Le anagrafiche
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A gennaio torna la protesta dei trattori che riparte dalla Francia. Diverse colonne di trattori sono in marcia verso Parigi e non escludono blocchi se non riceveranno risposte da Macron che, però, sta affrontando una grave crisi istituzionale (La Verità da cui è tratta l’immagine). Anche in Italia si annunciano proteste: c’è fermento – scrive la Stampa – ad Alessandria e Asti ma la protesta potrebbe allargarsi al resto d’Italia (per poi spegnersi, puntualmente, quando nei campi torna la stagione lavorativa). Del resto le situazioni di criticità non mancano: nel Veronese – scrive L’Arena – cancellato in vent’anni il 25% delle aziende agricole soprattutto nelle zone montane per via di fauna selvatica, calamità e bassa redditività. @ Nel Sud Italia invece si contano i danni relativi alla siccità. In particolare in Sicilia dove le arance sempre più piccole (grandi come palline da ping pong scrive Repubblica) rischiano di rimanere per gran parte invendute @ Etichette shock per l’alcol: la richiesta questa volta arriva dagli Stati Uniti dove capo della Sanità Vivek Murthy ha chiesto al Congresso che gli alcolici riportino il rischio similmente a quanto accade per le sigarette. Un’etichettatura simile esiste al momento solo in Corea del Sud e, dal 2023, in Irlanda ma se ne discute da tempo anche in Europa. E così crollano in Borsa i titoli dei grandi marchi di alcolici anche se manca ancora l’ok del Congresso e, nel frattempo, dovrà insediarsi la presidenza Trump. La notizia è stata ripresa diffusamente su gran parte dei media. @ Intanto si fa strada anche il vino dealcolato: pubblicato il decreto firmato nello scorso dicembre dal ministro Lollobrigida. Si definiscono dealcolati i vini con gradazione non superiore allo 0,5, mentre quelli con gradazione tra gli 0,5 e 8,5 dovranno essere etichettati come parzialmente dealcolati. La norma, però, non si applica ai vini a denominazione. Una piccola rivoluzione che segue un probabile trend: nel 2023 i consumi aggregati delle bevande senza alcol hanno registrato un +5% e tra il 2023 e per il 2027 si stima una progressione del 6% annuo a volume. (La Stampa e Venerdì di Repubblica) @ Si chiama Hilda ed è la prima mucca green. Nata in Scozia dalla fecondazione in vitro, è frutto di un’attenta selezione per ridurre la produzione di metano. Tra otto mesi ci saranno già le prime mandrie con il compito di ridurre le emissioni di gas serra legate all’allevamento. Nel mondo infatti si stima che le emissioni legate al settore siano il 14% del totale. (Corriere della Sera) @ Dall’energia dispersa nell’aria a quella ottenibile dal biogas. Secondo Coldiretti Piemonte i 24mila capi disponibili nella sola provincia di Torino potrebbero produrre 60mila metri cubi di biogas per dare elettricità alle abitazioni.
Nuovo anno e nuovi rincari: cambi climatici e tensioni internazionali sono alla base dell’aumento dei prezzi dei prodotti nel carrello della spesa. Il burro è aumentato del 50% negli ultimi tre anni, seguono il cioccolato, con il 30%, pane, pasta e olio. (LaStampa) All’estero cresce il numero dei ristoranti ispirati al Belpaese, ma che di italiano hanno ben poco. Con 1026 punti vendita è la catena britannica Caffè Nero a diffondere un fake made in Italy con l’offerta di caffè espresso (da constatare) ma anche con panini, snack e zuppe tutt’altro che tipiche. Tra Spagna e Portogallo poi La Tagliatella propone ben 400 combinazioni di pasta e sughi. (Libero). @ Chissà se i questi locali sono recensiti però con trasparenza, dal momento che alcune agenzie vendono pacchetti di recensioni per aumentate l’appeal tra il pubblico. Non solo recensioni a 5 stelle però, ma anche commenti di basso giudizio per confondere le idee: si contano circa un milione di recensioni false in tutto, per cui qualcuno ha anche azzardato cause con Google. Intanto il Governo sta lavorando a una proposta di legge per contrastare il fenomeno. (LaStampa) @ Su La Verità un approfondimento sul miele di manuka, un superfood proveniente dalla Nuova Zelanda dalle proprietà terapeutiche sorprendenti. Gli utilizzi sono davvero svariati, può essere usato come supporto agli antibiotici per debellare velocemente germi resistenti, oppure come supporto agli sportivi sciolto in acqua e ancora come disinfettante e cicatrizzante nonché come toccasana gastrointestinale. Un vasetto da 250gr di miele di manuka arriva a costa circa 32euro, fino ai 295 euro. @ Nel Biellese, invece, è una eccellenza Mosca 1916, che da gastronomia locale ora conta circa 35 dipendenti diventando a tutti gli effetti una impresa. Solo a dicembre ha servito circa 20mila clienti con specialità nazionali e non fra cui una cinquantina di prodotti commercializzati con il marchio “Mosca 1916”. Con 42 metri di bancone, sorvegliati da Alberto Mosca, ora si pensa a una attività di ristorazione per portare in tavola i loro prodotti. (LaStampa)
Ai cuochi non serve cucinare è il titolo polemico di Libero dopo il caso Locatelli che a inizio anno ha chiuso il suo locale di Londra dopo 23 anni, pare per beghe condominiali. “Una vicenda che ha riacceso i riflettori sugli chef stellati che ormai - non si offenderà certo nessuno – sono quasi più stelle della televisione che della ristorazione”.
Inizia bene la prima asta dell’anno a Tokyo, dove un tonno pinna blu è stato venduto a 1,2 milioni di euro a una società che gestisce una catena di ristoranti di sushi. La vendita è solo seconda in classifica, mantiene il record quella del 2019 quando un tonno è stato venduto a 2,06 milioni di euro. (IlGiornale)
È a Bastia d’Albenga all’Ortosteria Renè di BioVio dove si assaggiano la battuta al coltello, crudité di carciofi e panissa, i roxetti con triglie e carciofi di Albenga e il calamaro ripieno su crema di zucca invernale. Il racconto di Gabriele Scivetti su IlGolosario.it
È il Moscato d’Asti 2023 dell’azienda agricola Rusel di Barbaresco (Cn). Al naso spiccano la pesca e il glicine. In bocca c’è quella grassa eleganza che si traduce poi in una spiccata dolcezza sostenuta da una bella acidità finale. Ne parla Paolo Massobrio su IlGusto dove assaggia anche gli altri vini di questa azienda che spicca anche per Arneis, Dolcetto d’Alba e Langhe Nebbiolo.