Quattro news che riguardano il mondo lattiero-caseario
Parte l’iniziativa “AdottaMi” voluta dall’imprenditrice casearia bresciana Nadia Salvetti per sostenere i piccoli allevatori della Valle Camonica. A fronte di un contributo mensile, semestrale o annuale, coloro che adottano una mucca a distanza riceveranno direttamente a casa formaggi freschi e stagionati, ricotte e burro prodotti dalla mungitura delle vacche comuni. Ma non è tutto. Per gli adottanti, anche la possibilità di visitare le malghe alpine dove i bovini vivono nella stagione estiva e di ricevere offerte turistiche per trascorrere weekend all’insegna del benessere e del relax in questi luoghi incantevoli.
Legambiente insieme a Compassion in World Farming (Ciwf), associazione per il benessere e protezione animali da allevamento, ha sviluppato un progetto da presentare al Governo che verrà, per definire un’etichetta che identifichi lo stato di benessere della mucca da latte. Sono previste sei classi di distinzione, che vanno dal top, ovvero il colore verde per i bovini cresciuti secondo i dettami del biologico all’ultimo della classe, il colore nero per gli allevamenti intensivi. In mezzo, le fasce relative agli allevamenti al pascolo, pascolo 4 mesi, stabulazione libera, stabulazione fissa.
È guerra aperta tra i promotori del progetto europeo “WOLF ALPS” - atto a coordinare e migliorare la coesistenza tra lupi a attività umane sulle alpi italiane e slovene - e i pastori e malgari piemontesi, secondo i quali la presenza massiccia dei lupi nei territori montani sta recando danni immaginabili alle loro mandrie e rischia di far chiudere per sempre la loro attività di allevatori e di casari. Si sta lavorando, anche a livello politico - la Lega ha preso posizione in favore dei malgari - per un’azione di mediazione che stabilisca nuovi criteri numerici al ribasso di ripopolamento della popolazione dei lupi.
L’imprenditore vicentino Roberto Brazzale, al timone dell’omonimo gruppo caseario che rappresenta la più antica realtà lattiero casearia italiana attiva ininterrottamente da almeno 8 generazioni dal 1784, ha lanciato un appello ai candidati alla presidenza di Confindustria Vicenza, per creare nuove misure aziendali come “bonus, provvidenze, forme di part-time e prolungamento di congedi parentali” per incrementare la natalità nelle famiglie dei lavoratori. Roberto Brazzale è stato anche il fautore del “Baby Bonus”, ovvero una mensilità extra in busta paga ai dipendenti in caso di nascita di un figlio.