Tra le case in pietra e legno del borgo di Bessen Haut, questo locale in stile montano dove gustare una cucina piemontese fatta con materie prime di qualità

Una manciata di “grange” adagiata su verdi pendii in estate e abbracciata dalle nevi nella stagione fredda, questo è Bessen Haut…case in pietra e legno nella più rigorosa tradizione montana, suggestive vetrate ben illuminate che incorniciano le maestose cime circostanti; in questo piccolo gioiello di architettura montana si trova Misun La Font (Bessen Haut, 1 - tel. 0122 755949), caratteristico locale affacciato sulla bella fontana in pietra nei pressi di Sestriere (To).

In estate qualche tavolo potrà essere ospitato fronte ingresso per pranzi veloci mentre la sala al suo interno vi accoglierà con il bancone bar, scaffalature con le interessanti proposte enologiche, che troverete su di una completa carta, poi i tavoli approntati con gusto in un ambiente caldo e ospitale.

La carta parla piemontese con alcune rivisitazioni e con l’utilizzo di materie prime di buona qualità, tenera sarà la battuta al coltello con tuorlo d’uovo e cipolle rosse caramellate, percepirete l’influenza d’oltralpe nei vari condimenti a parte che potranno far virare la semplice “battuta” in una vera e propria “tartare”, stuzzicante e generosa di sapore la patata “Misun” con toma, pancetta, erba cipollina e burro.

Cura nella presentazione delle portate, semplici lastre in ardesia o inusuali stoviglie in legno.
Intriganti i primi che per noi resteranno, con rammarico, un esercizio di lettura, tagliatelle al ragù di cervo e porcini, ravioli di caprino, fichi e timo serpillo, gnocchi di patate, pesto di ortiche e finferli freschi per citarne alcuni.
Schietti e diretti i secondi, tagliata di Fassone piemontese alla Toma Blu, cottura perfetta e “asciutta” nonostante fosse al sangue, classico e riuscito l’abbinamento nel filetto di maialino allo speck e prugne dolci glassate, entrambi accompagnati dal contorno, patate arrosto e verdure grigliate.
Piccola coccola dolce con le pesche cacao e amaretti (peccato l’aggiunta di panna spray) e il semifreddo allo zabajone con cioccolato fondente…(altro topping “industriale”). Esperienza piacevole a tutto tondo.

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