Ecco le recenti prove nei ristoranti del duo col Papillon

La cucina di maggio, mese centrale della primavera è un unicum: ha dentro gli asparagi e le erbe di campo, quindi tanta freschezza.
Noi ne abbiamo provati di ristoranti e come ogni mese eccovi un sunto, al netto di quanto già pubblicato come singola recensione su IlGolosario.it o di ciò che i nostri 90 collaboratori stanno sperimentando. Attenzione: tutte le recensioni che man mano offriamo entrano sull’APP IlGolosario Totale, compagna imperdibile soprattutto per le vacanze. Mentre, da domani, sarà in libreria e su Amazon la quarta edizione de ilGolosario Wine Tour, con 1.700 cantine che offrono un’esperienza, ma anche tanto da mangiare. Seguiteci!

Mirta - Milano

La targa con la “Corona” dice che questa trattoria è un’eccellenza de ilGolosarioRistoranti. E vi invita ad entrare dandovi il benvenuto dalla vetrata affacciata sulla piazza, sotto al campanile dell'abbazia del Casoretto. Ma a confermarvi che siete in uno dei migliori locali non solo di Milano, ma d’Italia, sarà la vostra sosta gioiosa, ghiotta, col calore di un abbraccio. Anime del Mirta, Juan Lema, formidabile chef uruguaiano di Montevideo, e sua moglie Cristina Borgherini, patronne solare e vera regina dell'accoglienza, titolari che uniscono a una professionalità un tratto umano raro.
mirta titolari copia.jpgNella sala all’interno o, nella bella stagione, nel piacevole dehors, piatti che sono racconto della tradizione regionale italiana, realizzati con eccellenti materie prime (qui, vogliono solo il meglio), con i vini di una cantina da applausi dall’ottimo rapporto qualità/ prezzo. Per voi paté di fegato con cialda di pane o sfilacci di pollo in carpione. Di primo lasagnetta di pasta fresca ripiena di catalogne, piselli, noci e ricotta con sugo di pomodoro o maccheroni di pasta fresca al ragù. Poi trippa, polpette di carne arrostite, coniglio disossato e ripieno o la selezione di formaggi misti (con chicche dei campioni de ilGolosario) con confettura di pomodoro e vaniglia. Guai uscire senza un assaggio di torta al cioccolato e lavanda o di crema di ricotta con fichi caramellati. Mirta è unica! Mirta è nostra sosta del cuore! (Marco Gatti, provato il 7/5/2025)
piazza San Materno, 12 - tel. 3386251114
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Bistrot 85 - Sesto San Giovanni (MI)

Una grande cucina milanese e lombarda, con la tradizione che viene valorizzata in un locale di stile contemporaneo. È questa la formula vincente di 85 Bistrot, creatura di Daniele Ferrari, chef patron, e della moglie Samanta, che è in sala. L'ambiente è moderno, con pochi coperti all'interno e, nella bella stagione, un dehors rilassante.
bistrot 85-titolari copia.jpgIl benvenuto è dato con il pane fatto in casa con la farina Petra. La cantina è bellissima, con i vini anche al bicchiere dal dispenser. Milano e Lombardia sono i protagonisti (e a loro è dedicato un menu “Tradizione Lombarda” con nervetti, risotto alla milanese e sbrisolona con crema pasticcera, a soli 32€!), ma a loro si affiancano anche specialità tradizionali di altre regioni italiane. In una interpretazione a tutta gola che vi darà piena soddisfazione avrete mondeghili o insalata di nervetti con fagioli borlotti e cipolla rossa di Tropea. Poi quel risotto allo zafferano che vale il viaggio o spaghettoni pasta metodo Massi al pomodoro San Marzano Dop (da provare!). Di secondo, imperdibile la costoletta alla milanese, buona come non l’avrete mangiata mai o ossobuco di vitello in gremolada. Dolce arrivederci con budino al cioccolato con amaretti o delizioso cannolo siciliano riempito al momento. Grandi Daniele e Samanta!
(Marco Gatti, provato il 23/5/2025)
piazza Martiri di via Fani, 85 - tel. 3498985891
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Osteria del ponte - Trezzano sul Naviglio (MI)

