Al via la drink list estiva del Piano35, il cocktail bar più alto d'Italia, guidato da Mirko Turconi

Dal trentasettesimo (ed ultimo) piano del Grattacielo San Paolo di Torino, Mirko Turconi continua a proporre la sua luminosa idea di miscelazione. La conferma arriva dalla nuova drink list,  che è un concentrato di contemporaneità e classicità, armonia e divertimento, sguardo internazionale e piemontesità. Glocal, si potrebbe dire.

I miei drink sono preparati partendo da concetti, tradizioni e racconti, che si ritrovano poi anche nell'utilizzo degli ingredienti che li compongono e, soprattutto, nella loro presentazione” spiega il barman, da due anni alla guida del Piano35. Con lui, Mattia Corbella e Carlotta Linzalata, a comporre una squadra affiatata e preparata.

La carta del bar è composta da 18 signature drink (i drink della casa, prezzo medio € 14), più 3 classici rivisti (€ 12). Metà dei signature cambiano ogni 2-3 mesi. È quel che è successo questa settimana, con l'inserimento in lista di 9 nuovi cocktail. Tutti i drink fanno ampio uso di home made (bitter, riduzioni, sciroppi, liquori, aromatizzazioni), e sono serviti on the rocks. Ognuno è un viaggio, in direzione di paesi lontani, è l'evocazione di un'atmosfera (notevole la ricerca nelle presentazioni, parte integrante dell'esperienza). Ma sempre con biglietto di ritorno verso il Piemonte e, in generale, l'Italia: una piacevolissima contaminazione. 

Cosa bere? Lo #Spritz35, presente fin dall'apertura, è stratosferico nella sua commistione tra lo spritz e il french75, profumato e immediato, complesso e speziato, con quel ghiaccio al bergamotto sotto al naso sensuale e fresco. Tra le novità, i più convincenti al primo assaggio sono stati il Na.To. Gourmet, rivisitazione del famoso Milano-Torino, pensato per l'inaugurazione del bistrot di Cannavacciuolo: un miscuglio di vermouth, cordiale campano (preparato con liquore Strega, acqua, zucchero e limoni di Sorrento), bitter alla cuccuma (caffè napoletano) e soda all'acqua salata di pomodori verdi.

Poi il Zuppa&Co., una vera e propria zuppa asiatica (ginger, cocco, birra, curry), brodo dashi e cacaçha. Divertente e fresco. Di altro tenore il Fog in the sky, sapido, balsamico e torbato (mix di Laphroaig, sciroppo di funghi, americano Cocchi, liquore al pino mugo, fernet Branca, amer picon e angostura): già un must. Meritano anche lo Junkee Julep, incrocio tra un mint julep un bloody mary speziato al bbq, ancor più suggestivo per via del ghiaccio nero che sembra carbonella (ma è solo carbone vegetale), e il Cafè del Diablo, giocato su tequila e mezcal, ma anche agrumi e liquore al peperoncino. 

Esperienza da fare.

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