Olivola diventa Città dell’Olio, ma in Monferrato si distinguono per la produzione di olio Evo anche Moncalvo, Alfiano Natta, Ozzano, Lu e Cuccaro Monferrato

Domani ci sarà la cerimonia di riconoscimento al borgo monferrino di Olivola di Città dell’Olio, primo comune piemontese a ottenere questa certificazione, che testimonia l’attenzione rivolta al territorio e ai suoi prodotti più tipici. Ma è anche un segnale importante del fatto che, sebbene qui tre secoli fa si coltivasse l'ulivo e si producesse l'olio per casa Savoia, per poi interrompersi a inizio ‘900 a causa delle avverse condizioni climatiche, nel terzo millennio gli oliveti hanno ritrovato casa in Piemonte.
I dati sono evidenti: oggi l’olivicoltura conta circa 350 ettari e 300 mila piante, con una produzione tra i 200 e i 300 ettolitri all’anno e un incremento del + 30%.
olivola.jpgE se il merito del riconoscimento a Olivola è da attribuirsi a una volitiva imprenditrice milanese del settore dei congressi e meeting internazionali, Anita Casamento (Azienda Agricola Oliviera, via Abba, 12, tel. 335 8086656, oliviera@oliomonferrato.it), che qui, quasi trent’anni fa, dopo vari studi e sperimentazioni sulle cultivar più idonee, iniziò a mettere a dimora nei suoi terreni quella ritenuta più adatta, la “Bianchera” o “Belica” (nome sloveno per la cultivar), varietà tradizionale del Carso e del Golfo di Trieste, producendo un olio Evo straordinario, dal profumo intenso e il sapore fruttato, andiamo a scoprire altri valorosi olivicoltori che in questi anni si sono distinti in questo meraviglioso territorio.
oliviera-unico.jpgA Moncalvo, sul versante astigiano del Monferrato, la famiglia Veglio (fraz. Patro - strada Coletto, 2, www.olioveglio.it) ha pensato di provare a piantare gli ulivi, che non erano mai stati coltivati in quel comune, e dall’autunno del 1997 produce olio con le olive raccolte nelle 1.200 piante di proprietà. La raccolta avviene a fine ottobre, con la tecnica della bacchiatura meccanica, dopodiché i frutti vengono trasferiti al frantoio entro 12 ore. Nascono eccellenti oli come l’extravergine Evento, ottenuto da olive di varietà Leccino, Maurino, Grignal e Favarol, un olio marcatamente nordico, più elegante che robusto, dal colore giallo con riflessi verdi. C’è anche l’extravergine Origini, realizzato con olive di varietà Frantoio, aromatico e dal caratteristico colore oro caldo e profumi spiccatamente fruttati e vegetali, accompagnamento perfetto per piatti di mare, insalate di pollo, primi piatti con crostacei o formaggi freschi a pasta molle. Infine, l’extravergine Robur, da olive di varietà Leccino, Carboncella, Moraiolo, Frantoio e Grignan, di colore verde oro e dal sapore più intenso e definito, leggermente speziato. Presso l’azienda potrete acquistare anche i loro aceti di vino, la polenta e i biscotti di Patro.
olio-veglio.jpgA soli sette chilometri, ad Alfiano Natta, ecco altri protagonisti di questo nuovo corso. Siamo nel Castello di Razzano (Strada Gessi 2 Frazione Casarello, tel. 0141 922535), costruito nel 1697 da Giovan Battista Gaetano Natta, comandante del reggimento di fanteria "Royal Monferrat", al servizio del re di Francia Luigi XIV, e oggi di proprietà della famiglia Olearo. Furono loro, per passione, a metà degli anni ’90, a dare avvio alla coltivazione delle prime piante presso la “Conca degli Olivi” di Cardona, su un terreno di 5 ettari esposto favorevolmente al sole e protetto dalle correnti fredde. Vennero impiantati gli olivi delle varietà Leccino, Grignan, Pendolino, Taggiasca e Leccio del Corno e nel 2008 iniziò la produzione delle prime piante e si scoprì che l’olio presentava particolari caratteristiche organolettiche uniche nel suo genere. Attualmente, l’impianto è composto da 1.200 olivi e altri 300 prossimi alla produzione. La raccolta si effettua manualmente (abbacchiatura manuale) e la molitura avviene entro 6 ore direttamente in azienda, mediante un frantoio a ciclo continuo con estrazione a freddo, installato nel 2021. Il prodotto finale, a seguito di una filtrazione, è un olio extravergine ricco di polifenoli con un grado molto basso di acidità e di perossidi. Hanno anche lo shop-online (link).
castello razzano.jpgE un castello, opera dei signori Gattinara-Lignana, c’è anche a Ozzano Monferrato, delizioso borgo del Monferrato Casale, dove un lustro fa è sorta l'Agricola Agorà (tel. 351 5377412), per dedicarsi alla coltivazione delle olive, antica tradizione della zona. L’azienda si estende su oltre 5 ettari di colline tra Ozzano Monferrato e Piancerreto. Nel 2020 è stato franto il primo olio extravergine di oliva di Agricola Agorà, Olio Smeraldo, dalle proprietà e valutazioni organolettiche eccellenti. Le cultivar utilizzate sono: Leccino, Pendolino, Coratina, Frantoio, Moraiolo, Leccio del Corno. Dal 2021 è operativo il frantoio aziendale presso Trino (Vc) che rende Agricola Agorà azienda piemontese con la filiera completa del prodotto: piantamento e la cura degli ulivi, raccolta e la frangitura entro 12 ore, imbottigliamento e vendita di Olio Extra Vergine di Oliva. Shop-online (link).
olio smeraldo.jpgRaggiungiamo anche Lu e Cuccaro Monferrato per scoprire una moderna e virtuosa azienda agricola che, accanto alla produzione di eccellenti Barbera e Grignolino, si dedica anche a quella di olio Evo. È la Tenuta San Sebastiano di Roberto De Alessi (Cascina San Sebastiano, 41 - tel. 0131 741353 – 3283475482). Il suo ottimo extravergine d’oliva, da spremitura rigorosamente a freddo, è ottenuto dalle 220 piante di cultivar Frantoio che crescono sulle colline circostanti.

Foto d'apertura: azienda Oliviera

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