Al Vecchio Borgo di Cuneo i sapori della "Granda" incontrano i prodotti italiani e non solo

In un contesto di grande piacevolezza piatti di ottima fattura, un'offerta di vini al bicchiere di tutto rispetto e un corretto rapporto qualità/prezzo

Che siete approdati nel posto giusto lo capirete appena entrati, subito messi a vostro agio dalla cordiale professionalità con cui sarete accolti e accompagnati al vostro tavolo, ben distanziato dagli altri.
Ora guardatevi pure intorno: siete in una sala d'epoca sobriamente ristrutturata, dai pochi ma solidi arredi in legno, che ben si accordano con il bel soffitto a cassettoni e il parquet originale in noce.
E la prospettiva di una serata di grande piacevolezza troverà la sua immediata conferma alla lettura della Carta Vivande dove si scopre che, oltre a valorizzare i sapori tradizionali della "Granda", qui la ricerca dei prodotti più interessanti si apre a tutto il territorio nazionale e talora anche all'estero.

Lo stesso vale per la Carta dei Vini, davvero ampia per numero e qualità di etichette, dove anche l'offerta a bicchiere è tutt'altro che banale. E, dettaglio non trascurabile, alla bottiglia prescelta verrà subito fatto corrispondere il calice ritenuto più adeguato secondo gli ultimi studi in merito.

Con una piacevole polpettina croccante servita come appetizer ha inizio la nostra cena, che proseguirà con perfetto tempismo.
Indovinato e originale accostamento le succulente capesante, patate, funghi con crumble al prezzemolo
cui hanno fatto seguito le caserecce trafilate al bronzo, 'nduja, gambero rosso di Mazara del Vallo, burrata, pistacchio di Bronte: inedito e radioso amalgama di consistenze e sapori (prezzo medio antipasti: euro 16/24).
E, per contrasto, non abbiamo saputo resistere anche a un assaggio di "casa" con un tocco di esotico: eccellente interpretazione anche per i crouset della Valle Stura, blu del Moncenisio, zucca, porri di Cervere, mandorle d'Avola (prezzo medio primi: euro 16/18).
E ora veniamo a un trionfale secondo per cui ogni commento suonerebbe superfluo: filetto di manzetta piemontese al Pedro Ximenez con scaloppa di fois gras "Duperier", funghi e spinacina (prezzo medio secondi: euro 22/27).
Al momento del dolce, optiamo per un assaggio di formaggi piemontesi con miele d'acacia Agrimontana e confetture, riservandoci per una prossima, di sicuro non troppo lontana, occasione la tartelletta...fichi, mascarpone e vaniglia del Madacascar adocchiata su un tavolo vicino (prezzo medio dolci: euro 10).

Ottimo anche il caffè, accompagnato dalla piccola pasticceria della casa, e conto finale dal giusto rapporto qualità/ prezzo. Così abbiamo salutato nel migliore dei modi quella che speriamo sia davvero la fine della pandemia. vecchioborgo-piccola pasticceria.jpg