Francesco e Carol propongono una cucina etica e sostenibile accompagnata da vini naturali piemontesi

Sul biglietto da visita di Rantan, Francesco Scarrone e Carol Choi si sono definiti “Cuochi, contadini”. La virgola non è priva di significato; quando un contadino cucina dalle nostre parti e, penso, anche in Valchiusella, ti fa al massimo il pollo ruspante con la polenta e, di solito, i cuochi contadini senza virgola la terra la fanno coltivare agli altri. Quando arrivi da Rantan Farmhouse e vedi, in una giornata di sole l’elegante costruzione in pietra che ti attende fra gli alberi non è forse quello che ti aspettavi, ma quello che inconsciamente volevi. Uno stile di vita differente, una diversa gestione del tempo.
2.jpgMangerai su una lunga tavola in legno, in 10 al massimo per il distanziamento, insieme a perfetti sconosciuti che la cucina amica che ti verrà servita ti faranno sentire affini, l’affinità di chi sa scegliere cose sane, beve vini naturali, con la serenità gioiosa di chi passa una giornata nella natura in modo armonico e complementare, senza disturbare.
Francesco Scarrone di origini canavesane e Carol Choi americana di origini coreane si sono incontrati e innamorati al Relae di Copenaghen di Christian Puglisi dove Francesco cucinava e Carol si occupava di panificazione; nordico ed essenziale, via tutto quello che non serve, cucina a vista, nei piatti 3 o 4 ingredienti al massimo, sempre freschissimi e lasciando che sia la natura a dettare il gusto quanto più possibile.
3.jpgIl menu è unico, onnivoro e costa incredibilmente solo 38 euro, la carta dei vini ha una bella selezione di vini naturali piemontesi e una curiosa scelta di vini “around the world”, in prevalenza francesi di piccole denominazioni.
Si comincia con pane a lievito madre e burro di montagna; è il pane di Carol, uno dei più buoni che io abbia mai mangiato e ci seguirà per tutto il pasto. Il burro locale è montato e leggermente salato; se si è scelto il vino giusto, si corre il rischio di fare pasto solo con questo.
Seguono rillettes & pickles sostanzioso ma fresco, patate novelle e pesto di aglio orsino, lattuga fragole erbe, carote cipollotto artemisia, ceci e harissa, maiale fave e limone, latte e fragole. Questi piatti sono così come sono scritti, nessuno ha bisogno di essere spiegato, ogni ingrediente masticato ti racconta la sua storia.
4.jpgL’attuale moda dell’etico e del sostenibile almeno una volta la settimana ha fatto nascere un po’ ovunque ristoranti con camere di soggiorno in mezzo ai boschi, alle montagne, dove ti puoi rilassare nella spa e sentire contemporaneamente il muggito delle mucche e poi magari mangiare il formaggio che il casaro avrà preparato per te indossando il cappello di cent’anni fa. È quello che chiamo “trendy wild” e, a chi lavora e vive in una grande città, sicuramente fa bene.
5.jpgCarol e Francesco ti danno lo stesso divertimento con leggerezza, senza forzature, come diceva il grande dandy Brummel: “Se qualcuno si volta a guardarti per strada, è perché il tuo abito ha qualche cosa che non va”. Così da Rantan non ti capiterà probabilmente di trovare l’influencer del giorno, ma sicuramente persone discrete e informate con cui stare bene. A proposito…Rantan che sembra una parola internazionale, in dialetto eporediese vuol dire pantano. È quello che i due giovani hanno trovato, quando hanno incominciato la loro avventura, nel luogo che adesso è un giardino.

È aperto venerdì sera, sabato sera e la domenica a pranzo. Sono disponibili un appartamentino per 2/4 persone e una bella camera matrimoniale. Si prenota solo sul sito e le risposte sono veloci e cordiali. Imperdibile.
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RANTAN

fraz. Trausella - Via Rueglio, 39
Valchiusa (TO)
rantan.it
info@rantan.it

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