Un'azienda agricola integrata che unisce viticoltura d'eccellenza, produzione olivicola e zootecnia, con un'offerta enoturistica completa a pochi passi dall'aeroporto.

Nella Piana di Lamezia Terme la famiglia Statti custodisce da generazioni un legame antico con la terra e con il vino. Fin dal 1784, è proprietaria di un’estensione agricola di 500 ettari, di cui 100 destinati alla viticoltura, coltivati con i principali vitigni autoctoni calabresi come gaglioppo, magliocco, mantonico, greco bianco e greco nero, affiancati da varietà internazionali come cabernet sauvignon, merlot e chardonnay.
È su questa base che i fratelli Alberto e Antonio Statti, quarta generazione, hanno costruito un progetto enologico moderno, senza mai spezzare il legame profondo con la tradizione.
La loro storia parla di memoria e innovazione, di rispetto per la materia prima e per l’identità territoriale, sostenuta da un’impostazione produttiva sostenibile e integrata, in grado di unire vigneti, uliveti, agrumeti e zootecnia in un equilibrio agroecologico consolidato. Ma quello che colpisce, appena varchi il cancello è la distesa di ulivi, principalmente di varietà carolea: 300 ettari per 35 mila alberi, uno spettacolo. Altri 50 ettari sono destinati ad agrumeto e 50 a foraggio per alimentare 850 capi di Frisona che producono 200 quintali di latte al giorno.
uliveti.jpgI vigneti, accorpati in un unico blocco, si trovano in un’area naturalmente protetta dai venti marini, dove l’escursione termica favorisce l’espressività delle uve. Le pratiche agronomiche prevedono basse rese e interventi mirati per garantire una qualità costante. In cantina, i processi di vinificazione si avvalgono di tecnologie aggiornate, scelte con l’obiettivo di valorizzare al meglio le caratteristiche delle uve.
esterno.jpgDetto questo, ieri ho assaggiato tutte le principali etichette, di riferimento dove si distinguono il Gaglioppo “I Gelsi”, il Lamezia Rosso Riserva “Batasarro” (gaglioffo superbo), L’Arvino (da uve magliocco), il Mantonico e il Greco. Ma una sorpresa sarà anche il loro Rosato da uve greco nero. E poi, ottenuto da uve mantonico e greco, lo spumante brut “Ferdinando 1938”, che omaggia la memoria di famiglia ed ha una finezza e un'unicità che stupisce.
paolo con vini.jpgMa non è finita perché nello spazio dello shopping, con postazioni per degustazioni, ci sono anche le bottiglie dei migliori produttori d’Italia: da Gaja a Braida, da Tornatore sull’Etna ad Arunda in Alto Adige. E poi il San Leonardo e i Gavi d’antan della Scolca.
bottiglie gaja.jpgbottiglie la scolca.jpgUna lungimirante visione di Colleganza, perché la disponibilità dello scalo aereo di Lamezia favorisce l’incoming di tanti turisti stranieri che vogliono assaggiare l’Italia, scoprendo così anche la grande della Calabria del vino. La cantina è proprio a pochi minuti dall’aeroporto internazionale di Lamezia Terme e dall’uscita A2 del Mediterraneo.
greco nero-mantonico-batasarre.jpgIl valore dell’accoglienza rappresenta dunque uno degli aspetti centrali dell’offerta di Statti, come mi racconta Antonio. Il percorso enoturistico è pensato come un’esperienza immersiva nel paesaggio agricolo e nella storia della famiglia, per cui gli ospiti possono visitare gli uliveti secolari, il frantoio dove nasce l’olio extravergine, la cantina di fermentazione e la scenografica barricaia sotterranea, cuore pulsante dell’affinamento. Il tour si conclude nella Degusteria o nell’Emporium aziendale, dove è possibile assaggiare una selezione dei vini accompagnati da prodotti tipici e dall’olio evo aziendale.
negozi.jpgLa Statti Experience, che prevede la passeggiata tra i secolari ulivi, la scoperta delle cantine di fermentazione e della splendida barricaia sotterranea, la visita al frantoio e infine la degustazione di una selezione di vini e dell’olio extravergine, è proposta a 35 euro a persona. Le visite, in italiano o inglese, sono guidate da personale esperto e sommelier qualificati e si svolgono dal lunedì al venerdì in due fasce orarie: dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30.
degustazioni.jpgIo sono stato accolto da Dionisio e Alessandro, che hanno favorito la mia degustazione, di cui vi parlerò nel dettaglio prossimamente. Antonio mi ha invece salutato con un “lasciaandare”, alla Giacomo Bologna, ovvero una bottiglia del suo spettacolare Don Ferdinando brut.

Statti

Contrada Lenti
Lamezia Terme (CZ)
Tel. 0968 456 138
info@statti.com

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