Segnatevi questo nome: Mattia Abussi. È il giovane chef di talento che sta portando sempre più in alto questa "osteria" (che in realtà è un elegante ristorante che Patrizia Meazza, patronne illuminata, ha creato all'interno di una suggestiva cascina lombarda dalla storia millenaria).
osteria ponte-titolare copia.jpgComodamente seduti nelle sale e salette - tutte con il camino e arredi in stile "shabby chic" - o nel bellissimo dehors, ricavato sotto al portico della corte. Con i vini di una bella cantina, con buona proposta anche al bicchiere e ecco a voi la cucina italiana con le ricette della tradizione realizzate in veste contemporanea dove i piatti potranno avere il gusto dell’insalata tiepida di nervetti di vitello, fagioli borlotti e cipolla rossa di Tropea o tartare di manzo topinambur e caprino all’erba cipollina. Di primo è piatto che vale il viaggio il risotto alla milanese con midollo arrosto. In alternativa le tagliatelle solo tuorlo burro e Grana Padano. Di secondo, da leccarsi i baffi la costoletta alla milanese, o tempura di baccalà salsa yogurt e menta. Si chiude con il tiramisù in tazza con savoiardo di produzione propria. Felicità! (Marco Gatti, provato il 4/5/2025)
via Vittorio Veneto, 22 - tel. 024455637
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Camino - Ballabio (LC)

La forza dell’amore! Come fossero su uno dei sentieri delle belle montagne della loro terra, il formidabile trio formato da Pietro Agostani, suo fratello Stefano e la loro mamma Giovanna, guidando gli altri parenti della loro splendida famiglia che lavorano qui, un passo dietro l’altro, hanno portato il “Camino” sulla vetta più alta, diventando una delle migliori tavole della nostra guida ilGolosario Ristoranti!
camino-staff copia.jpgNella bella sala luminosa tinteggiata di bianco dove si alternano pietra e legno, con il grande camino che si staglia sulla destra. O nella bella stagione nel dehors. Con i vini di una cantina che custodisce chicche ed etichette non scontate. Cucina italiana con un menu che vede protagonisti Lario, Valsassina e Valtellina. Sarete felici con l’antipasto dell’osteria (con salumi, formaggi e conserve della casa) o con “I missultèn” (agoni del Lario salati ed essiccati) con polenta. Di primo gnocarei in t’ol lac... (gnocchetti della tradizione premanese cotti nel latte con formaggio e burro fuso) o pizzoccheri. Di secondo cervo (secondo una ricetta storica di famiglia) o lumache trifolate con polenta. Una fetta di crostata fatta in casa il dolce arrivederci. Questa è vita! (Marco Gatti, provato il 25/4/2025)
via Provinciale, 33 - tel. 03411690337
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Amandus - Mandello del Lario (Lc)

Era il maggio del 2015 quando Esa Secca e Raffaella Di Gennaro inauguravano Villa Lario Resort, boutique hotel cinque stelle ospitato in una lussuosa dimora degli inizi del Novecento. Ad averne fatto, nei dieci anni di attività, un’eccellenza e un punto di riferimento per l’accoglienza di alta gamma, non solo le camere da sogno, ma anche Amandus, il suo ristorante che è tra i migliori d'Italia. Nella elegante sala, o, nella bella stagione, nell'incantevole giardino, con panorama mozzafiato su tutto il ramo lariano lecchese e sulle montagne che lo sovrastano. L’alta cucina contemporanea di chef Luca Mozzanica, talento assoluto e oggi figura di caratura internazionale che, con tutto il rispetto che merita, e sapendo che è il primo a gioirne dal cielo, si può dire abbia superato il suo maestro, il sommo Claudio Prandi.
amandus-titolare copia.jpgSarà un’esperienza memorabile con creazioni come crema di pomodoro arrosto, frittella di melanzane e mozzarella di bufala o insalata di astice in carpione, timo, limone verde, caviale e ribes. Tra i primi il risotto mantecato al basilico con crudo di gamberi rossi e tartare di datterini (il più buono dell’anno, un capolavoro, una meraviglia di cui si vorrebbe il bis, il tris…), o spaghetti con crudo di lago, burro nostrano, bottarga e pomodoro fermentato. Poi trota con crème fraîche, ribes fermentato, cavolo e melissa o agnello cotto sul fuoco, ricotta di capra, sottobosco fermentato ciliegie e frutta secca. L’ormai “mitico” tiramisù con crema al mascarpone e biscotto croccante al cacao l’ultimo passo di un percorso da favola. Un sogno! (Paolo Massobrio e Marco Gatti, provato il 22/5/2025)
via Statale, 125 - tel. 03411918026
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Posteria Vappiani - Ronco Briantino (MB)

