Al fresco della val Varaita il giovane chef Matteo Fumero si diverte a giocare con la tradizione della sua terra

Succede, succede ancora! Di alzarsi da una tavola di ristorante soddisfatti e persino un po' emozionati, per un'esperienza che da tempo ci mancava. Siamo a Venasca, all'inizio della cuneese val Varaita, dove il fresco della sera fa subito dimenticare senza rimpianti la calura dell'estate torinese.

Qui sulla piazza centrale, proprio davanti a un comodo parcheggio, giusto da un anno ha aperto questo piccolo locale dal nome evocativo di esotici scenari: Bistrot Fumé. In realtà si tratta dello scherzoso rimando al piemontesissimo cognome del proprietario, Matteo Fumero. Un giovane chef sorridente e un po' schivo - alle spalle ha un curriculum di tutto rispetto di cui non ama vantarsi - che in cucina si diverte a giocare con la tradizione della sua terra preparando piatti dove materia prima e sicura professionalità danno vita a inediti accostamenti dagli eccellenti risultati.

Ad accoglierci all'ingresso - c'è il dehors, ma noi preferiamo gli interni - un'altra presenza sorridente, quella di Stefania, la moglie di Matteo, che ci fa accomodare nella tranquillità della sala dal bel soffitto con mattoni a vista arredata con funzionale sobrietà.
Ad accompagnare la nostra cena un interessante riesling renano, suggerito dalla competenza di Stefania tra le etichette di una attenta e promettente carta dai corretti ricarichi.
venasca-bottiglie.jpgDopo un assaggio di ottima insalata russa offerto come appetizer, ecco gli antipasti. Davvero radiosa per l'originale e indovinato accostamento degli ingredienti la morbida e saporosa capasanta scottata, acqua di sedano, robiola di capra e noci dalla perfetta cottura
venasca-capesante.jpged eccellente abbinamento quello delle sarde in panko alla piemontese con un commovente aiolì finalmente rispettoso della tradizione.
venasca-sarde.jpgUna felice sorpresa i tortelli di piselli e menta, crema di stracciata di bufala e calamari di Sicilia, piatto radioso per l'equilibrato contrasto tra la pienezza di sapore del ripieno e la delicata avvolgenza del condimento
venasca-tortelli.jpge di nuovo un piacevolissimo ritorno al passato le morbide e saporite ravioles della Val Varaita.
venasca-ravioles.jpgAncora radioso il secondo piatto, l'abbondante coniglio, orles e salsa al foie gras che la perfetta cottura ha saputo ammorbidire al punto giusto e sposare alla perfezione con il gusto unico degli orles, i selvatici "spinaci di montagna".
venasca-spinaci.jpgOttima conclusione infine, in linea con il resto della cena, i dessert: lo strepitoso cremino ai persi pien e gli splendidi fichi caramellati - ricetta della nonna - con il gelato alla vaniglia. Ottimo anche il caffè e correttissimo il conto finale. Da tenere d'occhio.
venasca-gelato_fichi.jpg

Bistrot Fumé

piazza Martiri della Libertà, 14
Venasca (Cn)
tel. 3462291242
Prezzo medio alla carta: 45 euro

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