Bella e selvaggia, la Val Borbera ha enormi potenzialità: se ne sono accorti Maurizio e Martina, partendo dai tavoli e dalla vigna

Carrega Ligure qualche anno fa era diventata famosa per la proposta choc delle case a un euro, estrema ratio contro lo spopolamento di un territorio, destinato quasi inesorabilmente all'abbandono. Quasi nello stesso periodo, a pochi chilometri in linea d'aria, due ragazzi di Genova, Maurizio Carucci e Martina Panarese acquistavano una piccola proprietà sopra Albera, in quelle che un tempo erano note semplicemente come cantine di Figino dove gli abitanti delle frazioni portavano le uve a vinificare.
barban-titolari.jpgIn quell'area immersa nel verde, circondata da alcuni piccoli vigneti cominciavano una scommessa che a dieci anni di distanza si può dire vinta, senza dubbio. Per i vini, che viaggiano anche oltre i confini nazionali, per il lavoro sulle vecchie viti (c'è anche il Muetto, in fase di registrazione, che si potrà già assaggiare il prossimo anno) e per il recente ristoro dove si può pranzare il sabato e la domenica. Un successo che si misura soprattutto per il numero di auto che attraversano la valle, per i turisti che si notano passeggiare nei borghi, come nella vicina Albera dove gli spaventapasseri esposti open air stanno richiamando attenzione a livello nazionale, e soprattutto per gli escursionisti che stanno attraversando il Cammino dei Ribelli.
barban-panchina.jpgArrivando in questa casa-cantina in cima alla collina, infatti, non è difficile imbattersi in qualche gruppo di camminatori.
"Siamo un punto tappa e un punto acqua" ci spiega Martina che insieme a Maurizio si è trasferita tra queste colline che già profumano di montagna nel 2012, quando qui c'erano solo dei ruderi. Poi la lenta ristrutturazione e l'avvio di tanti progetti per fare rete con le altre attività sul territorio, a partire dal Boscadrà festival dedicato a terra e arte. Poi c'è l'impegno a favore dell'escursionismo con i progetti dedicati alla scoperta dei tanti sentieri. Quindi la rete con le altre attività, stimolate da queste nuove luci in Val Borbera:
"A Cabella hanno aperto una pizzeria" racconta Martina "che non esisteva da anni". Segno di una voglia di riscossa, nell'ambito della colleganza, che abbiamo ritrovato anche in Irene Calamante che ha scelto di tenere il suo forno (Cuore di Pane bio) sempre a Cabella e che in questi mesi sta lavorando a un progetto di social bakery che sarà un altro esempio di colleganza e al quale abbiamo dato la nostra convinta adesione come Golosaria.

Cascina Barbàn produce verdure, grani antichi, la fagiolana bianca di Figino, salvato per un soffio dall'estinzione, e poi cura le vigne coltivate in un'ottica di viticoltura naturale, inerbite, con trattamenti solo di rame e zolfo e, in cantina, nessun utilizzo della solforosa.

Da due mesi è stato aperto anche il Ristoro: a pranzo nel weekend. L'ambiente è semplice, curato: un'unica sala ricavata sopra la cantina. La parete d'ingresso è una vetrata sulla Val Borbera, che si allarga verso l'esterno con una terrazza. Martina segue la cucina, insieme alla cuoca Liviana, mamma di Maurizio, che invece si occupa della sala.
Il servizio è semplice, diretto, cordiale: l'atmosfera è realmente quella delle case contadine di un tempo, quando gli ospiti erano accolti nella grande cucina in cui veniva offerto il meglio della propria produzione e delle cascine limitrofe.
La stessa filosofia nel menu: 4 piatti, con pochi ingredienti, ricchi di verdura che producono loro stessi. E poi, l'elenco delle cascine della Val Borbera che provvedono al resto: prugne di Figino, carni di Albera, gelato di pecora di Cantalupo Ligure.
In tavola arrivano la torta salata genovese alle zucchine, il raviolo fritto con ricotta ed erbette, Montebore e salame crudo, quindi ai primi le mezze maniche integrali con pomodori dell'orto, cipolle e olive Taggiasche
barban-primo.jpgal secondo l'arrosto di manzo alle verdure e patate al rosmarino.
barban-secondo.jpgPer concludere con le eccellenti prugne saltate con burro e gelato di pecora.
barban-dolce.jpgI vini si scelgono in una short list, dove ci sono le loro produzioni e qualche altra referenza in zona. Il menu cambia, com'è naturale aspettarsi, in base a quello che c'è a disposizione nei terreni. Apertura fino a novembre poi arrivederci fino alla prossima primavera quando la campagna riprende vigore.
Nel frattempo una pausa per pensare a nuovi progetti, sempre nel segno della colleganza e di una Val Borbera che può, finalmente, guardare al futuro.

Una piccola nota a margine: nel menu è indicata anche la colonna sonora (nel caso della nostra visita We Fall). Una liason con la musica e questa casa-cantina che si trova anche nel pianoforte in sala e nelle immagini del (bellissimo) video di "Questa notte", canzone degli Ex-Otago, una delle principali band sulla scena indie italiana, di cui Maurizio è la voce. Questa, però, è un'altra storia.  

Cascina Barbàn

loc. Le Cantine
Figino (AL)
tel. 347 836 4991
www.cascinabarbàn.com

 

Ph ilGolosario e FB Cascina Barbàn

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