La Notizia

Italiani ancora troppo spreconi. In occasione della nona Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare - in programma domani - sono stati resi noti i dati del report Waste Watcher, che evidenziano come, nonostante il cibo costituisca una scelta sempre più consapevole, gli italiani sprechino ancora troppo. Si parla infatti di circa 30,95 chili annui di cibo che ognuno di noi butta via, il 15% in più rispetto all’anno precedente. Tra gli alimenti più sprecati svetta la frutta fresca, seguita da cipolle, aglio, tuberi, pane fresco, verdure e insalata. Tra le cause, l’Osservatorio individua il ritorno alla vita sociale, che ha reso i cittadini più distratti nella gestione e nella fruizione degli alimenti. (Il Venerdì di Repubblica e Avvenire) @ Se da un lato siamo bocciati per spreco alimentare, dall’altro l’Italia ottiene però un’altra medaglia d’oro: per il quinto anno consecutivo, infatti, il Belpaese si è coperto di gloria internazionale grazie alla sua dieta mediterranea. Secondo i giudici che l’hanno votata scegliendola fra 40 finaliste, si tratta della dieta più sana, equilibrata e flessibile del mondo, è la più facile da seguire e la migliore per contrastare il diabete e favorire la salute. Medaglia d’argento per la Dash, che contrasta l’ipertensione mediante l’abolizione del sale, e bronzo per la dieta flexariana, un modo flessibile di mangiare che concede, di tanto in tanto, piccole quantità di carne. La notizia è stata pubblicata sull’U.S News and World Report. (Il Venerdì di Repubblica) @ “Il decreto legge approvato ieri sera dal CdM ci consente di guardare con ottimismo alle prossime manifestazioni internazionali del nostro calendario, a partire da Fieragricola e Vinitaly, confermate dal 2 al 5 marzo e dal 10 al 13 aprile”. Così il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, che ha fortemente contribuito alla decisione di riconoscere lo status vaccinale del Paese di origine, riaprendo di fatto le porte a migliaia di buyer stranieri e operatori professionali esteri. @ Nuova polemica del vino tra produttori langaroli e monferrini. Dopo i dissapori in casa Piemonte Land of Wine, a scendere al fronte, questa volta, è l’associazione Albeisa che ha inviato ai colleghi di Albugnano una lettera di diffida in cui li invita a togliere dal mercato il modello di bottiglia creato ad hoc con la scritta Albugnano 549. Secondo i langaroli, infatti,  copierebbe la loro storica bottiglia. (La Stampa di Asti) @ Il gruppo Amadori e la Famiglia Lenti concludono un’operazione per il passaggio al gruppo Amadori del 100% di Rugger Spa, prosciuttificio di Santena proprietario del marchio storico Lenti. Per l’AD di Amadori Francesco Berti si tratta di “una tappa fondamentale nel nostro processo di diversificazione e crescita. Puntiamo a una fascia alta di prodotto per una filiera italiana, integrata e sempre più sostenibile” (Foodaffairs.it)

Alba gioiello delle Langhe. Una foresta nel Sahara

Si resta nelle Langhe con il viaggio ad Alba di Donatella Chiappini. Sul Venerdì di Repubblica il racconto delle meraviglie della città romana che si svela tra percorsi archeologici, sopra e sotto terra. @ Febbraio è il mese della Cina, tra capodanno cinese e inizio delle Olimpiadi invernali. Ma cosa sappiamo davvero di questo Paese? Se l’è chiesto Anna Muzio che sul Giornale, con la complicità di un esperto italiano, smentisce alcuni stereotipi legati a una cultura che pensiamo di conoscere e segnala diversi indirizzi a Milano dove sperimentare la vera cucina cinese: da Le Nove Scodelle a Hong Zhou; dal Giardino di Giada a Mu Dim Sum e fino a Bon Wei. @ Si chiama Great Green Wall il progetto africano che prevede la piantumazione entro il 2030 di 100 milioni di ettari di alberi nel Sahel, al confine meridionale del Sahara, per impedire al deserto di espandersi. Dello stesso progetto, ad oggi è stato realizzato il 15% e secondo uno studio presentato dall’American Geophysical Union, questa muraglia boscosa, una volta completata, dovrebbe raddoppiare le precipitazioni e ridurre di circa 1,5 gradi le temperature medie estive. Secondo lo stesso studio, però, alcune aree del deserto potrebbero diventare ancora più calde di almeno un grado. Il motivo: un Sahel rinverdito determinerà cambiamenti nell’intensità e nella posizione del monsone dell’Africa occidentale. @ Se si fa meno sesso è anche colpa del clima che cambia. Lo spiega sul Venerdì di Repubblica il climatologo del Politecnico di Milano Stefano Camerini, autore del libro “Sex and the climate” , evidenziando come gli effetti del cambiamento climatico non abbiamo risparmiato, tra le altre cose, anche le relazioni sessuali umane. Basti sapere che più gas serra c’è nell’aria, più il cervello diventa ansioso e irritabile, allontanando il moog giusto per fare sesso. E lo stesso vale per il caldo. 

Animalia

Le pecore sporcano e la transumanza fa litigare il paese. Succede a Mori, vicino a Rovereto, dove il sindaco Stefano Barozzi si dice esasperato dagli escrementi delle greggi che attraversano il centro abitato. Ma i pastori replicano: “Facciamo vivere la transumanza”. (da Il Trentino) @ La Gran Bretagna, intanto, teme per un’invasione di vermi piatti. Ne sono state trovate due nuove specie in Europa e gli esperti ritengono che il loro arrivo oltre il canale della Manica sia solo questione di tempo. Se così fosse, potrebbero però mettere a rischio la biodiversità di giardini e terreni agricoli britannici, essendo questi vermi ghiotti di lombrichi, chiocciole e lumache. (Italia Oggi) @ Basta allevare galline, per l’albume c’è un fungo. Allevare galline solo per il bianco d’uovo significa sprecare suolo, energia e generare molti scarti. Per rendere la filiera di produzione più sostenibile, i ricercatori dell’Università di Helsinki e del Technical Research Centre hanno pensato di far “fabbricare” al fungo Trichoderma reesei l’ovoalbumina, proteina più abbondante nel bianco d’uovo. (Il Venerdì di Repubblica)

L'assaggio

Al ristorante Armadillo Vino Cibo Musica (strada La Palud, 27 • tel. 349 4059820) di Courmayeur (AO). Li abbiamo premiati tra le migliori enoteche con ristoro d’Italia, e meritano una visita anche per il ristorante, che può contare sulla cucina dello chef giapponese Satoru Ueda. Dal menu: Viaggio in Italia (cotechino valdostano, lenticchie di Castelluccio cotte nel vin santo e salsa ’nduja); cannolo ripieno di boudin, crema di parmigiano, sesamo nero e vinaccia; coscia di agnello ripiena di castagne, lardo, zenzero e spezie e Ciccia valdostana (tagliata di sottofiletto, ajoli al mezcal e salsa verde). Su ilGolosario.it la sosta di Claudio Gallina. 

Il vino

E' con il Monferrato Rosso "La Bellona" 2019 dell’azienda agricola Olivetta di Castelletto Merli (AL). Un fortunato connubio tra uve merlot e barbera che al naso evoca l'after eight e la frutta secca, con una punta di smalto. In bocca ha eleganza, con un tannino pronunciato.