Tra paesaggi incantevoli dal Nord al Sud d'Italia per scoprire i prodotti tipici di Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Calabria

Un’idea davvero originale per le festività natalizie nel segno di paesaggi incantevoli, tradizioni rinnovate e chicche gastronomiche su e giù per la Penisola? Eccola: intraprendere un viaggio a bordo dei treni storici della Fondazione FS lungo itinerari in grado di farvi vivere tutte queste emozioni.

Al nord, e più precisamente in Friuli Venezia Giulia, ecco rivelarsi il Treno dei Presepi e dei Mercatini di Natale lungo la tratta da Gemona Del Friuli a Poffabro, Polcenigo, Budoia e Sacile. Sarete a bordo di un treno storico composto da carrozze "Centoporte" degli anni ’30, condotto da una locomotiva a vapore. Durante il percorso, i viaggiatori avranno l'opportunità di scegliere tra tre affascinanti destinazioni.
La prima tappa è Maniago, famoso in tutto il mondo per la produzione di coltelli e di ogni genere di arnesi da taglio (una tradizione iniziata nel 1400); in questo antico borgo, ci sono anche tre soste del gusto del nostro Golosario: due gli indirizzi dove acquistare il prodotto principe locale, la Pitina, salume stagionato, affumicato, non essiccato, ottenuto da un impasto costituito da una frazione, prevalentemente magra, di carne di specie ovina, caprina, capriolo, daino, cervo e camoscio e una frazione, prevalentemente grassa, di pancetta o spallotto di suino. La trovate, insieme ad altri insaccati friulani, alla Macelleria Salumificio Polesel in piazza Italia, 1, e alla Macelleria Antonini Noè & C. in via Piave, 84. Poco più in là, al civico 118, ecco anche una boutique del gusto, Siega Alimentari, con selezione di salumi, formaggi, conserve del territorio, e le farine PETRA®.
Da qui, la possibilità di un comodo trasferimento al caratteristico borgo di Poffabro, dove sarà possibile visitare il centro storico e i suoi incantevoli mercatini. La seconda sosta è a Budoia, con possibilità di proseguire verso il borgo di Polcenigo, oppure, per chi preferisce, continuare il viaggio fino alla stazione di Sacile, per esplorare il suggestivo centro storico, dove invece merita la sosta a La Casa del Formaggio (via Zancanaro, 40/c) e il suo ricco paniere di specialità casearie locali, etichette di vino friulane, e anche qui le farine PETRA®.
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FVG.jpgIn centro Italia, il viaggio consigliato a bordo un treno storico sarà quello con il Treno dei Mercatini di Natale, che da Sulmona porta a Roccaraso, con tappa a Campo di Giove. Un percorso magico tra i pendii innevati dell’Abruzzo, risalendo la Conca Peligna ed entrando nel territorio del Parco Nazionale della Maiella, in continua ascesa tra boschi e gallerie fino a svalicare a quasi 1.300 metri di quota sugli Altipiani Maggiori d’Abruzzo. Nel luogo di partenza e di arrivo Sumona, la “Città di Ovidio e dei confetti”, ecco due indirizzi eccellenti dove acquistare questi dolcetti oggi proposti in tantissimi gusti (confetti allo zafferano purissimo d’Abruzzo, alla mandorla di Avola, alla nocciola, alla cannella, alla liquirizia, al rosolio, al pistacchio, all’arancia...), e la cui tradizione risale al 1400: Fabbrica di Confetti Panfilo Rapone (piazza XX Settembre, 7/8), e William Di Carlo (via del Lavoro, 25).
A Campo di Giove, invece, ecco una sosta nel segno della pasta fresca e dei dolci della tradizione locale. A Il Mattarello (via San Matteo, 31), da tre lustri producono a mano prelibatezze come il “raviolo campogiovese” con ricotta di pecora, la Ferratella Abruzzese, una specie di cialda croccante molto particolare e irresistibile, realizzata con ingredienti biologici e cotta a fuoco, come vuole l'antica tradizione tramandata in queste montagne; e ci sono anche torte e dolci fatti la mela limoncella o mela limone, una specie di mela che cresce nelle zone montane, un frutto che perde le sue origini nella notte dei tempi.
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abruzzo.jpgInfine, il Sud Italia rivela un altro affascinante viaggio a bordo di treni storici natalizi. Siamo in Calabria, dove si potrà vivere la magia di una locomotiva a vapore tra i boschi innevati della Sila lungo la linea “a scartamento ridotto” più alta d’Europa (oltre 1.400 metri d'altitudine).
Il Treno della Sila è un’esperienza d’altri tempi, che cattura ed emoziona in ogni stagione dell’anno, ma offre un tocco di magia in più proprio durante le feste natalizie, quando il paesaggio attorno è un bosco innevato e a bordo succedono cose straordinarie: dall’incontro con Babbo Natale a un finto “assalto di briganti”, passando per la degustazione di dolci e prodotti tipici natalizi. La locomotiva a vapore FCL 353 fu costruita nel 1925 dalla società August Borsig di Berlino ed è oggi l’ultimo esemplare della sua categoria. Ecco perché è un’emozione profonda ascoltare il fischio del capotreno che invita adulti e bambini a salire a bordo delle antiche carrozze di legno originali, firmate “Carminati & Toselli” di Milano, con finestrini apribili; affacciarsi ai balconcini di ghisa tra l’una e l’altra e godersi un viaggio a ritmo lento, di quelli davvero “slow” e a contatto con la natura.
Si parte dalla stazione di Camigliatello Silano, frazione montana e sciistica del Comune di Spezzano della Sila, e si arriva a destinazione nella deliziosa stazioncina di San Nicola Silvana Mansio, Comune di Casali del Manco, entrambe in provincia di Cosenza. Nel luogo di partenza, due le soste consigliate dal nostro Golosario: al Panificio Barbarello (corso Umberto I, 69) per acquistare la stuzzicante pitta con la rosamarina (bianchetto) e i gustosi pani a lievitazione naturale. Potrete trovare anche particolari dolci come i ginetti, biscotti tradizionali anche alle mandorle e pasticcini. E Sila Funghi - loc. Camigliatello Silano, via Roma, 38 -, un negozio che offre un’ampia varietà di funghi porcini essiccati, sott’olio e in polvere. Nel reparto salumeria ci sono soppressata, salsiccia, capocollo di maiale, cinghiale, suino nero, salumi di vacca podolica. Non mancano formaggi freschi e stagionati (in grotta, nel fieno, nelle vinacce) e caciocavallo. Quindi pane cotto nel forno a legna, pitta con la sardella, prodotti dolciari, nonché conserve, vini e liquori.
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