Dalle mappe napoleoniche al successo enoturistico: la visione di Tiziano Barea trasforma un'antica cascina in un simbolo dell'enogastronomia piemontese
Nel cuore, e non per dire, del Monferrato, in una zona che le mappe napoleoniche già segnalavano come “altamente vocata alla vite”. È qui che si trova la Tenuta Montemagno, un progetto nato da una visione precisa: riportare alla vita un’antica cascina del Cinquecento e trasformarla in un centro di eccellenza per l’enologia e l’accoglienza.
A guidare questa ambiziosa rinascita è stato Tiziano Barea, imprenditore che ha coinvolto il fratello Flavio e altri membri della famiglia in un’impresa che oggi rappresenta una delle realtà più emblematiche dello sviluppo del turismo enogastronomico piemontese.
L’antico casale è stato restaurato con cura e rispetto per la storia del luogo (inaugurato a Golosaria Monferrato nel 2010) ma anche con uno sguardo rivolto all’eleganza e alla funzionalità contemporanea. Le grandi sale, le 16 camere con affaccio sulle colline circostanti, la piscina panoramica e gli spazi dedicati a eventi e incontri aziendali testimoniano la volontà di coniugare autenticità e comfort.
Questa doppia anima, che unisce tradizione e innovazione, è anche il tratto distintivo dell’approccio produttivo dell’azienda vitivinicola, oggi cuore pulsante della Tenuta. La produzione vinicola di Tenuta Montemagno si sviluppa su varietà autoctone e internazionali, coltivate secondo principi di qualità e sostenibilità.
Tra le etichette che raccontano questa filosofia emergono in primis la Barbera d’Asti Superiore “Mysterium”, che premiammo come Top Hundred nel 2010, e la Barbera d’Asti “Austerum”, versione vinificata in acciaio che ne esalta l’autenticità. Il Ruchè di Castagnole Monferrato viene interpretato in due declinazioni distinte, “Nobilis” e “Invictus”, mentre tra i bianchi spiccano il “Nymphae”, un blend di sauvignon e timorasso, il “Musae” da sauvignon in purezza e il “Solis Vis”, espressione monovarietale del timorasso.
L’azienda produce anche spumanti metodo classico, anche nella versione Rosè, affinati 24 e 36 mesi e ottenuti al 100% da uve bacca rossa raccolte con vendemmia precoce. Non manca un’attenzione particolare alla Malvasia di Casorzo, vitigno aromatico autoctono interpretato in più versioni, dal rosé spumantizzato con metodo Martinotti al passito “Nectar”.
L’esperienza enoturistica offerta dalla Tenuta è frutto di un disegno coerente e ben articolato. I visitatori possono partecipare a degustazioni guidate nella sala dedicata o nell’ampio giardino esterno, approfittare di pacchetti che comprendono soggiorni nella struttura, percorsi benessere, tour nei vigneti in e-bike e momenti di approfondimento in cantina.
La proposta si sviluppa anche attraverso eventi durante l’intero arco dell’anno, pensati per un pubblico variegato: dagli appassionati di vino ai turisti in cerca di una pausa rilassante.
La ristorazione è affidata al ristorante La Civetta sul Comò, inserito tra le mete della guida IlGolosario Ristoranti, che accompagna i vini aziendali con piatti capaci di interpretare il territorio con sensibilità contemporanea.
A completare il quadro, la passione della famiglia Barea per i cavalli, che ha trovato una seconda casa nella struttura di Divignano, in provincia di Novara, dove c’è un allevamento di cavalli riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e dove si svolgono attività equestri a livello internazionale.
Tenuta Montemagno Relais & Wines
via Cascina Valfossato, 9
Montemagno (Asti)
Tel. 0141 63624
info@tenutamontemagno.it
