La notizia

La rivoluzione della pausa pranzo”, titola Repubblica di Milano: con l’avvento dello smart working (che da oggi cambia regole, e non è più automatico) è diventato più difficile, a pranzo, il successo dei sandwich. E se Milano registra la chiusura di Panini di Durini anche i ristoranti danno l’addio: succede, dopo 10 anni, a Spazio 7 di Niko Romito in Duomo, e al “coronato” Mi View al ventesimo piano di via Achille Papa. @ Ma intanto, dopo il Covid rientra – secondo Il Giornale – la fuga dalla città per praticare lo smart working. E i trentenni riprendono a fare la spesa nei supermercati aperti tutta la notte. @ Ancora luci accese sui negozi: a Livorno, nel rione Garibaldi, l’amministrazione rimborsa fino a 800 euro al mese per un anno se si apre una bottega. Ma iniziative analoghe anche nei comuni toscani di Fligine, Incisa Valdarno e Barberino del Mugello; quindi Seriate (Bg) e Magione (Pg). E infine Bari che mette a disposizione fino a 50 mila euro per aprire un nuovo esercizio di vicinato. E oggi anche Torino annuncia l’arrivo di 3,5 milioni per abbellire i locali, rifare le insegne e creare percorsi turistici. @ Intanto a Torino la tazzina del caffè al bar in centro sfiora 1,5 euro (5 al tavolo), ma anche la spremuta d’arancia è salite dell’8%. @ Piove ma nessuno conserva l’acqua. Un servizio del Venerdì di Repubblica racconta che un solo Comune italiano su 10 dispensa incentivi per raccogliere l’acqua piovana che permetterebbe di combattere la siccità e la crisi idrica. @ Intanto in Franciacorta si studia una nuova uva contro il global warming – si legge sul Corriere di Brescia di venerdì – frutto di un incrocio fra erbamat e chardonnay. Sono già stati creati 24 stereotipi differenti. @ Cresce lo spumante rosso, il Rotkàppchen, specialità dolciastra della Germania dell’Est (detta Cappuccetto Rosso) che ora spopola in tutta la Germania, anche se al primo posto rimane sempre il Prosecco a seguire lo Champagne. E non a caso la maison Mumm ne è proprietaria con un fatturato di un miliardo e 270 milioni di euro @ E dopo il Sommelier, arriva il “Pommelier” ovvero l’assaggiatore di sidro. E nell’articolo di Giuseppe Antonelli su Sette del Corriere della Sera si scopre che il nome sommelier deriva anticamente da asinaio, conduttore di somari. @ Su Libero un articolo parla del cibo “intelligente” che varrebbe 43 miliardi in più: lo dice Pwc secondo cui i valori nutrizionali influenzano le decisioni di acquisto del 45% degli utenti online, mentre il 43% è disposto a spendere di più per il packaging sostenibile. Per gli acquisti offline il 20% dei consumatori si rivolge ai negozi specializzati. @ Un progetto editoriale a fumetti, finanziato da Coop Lombardia, ripercorre la storia di una giovane cameriera di PizzAut. E viene ribadito il concetto che la diversità, come l’autismo, può essere un valore. (Corriere della Sera – Buone Notizie) @ Risotto, polpette e formaggio e mortadella per farcire la colomba avanzata. Su Repubblica Milano i consigli raccolti da Jacopo Fontaneto. @ Auguri a Soban, la famiglia di gelatieri originaria di Zoldo che festeggia i suoi 100 anni con un locale rinnovato a Valenza, in piazza Gramsci. Il segreto dei gelatieri bellunesi, presenti in Alessandria con diverse famiglie (Cercenà e Pieruz) si rivela nell’unicità delle creme, tutto frutto di prodotti selezionati di qualità.

Ho capito bene?

Fra gli sport più strani, c’è anche quella di impilare le pietre e l’astigiano Gianluigi Pistone sarebbe una celebrità nello “Stone balance” ovvero l’arte degli equilibri effimeri, una pratica antica che vanta anche un campionato mondiale e un festival internazionale in programma a Matera dal 31 maggio al 2 giugno). Ma c’è anche chi scolpisce piante abbattute e tronchi dopo una tempesta, al Parco Sempione di Milano. Lui è Andrea Gardini 26 anni (in foto con Giovanni Storti).

Appuntamenti

Si apre la settimana dedicata al Timorasso, con il momento clou di Derthona Due.Zero in programma il 6-7 aprile al Museo Orsi. E attesa, accanto ai 50 produttori, anche la cantina Beykush ovvero il Timorasso ucraino. Ma il 9 aprile va in scena "Anteprima Ruché 2024: un incontro tra Vino e Arte" dalle 10 alle 18 presso la location SPAZIO MUSA a Torino in via Della Consolata 11e. Due vini che hanno vissuto una sorta di preview alla Giornata del Vino di Golosaria di lunedì scorso, mentre si scaldano i motori per Vinitaly e per Vinitaly and the City: giovedì pomeriggio nel Comune di Verona la conferenza stampa di presentazione moderata da Paolo Massobrio.

L'assaggio

Il ristorante Stazione (piazzale Manzo, 6 - tel. 0141844233) a Santo Stefano Belbo (CN) é un locale nascosto difficile da intuire se non si sa che esiste, proprio attaccato ai locali della stazione ferroviaria. Agli antipasti carne cruda mista, tartare e albese insieme. Ai primi i plin sono iconici, ottimo il bollito misto che traghettano al dolce: una crostata che fa sognare. Questa e altre 11 soste per questa primavera su ilGolosarioit

Il vino

È Il Monferrato Rosso Slarina 2021 prodotta a Grazzano Badoglio dall’azienda Sulin dei fratelli Fracchia. Il vino ha colore porpora, al naso note di mandorla e di spezie e un ché di talco. In bocca lo senti elegante, fragrante, fresco, tannico, sapido: finalmente un bel campione di questa uva “migliorativa” dimenticata, vinificata in purezza da un’azienda che quest’anno si è affermata a Golosaria 2023 con il suo Bianco da uve baratuciat