La Notizia

La guerra scatenata da Mosca contro il granaio d’Europa compromette non soltanto le forniture di gas, ma anche i meccanismi dell’industria agroalimentare, fondamentale per il nostro Paese con commodity cruciali tra cui il mais e il frumento. Le tariffe in salita dell’energia incidono poi sui costi di produzione, ma ci si mettono anche i prezzi dei concimi, saliti del 170% sempre per colpa del gas. E per alcune aziende trasformatrici è all’orizzonte un serio pericolo di sopravvivenza. Se ne parla su tutti i principali quotidiani. @ I prezzi del grano hanno subìto rincari del 40-50% ed è allarme chiusura per i panettieri. L’appello dei panettieri da Milano: “Stiamo lavorando in perdita ma non scarichiamo i conti sui clienti”. (La Stampa, Repubblica e Corriere della Sera) @ Da leggere è poi l’intervista a Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia che su Libero di domenica sottolinea l’importanza del raggiungimento della sovranità alimentare: “L’Ue - spiega - voleva ridurre l’agricoltura del 30% per farci diventare un grande giardino. Ma si può ancora cambiare strada”. @ Un altro appello è quello lanciato sul Corriere della Sera dal presidente di Centromarca e ceo di Mutti, Francesco Mutti, che in previsione di ulteriori rincari invita il Governo a ridurre l’iva del 20-30% per qualche mese e le imprese ad aggregarsi per affrontare la crisi. @ Ad offrire uno spaccato sulla situazione economica nazionale è anche l’Istat: i dati del quarto trimestre 2021 indicano una flessione a livello tendenziale rispetto alle previsioni, con l’acquisto dei beni durevoli da parte delle famiglie in calo del -5,3%. (Avvenire) @ Il caro gasolio blocca anche la pesca. I pescherecci si fermeranno per una settimana e sulle nostre tavole difficilmente si mangerà pesce per i prossimi giorni. Una decisione firmata dall’Associazione produttori Pesca e sottoscritta dai rappresentanti dell’80% delle marinerie italiane. “Senza un ristoro economico resteremo a terra: così i costi superano i guadagni. E’ impossibile lavorare”. (QN) @ Polemico anche il mondo allevatoriale del latte, per cui il 2021 è stato drammatico e le previsioni per il momento attuale non rincuorano. “I prezzi di mangime e le materie prime  sono andati alle stelle - scrive in una lettera sul Corriere un produttore di latte - il gasolio è sempre in aumento e ora anche le spese energetiche sono raddoppiate creando una situazione esasperante: si munge due volte al giorno e motori, luci e ruspette del letame vanno giorno e notte. Rassegnati e mortificati comunque teniamo duro e andiamo avanti ugualmente, ma non si sa fino a quando”. @ Un’altra protesta arriva anche dai campi di pomodori dell’Alessandrino, dove le aziende stanno affrontando aumenti del 20% con spese per l’energia fuori controllo. Le coltivazioni sono aumentate, ma il prezzo è sotto i 100 euro a tonnellata. “Vengono valorizzati di più quelli che arrivano da Spagna e Portogallo” lamentano da Cia Alessandria. (La Stampa Alessandria) @ Sempre più biologica e sempre più digitale. Nonostante i problemi che la stringono da ogni parte, l’agricoltura italiana sembra continui a guardare avanti. Nel 2021 il mercato dei prodotti biologici ha raggiunto il traguardo dei 7,5 miliardi di valore, tra consumi interni ed export. Un mercato che sembra rappresentare sempre di più una delle prospettive più importanti per l’intera filiera. Ne parla Andrea Zaghi su Avvenire di domenica. @ Come se non bastasse la complessa situazione internazionale, a preoccupare l’Italia (e non poco) è anche il clima. Secondo il nuovo rapporto Ispra sul dissesto idrogeologico, aumenta la superficie in pericolo ma migliora la condizione delle coste: i litorali che avanzano sono più di quelli che si ritirano. E in un’Italia sempre più fragile per via di frane, erosioni e alluvioni, il 94% dei comuni è a rischio. (La Stampa) 

