Le anagrafiche
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Mimosa, fiore e non solo. Simbolo della festa della donna dal 1946 quando il partito femminista, Unione Donne Italiane, lo scelse perchè fiore semplice, gioioso e resiliente, ma anche economico e facile da reperire. E' poi un cocktail fresco frizzante e sfizioso, composto da succo d'arancia e champagne o vino frizzante. Un dolce, la “torta mimosa” ricoperta da pezzetti di pan di Spagna, che nel colore e nella forma ricordano il fiore, imbevuti di liquore e crema pasticcera. @ Oggi 8 marzo, su Avvenire, Paolo Massobrio fa un appello al desiderio di non rassegnarsi mai, guardando proprio alla forza della donna. E lo fa parlando di quel libro a due voci “Io, Guenda, e il gene matto” che proprio in questa data cosi simbolica debutta con una presentazione di sole donne all'Università Cattolica. @Partnership fra Milano e Parma nel segno del food. Emanuele Scarci su Italia oggi, riporta quanto stabilito tra i soci di Fiere di Parma e Fiera Milano. L'accordo prevede che la seconda diventi socio rilevando una quota del 18,5%, tramite un aumento di capitale riservato di 16,5 milioni e il conferimento del brand Tuttofood.
Due gradi in più per il 2050. Questo il risultato di un'analisi del centro previsionale di Arpa Piemonte. Desta preoccupazione per le Langhe e i suoi vini che dovranno fare i conti con il “nuovo clima che causerà una contrazione degli spazi vocati alla produzione di uva”. (Roberto Fiori su La Stampa di Cuneo) @ In Val Varaita si fa il futuro con il Solaris. Daniela Scavino racconta su La Stampa di Cuneo come Mario Deltetto, responsabile dell'Accademia alberghiera di Alba e appassionato di vini, seguendo i pareri scientifici ascoltati in un convegno enologico ha deciso, nel 2020, di impiantare questo vitigno proprio per la sua robustezza e l'elevata sostenibilità (non ha bisogno di troppi trattamenti). Partendo da questo oggi “tanti piccoli appezzamenti sono coltivati a Solaris”@ “A respirare aria pulita è rimasto lo 0,001% della popolazione mondiale” cosi racconta Elena Dusi su La Repubblica. Percentuale che equivale a più o meno a 80 mila persone, questi i “pochi fortunati” che respirano aria libera dalle particelle PM2.5. Inquinanti emessi da combustioni di ogni tipo, dalle fabbriche delle auto, ai camini di casa e incendi.
Il gufo reale come indicatore ecologico. Questo perché riesce a fornire precise indicazioni sulle caratteristiche e qualità dell'ambiente. Viene infatti monitorato il suo canto, da dicembre a febbraio dai vari enti dell'area protetta dell'Appennino. I risultati sono studiati con il fine di valutare il conseguimento degli obiettivi previsti dalle politiche di tutela dell'ambiente.
Antica Osteria del Ponte di Cassinetta ( Piazza Gaetano Negri, 9 - Tel. 02 942 0034) di Cassinetta di Lugagnano (IM) ha un anima di charm, gusto e bellezza. È uno dei grandi ristoranti del mondo e i volti che lo compongono oggi sono quelli di Laura e Maurizio Gerola, i titolari, lei in sala e lui ai fornelli, e di Claudio Baggini, sommelier e top player che fa la differenza. La cucina è contemporanea, con solide radici nella tradizione lombarda. Piatti che svelano tocchi di creatività come la zuppa di cipolle di Brunate o il risotto alla milanese fatto come si deve e per chi lo desidera, anche in versione tradizionale con l’ossobuco. Tra i secondi il pescato del giorno, il signature dish che è la guancetta di manzo brasata con cremoso di patate ratte o ancora il calamaro ripieno, cacio e pepe di sichuan e pak chi. La sosta completa di Marco Gatti su ilGolosario.it
E’ il Grignolino D’Asti 2021 di Tenuta La Graziosa di Montegrosso d’Asti (AT). Si tratta di un campione da manuale di Grignolino del versante astigiano: di colore rubino trasparente, ha naso di ciliegia arricchito da una speziatura che conduce verso sentori minerali e di polvere da sparo. In bocca è più rotondo di altri campioni pur mantenendo quella cotè leggermente acidula che ci fa dire “Grignolino!” fin dal primo sorso