Sei domeniche di visite gratuite tra maggio e ottobre 2025 per riscoprire il complesso benedettino legato alla leggenda di Aleramo
Riapre al pubblico l'Abbazia di Santa Giustina a Sezzadio, luogo legato alla leggendaria nascita di Aleramo e uno dei monumenti medievali più importanti del Piemonte, grazie a un'iniziativa che permetterà di ammirare gratuitamente questo gioiello architettonico per sei domeniche distribuite tra maggio e ottobre del 2025; l'apertura straordinaria è resa possibile dall'impegno del Comune, con il sindaco Giancarlo Triggiani in prima linea, e dalla preziosa collaborazione della GT Villa Badia, di Franco Daniele e di un gruppo di volontari dedicati che si occuperanno dell'accoglienza dei visitatori durante le giornate di apertura previste una domenica al mese nel periodo indicato.
I tour guidati all'interno del complesso, fondato nel 1030 dai Benedettini su una preesistente struttura longobarda dell'VIII secolo, inizieranno alle ore 15, alle 16 e alle 17, offrendo uno sguardo approfondito su questo fulgido esempio di architettura romanica piemontese, noto per i suoi cicli di affreschi del XIV-XV secolo ancora visibili nell'abside centrale e sulle volte del presbiterio, nonché per la caratteristica torre quattrocentesca che svetta sulla facciata; al termine delle visite all'abbazia, sarà inoltre offerta la possibilità di partecipare a una visita guidata della vicina chiesa di Santo Stefano, arricchendo ulteriormente l'esperienza culturale.
La storia complessa di Santa Giustina vide il passaggio del convento e dell'abbazia agli Oblati di S. Ambrogio di Milano alla fine del XVI secolo, per poi diventare proprietà del Demanio Regio nei primi anni del XIX secolo, periodo in cui venne tristemente trasformata in granaio e deposito agricolo, fino a quando, nel 1863, l'intero complesso fu acquistato dai Conti Frascara, i quali promossero un'importante opera di ristrutturazione e restauro che culminò nel 1956 con la restituzione della basilica al culto, permettendo oggi di apprezzarla come uno degli esempi meglio conservati del romanico regionale.
Per ottenere maggiori informazioni sulle date specifiche e sulle modalità di visita, gli interessati possono contattare direttamente gli indirizzi email:
buffafra.sezzadio@gmail.com
gobelloannamaria@gmail.com