Storie di vino, ode al Gorgonzola e i rischi del salmone

Castiglion del Bosco passa di proprietà. La tenuta con relais luxury creata dall’imprenditore Massimo Ferragamo a Montalcino (62 ettari di vigneti e un campo da golf dove ha giocato anche l’ex presidente Barack Obama) è stata venduta a un family office composto da tre famiglie europee e una asiatica. La cifra dell’affare resta riservata, ma il valore delle proprietà è di parecchie centinaia di milioni. (Corriere della Sera) @ Enoturismo in continua crescita. Se ne parla su QN di domenica, dove la leader de Le Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini racconta: “I visitatori vogliono vivere esperienze del territorio”. @ In vista di Vinitaly, torna anche OperaWine, l’evento organizzato da Veronafiere e Wine Spectator alle Gallerie Mercatali che quest’anno ha selezionato 129 etichette chiamate a rappresentare il Belpaese enologico. A dominare è la Toscana, con 35 produttori convocati, mentre il Piemonte si ferma a 19, uno scalino sopra i veneti che arrivano a 18. L’approfondimento di Luciano Ferraro sul Corriere della Sera di domenica. @ La chiusura del Pont de Ferr ha acceso il dibattito sul nuovo corso dei locali sui Navigli a Milano, dove i ristoranti storici sembrano essere stati schiacciati dalla concorrenza low cost. Il reportage sul Corriere della Sera di sabato. @ Tra le stelle degli chef si fanno largo gli Ntf (Non Fungible Token), certificati digitali unici, memorizzati su blockchain, che registrano la proprietà di un bene come un’opera d’arte. Lo chef Heinz Beck ha creato il primo legato a una “dine wine and art experience”: lo chef, che è anche pittore, prima che un suo quadro venisse bruciato lo ha convertito in 35 NTF. All’esperienza è stata abbinata la degustazione di grandi vini italiani, tutti parte dell’Italian Wine Crypto Bank. (QN) @ Su Specchio di domenica parla invece la chef Viviana Varese, da sempre impegnata per le donne maltrattate. “Noi dobbiamo capire che possiamo farcela sempre - racconta - Assumo chi ha la pelle nera e chi vota Lega. Ma ai secondi dico: cambierete idea”. @ Su Repubblica trova spazio anche l’intervista allo chef Enrico Crippa, che dice: “Il futuro della mia cucina? E’ vegetale. Prima decidevo come fare l’agnello e poi pensavo al contorno. Adesso faccio il contrario”. @ C’è il Gorgonzola al centro dell’approfondimento di Gemma Gaetani su La Verità. “Più puzza e più è buono - si legge - e anche la digestione ne giova". E’ uno dei formaggi più tipici del Nord: può essere prodotto solo in Lombardia e Piemonte con latte intero di mucca. Non teme la concorrenza degli erborinati francesi e inglesi ed è efficace per regolare la pressione. @ Pavarotti, un portento ossessionato dal cibo. A dirlo è Giancarlo Saran, che su La Verità racconta alcuni aneddoti legati al grande maestro. “Le suite degli alberghi dove alloggiava dovevano sempre contenere gli alimenti provenienti dall’Italia. Dal Parmigiano Reggiano alla pasta, fino ai salumi e all’aceto balsamico. In una trentina di valigie si portava dietro una dispensa ambulante e spesso anche le attrezzature". @ Sulle stesse pagine, ma nell’edizione di domenica, Luciano Bassani mette in guardia dal salmone di allevamento, che è sempre più tossico. In uno studio, un gruppo di ricercatori ha infatti scoperto la presenza nel salmone di diverse decine di contaminanti, compresi i farmaci. E quello d’allevamento, oltre a essere tossico, è nutrizionalmente meno desiderabile di quello selvatico. @ Addio all’imprenditore Franco Fantolino, il “re delle uova” fondatore dell’omonima azienda  di Cafasse (Torino). Aveva 88 anni. 

Fuori dalla tavola

Una buona retribuzione non è più sufficiente ad assicurare la fidelizzazione dei dipendenti. Una ricerca 4 M.A.N Consulting rivela infatti che è sempre più diffusa una figura professionale nello staff delle risorse umane con competenze in coaching, che si occupa dello stato di benessere dei dipendenti e del loro livello di soddisfazione. (QN)

L'assaggio

All’Osteria della Stazione l’Originale (via Popoli uniti, 26 • tel. 0228381700) di Milano. Con l’oste Gunnar Cautero e il suo team affiatato, un viaggio tra gusto ed emozione con piatti ghiotti e una selezione di vini da appassionati. A tavola rivive la tradizione friulana con piatti come i cjalsons con porcini; gli gnocchi ripieni di varakhara e figomoro; la coscia d’oca affumicata o il baccalà mantecato. Senza dimenticare i fantastici formaggi e salumi delle terre di confine. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti. 

Il vino

Puo’ un vino durare 70 anni e oltre? Certo che può, dopo la degustazione di ieri sera, favorita da Rino Fontana, collezionista di vini pazzeschi. Il Barolo 1947 di Borgogno aveva un colore aranciato trasparente. Al naso note esponenziali dei descrittori dei Barolo che nelle annate giovani sono appena accennate: funghi, tartufi, liquirizia, spezie, cioccolato. E poi un sorso equilibrato, complesso, con una spalla acida ancora viva. Una goduria inimmaginabile per Paolo e Marco, che insieme a Rino non hanno potuto che terminare la bottiglia.