A Proh, dai fratelli Borlandelli, un servizio di rara professionalità e una cucina che è goloso racconto del territorio novarese e della tradizione piemontese
Nelle città, soprattutto le più grandi, vanno scomparendo. Nei piccoli comuni, al contrario, le trattorie autentiche, ci sono, e quando lavorano bene, viaggiano a gonfie vele.
Prima di sedersi a tavola, nel paese si può visitare il castello di origini medievali, costruito tra il 1454 ed il 1456, e appartenuto nel Cinquecento ai Caccia, e in particolare a quel Giovanni Battista, detto “il Caccetta”, che per l’efferatezza dei suoi delitti, avrebbe ispirato la penna di Alessandro Manzoni per uno dei personaggi de I promessi sposi, Don Rodrigo.
Lasciata l’auto nel comodo parcheggio, una volta entrati, per voi un ambiente accogliente, con le sale spaziose, linde, con i tavoli a giusta distanza uno dall’altro, ampie vetrate, il bianco che domina, la saletta bar con una bella selezione di prodotti di eccellenza che si possono acquistare.
A occuparsi di voi i fratelli Marco (in sala) e Giorgio (ai fornelli) Borlandelli, quarta generazione di una famiglia che è qui dal 1902, con una storia che prosegue da oltre un secolo nel segno del gusto e della passione di fare bene.
Con i vini di una cantina che, in stile sabaudo, non punta su numeri esagerati, ma sottovoce, stupisce per la scelta competente di ottime etichette, in tavola piatti preparati con ingredienti di meditata selezione e di stagione, con specialità del territorio e della tradizione, a partire dal vitello tonnato e dai salumi con cui potrete iniziare.
Tra i primi, è regina del menu la paniscia, qui proposta anche al salto, ma anche i ravioli al ragù sono golosi.
Tra i secondi, per ghiottoni la trippa con cotechino, da provare faraona arrosto e, quando ci sono, imperdibili le rane fritte.
Dopo un doveroso assaggio di Gorgonzola (è di Baruffaldi di Castellazzo Novarese, uno dei nostri campioni de IlGolosario) servito con formidabili fichi caramellati preparati con i frutti del loro frutteto,
a chiudere una fetta di crostata con la zucca fatta in casa, prima di uscire con tanta voglia di tornare qui, dove si è seguiti con professionalità e attenzione che scalda il cuore, in cui le materie prime, selezionate con competenza, stupiscono per qualità, e ancora, la cucina è un viaggio emozionante nella memoria, ed il conto. di rara ragionevolezza, d’altri tempi.
(data della visita: 24 novembre 2025)
Trattoria del Ponte
Frazione Proh
Briona (No)
Tel. 0321826282
