Tra modernariato e design, un menu ricco e contemporaneo e tanta scelta tra i vini, anche al bicchiere
Un locale storico d’Italia, nato dalla ristrutturazione di quella che era una tavola calda per volere di Giovanni Mozzato il quale, stanco del mondo della finanza, ha raccolto qui le sue passioni, enologia e cucina, donando un’identità peculiare a questo bel bistrot.
Lo Chat qui rit, situato alle spalle di San Marco a Venezia (13 Calle Tron - San Marco 1131 - tel. 041 5229086 - www.chatquirit.it), tavola dal fascino spiccato, nasce da un sapiente recupero di buon gusto, con pezzi di modernariato e design che ne fanno un luogo elegante e senza troppa etichetta. La cucina è l’incontro di due anime: quella di Davide Scarpa con le sue esperienze di livello tradizionale e la spinta creativa e di Leonardo Bozzato, giovane preciso nella tecnica e nel design. Insieme esprimono un menu ricco e contemporaneo, riprendendo i classici in una nuova veste con gli ingredienti di qualità ed eccellenza offerti dal mercato.
Anche la cantina propone varietà e accuratezza, e pure al calice la scelta è grande.
Ci coccolano con 3 golosi amuse bouche, quindi arriva un fresco antipasto come la Stuoia di gamberi crudi di Mazara del Vallo, anguria in osmosi gocce di soia e crème fraîche. Entusiasma il piatto di mazzancolle scottate con animelle dorate, portulaca, salsa BBQ e riduzione di gin, espressione di personalità e vigore.
Classico primo dai freschi sapori gli spaghetti freddi profumati agli agrumi con carpaccio di ricciola affumicata, caviale Baikal e gocce di pistacchio, seguiti da la “nostra” idea di catalana di piovra con la sua maionese e aria di dashi piatto di grande tecnica dal gusto contemporaneo.
Un dolce al cucchiaio chiude l’ottima cena: charlotte ai frutti di bosco. Un conto sui 75 euro, di cui non ci si pente.