A Torino una piacevole sosta gastronomica con le Radici: zuppe, pocha e dorate

Si chiama, e non a caso, Petronilla, la "cucina conviviale" che Daniela Petrone sta conducendo da otto anni nella continuità, ma anche nel rinnovamento, degli spazi e della formula del dinamico Laleo.

Come la "cuoca d'Italia per eccellenza" de La Domenica del Corriere anche le proposte di questo ristorante, dove il menu cambia ogni giorno a seconda della disponibilità dei prodotti del mercato, vogliono essere golose e stuzzicanti, ma soprattutto il più possibile sane e naturali. Nonchè attente a non pesare troppo sulla linea e sul conto finale. Un'attenzione che si estende anche allo spazio in cui si è accolti, oltre che dal sorriso giovane del personale di sala, anche dal giallo dorato del grande pannello "commestibile" dipinto a curcuma e collocato sopra il bancone.
petronilla.jpgCi si accomoda senza problemi a uno dei tavolini, che subito si rivelano più funzionali e confortevoli di quel che potrebbe inizialmente sembrare: insieme con i ripiani e le luci sono infatti pensati per essere variamente modulati a seconda delle diverse esigenze del momento.
Volendo, si può passare nello spazio esterno, un inaspettato "giardino urbano", dove orto e tavolini convivono senza problemi, cambiando anch'essi aspetto e disposizione a seconda del variare delle ore del giorno e delle stagioni.

Il menu si apre con le Radici: zuppe, pocha e dorate, le tre "storiche" proposte da cui il progetto di Petronilla ha avuto inizio. Di queste abbiamo assaggiato la pocha con maialetto brasato, peperoni e salsa teriayaki, accattivante accostamento di ingredienti racchiuso nella croccante fragranza del pane fatto in casa con le farine del Molino Enrici.
petronilla-panino.jpgE non abbiamo resistito neppure alla tentazione di una croccante dorata, apprezzandone il riuscito amalgama di carciofi e taleggio avvolto dalla morbida consistenza del riso.
petronilla-pocha.jpgDal menu giornaliero Cibo ristorante & Cucina conviviale abbiamo scelto le penne con pomodorini, ristretto di polpo, prezzemolo e scorza di limone, gradevole primo piatto attentamente curato nei dettagli: dal perfetto punto di cottura al delicato retrogusto in cui il sentore del polpo ben si fondeva col profumo del limone.
petronilla-penne.jpgSoffice e giustamente cremosa la riuscita omelette con spinaci, brie e guanciale dai gusti ben identificabili, accompagnata da fresca insalata verde e pane tostato.
petronilla-omelette.jpgSi chiude con una piacevole crostata con cioccolato e arancia, scelta tra i dolci del giorno.

Da ampliare la Carta dei vini, con attenta proposta a calice, cui si accosta, altrettanto studiata, un'offerta che va dal sidro, alla birra, ai fine pasto, ai cocktail e alle bibite.
Ottimo il rapporto qualità/prezzo che, coniugato all'ambiente accogliente, fa di questo locale un luogo in cui trascorrere piacevolmente una sosta gastronomica.

Petronilla

corso Verona, 38/e
Torino
tel. 011233012
Prezzo medio alla carta: (radice+ piatto+ piatto+ dolce) 30 euro

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