Inaugurato un nuovo locale al coperto, oltre alla terrazza emozionale
Ha riaperto da una settimana e rimarrà aperto per tanto tempo il locale di Francesco e Giovanna Saliceti nel centro storico di Longobardi, dove abbiamo imparato a conoscere la Degusteria Magnatum.
E ha riaperto con questa sorpresa: si mangia sulla terrazza emozionale davanti al mare, ma in caso di maltempo o in caso di freddo, si mangia anche nella nuova sala interna che ha 15-20 posti a sedere: graziosa, bella, circondata da tutti i prodotti che Francesco seleziona da sempre, a cominciare dai vini e dai prodotti del territorio.
Ieri eravamo una compagnia di 10 persone e abbiamo degustato i piatti del percorso di Francesco, ovviamente abbinati ai vini calabresi, in particolare al Pecorello, perché il vino bianco in questa stagione è ottimo, ma lo sono anche i rosati della Calabria. La grande soddisfazione, ci racconta Saliceti, è che senza fare grande pubblicità, appena aperto si è trovato i suoi clienti storici che non vedevano l'ora di rifare i suoi percorsi dedicati ai migliori prodotti tipici di questa parte di Calabria.
Ecco il percorso che abbiamo fatto. Via col bignè salato farcito con crema di cece bianco e cece nero, lavorato con ‘nduja; quindi una mortadella di Prato di Mannori con crema di formaggi e confettura di melagrana.
Freschissima l’insalata Cannaruta, con pomodoro di Belmonte, olive schiacciate, capperi, pane tostato a lievitazione naturale cotto a legna, anelli di cipolla rossa di Tropea e un olio fruttato intenso, amaro e piccante per esaltare appieno la pietanza; accanto un formaggio di bufala fresco.
Dopodiché inizia il percorso vero e proprio: fiore di zucca farcito con ricotta lavorata unitamente a formaggio Roggianese bardato con guanciale di maiale nero; quindi il gambero di Cetraro su un crostino di pane con maionese di gambero e crumble di nocciole.
Superbo sarà il panino soffiato, farcito con il Gammune di Belmonte Calabro, un prosciutto locale molto saporito. E ancora, la provola con 30 mesi di raffinamento, con melanzana violetta candita; al centro, la pancia di maiale cotta bassa temperatura con crema di pomodori secchi, cipolla, peperoncino, peperone crusco e olive. Altro piatto delicato, il baccalà cotto a bassa temperatura con perline di finocchietto selvatico, chips di fiori di zucca fritti e una torretta di patate viola della Sila.
Il piatto forte resta tuttavia la mitica frittata di patate in abbinamento con fesa di manzo, che viene sezionata affumicata, affinata 12 mesi a cielo aperto, proposta con filamenti di Crotonese e tartufo nero calabrese.
Infine, perché nelle campagne rurali calabresi la pasta era un lusso che veniva servito a fine pasto, il rigatone di Vicidomini, con pasta di salsiccia, crema di formaggio e zafferano di Motta San Giovanni. Il dolce della serata è stato il Cannolo scomposto Magnatum, con ricotta lavorata con zeste di anice, melanzana violetta candita e arancia semicandita.
Che dire? Paradiso! Fra Lamezia Terme e Paola.
