scorza di limone candito; la crema di zucca con ricotta manteca con i porri e le mandorle tostate o la pancetta di maiale stufata con cetrioli marinati al sesamo. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio. 

Il vino

E’ l'Alto Adige Pinot Noir Riserva “Aton”, punta di diamante della Cantina Elena Walch con una produzione di sole 2.788 bottiglie ottenute da particelle selezionate nei vigneti che si trovano ad un’altezza tra i 400 e 600 metri slm a Glen e Barleith. L’assaggio dell’annata 2017 ci consegna un vino dal colore rubino di bella consistenza e trasparenza. Al naso note di noisette, piccoli frutti. In bocca scende legate con un’acidità piena e ancora in cerca di un equilibrio. L’affinamento in legno si sente ancora nel retrogusto. Ora è arrivata l’annata 2018!