Un locale a misura di cliente. Un passo dietro l’altro, facendo sempre bene, e sempre meglio, Stefano Vappiani e sua moglie Valentina hanno fatto di questa loro “Posteria” un approdo di eccellenza. La volontà di dare il meglio ad ogni ospite, è detta dai pochi tavoli, distribuiti tra la graziosa saletta all’interno e il fresco dehors. Con i vini (anche a bicchiere) della bella cantina, che potrete scegliere sia con Valentina, sia con Francesco Porsia, che i nostri lettori più affezionati conoscono.
vappiani- titolare copia.jpgGola in festa con piatti di cucina italiana contemporanea che sono sintesi felice di tradizione e creatività. Per voi pulled pork (pancassette tostato, spalla di maiale sfilacciata e cotta a bassa temperatura, cavolo cappuccio) o capesante e mortadella (capesante scottate, mousse di mortadella, crema di finocchi e cialda di parmigiano). Di primo risotto mantecato alla parmigiana, asparagi, beurre blanc e crema inglese al parmigiano (qui i risotti sono un must, e si ispirano alla stagionalità degli ingredienti) o “36 tuorli” (rigatoni fatti in casa al ragù di vitello alla napoletana e pecorino grattugiato). Poi “Angus beef” (controfiletto di argentino scottato, patate spadellate) o filetto di rana pescatrice scottato, su crema di piselli e fave, panelle di ceci. Dolce finale con “Limoniamo” ovvero crema pasticcera al limone, mousse di ricotta e fragole fresche o “Colazione dei campioni” vale a dire latte in piedi cremoso al cioccolato e frollini al cacao. Uscirete sorpresi da quanto sarete stati bene! (Marco Gatti, provato il 2/5/2025) via IV Novembre, 7 - tel. 039681848vappiani-piatto uovo copia.jpg

La Brocca - Cogorno (Ge)

Sorprese di Liguria, regione capace sempre di stupirti con le sue diverse anime. In questa trattoria a gestione familiare, che se ne sta nell’entroterra, una cucina di soddisfazione dove a farla da protagonista è il mare, e in cui la selezione delle materie prime è rigorosa. Il servizio è attento, e la cantina ha buone etichette.
la brocca-titolari copia.jpgIn tavola cozze alla marinara, zuppa di molluschi o filetto di tonno con trito di capperi olive e basilico per iniziare. Poi spaghetti alle vongole veraci o pappardelle alla pescatora. Di secondo frittura del Golfo, scampi alla Portofino o pesci al forno o alla griglia. Gustosa torta “mille sfoglie” a chiudere una bella sosta. Si sta bene. (Marco Gatti, provato il 25/4/2025)
loc. San Salvatore - corso IV Novembre, 237 - tel. 0185380569
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OSTERIA DELLA STAZIONE - Milano

L’occasione di tornare dal grande Gunnar Cautero è stata una serata dedicata alla cucina friulana abbinata al Pinot grigio delle Venezie.
gunnar-lui.jpgMa quello che ha colpito quella sera è stata l’esecuzione perfetta, iconica, ghiotta del frico, che a mia memoria resta l’esemplare migliore di sempre, frutto di una ricetta della mamma di Gunnar. Be' poi abbiamo fatto un’immersione in Golosaria quando è arrivato in tavola un prosciutto crudo di San Daniele di uno dei nostri dieci produttori del Golosario. Geniale il servizio di erbe spontanee con pancake di patate e i porcini agli scampi di aglio di Resia. E ancora il risotto vialone nano riserva Paradiso di Pocenia con carciofi sant’Orsola e Pestat di Fagnana. Chiusura con il Tiramisù secondo la ricetta originale dell’Albergo Roma di Tolmezzo (anche il caffè era del territorio: Oro caffè di Tavagnacco). Grande serata, grande Friuli Venezia Giulia, Grande Gunnar! (Paolo Massobrio, provato il 6/5/2025)
via Popoli Uniti, 26 - tel. 0228381700
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NON SOLO CRUDO - VINCHIO (At)

Arrivare in questa osteria di campagna, sulla strada per Belveglio è un toccasana per lo spirito. Campi di grano e vigne si alternano a boschi e durante il viaggio dove deceleri con l’auto per cogliere i profumi di primavera, capita di trovare diverse persone che corrono e camminano. Un paio di queste coppie arriveranno addirittura fin su al ristorante, in quella sala, accogliente, che mette voglia di accomodarsi solo a guardarla. Ivano è lo chef patron di questa trattoria di lusso che ha una selezione di vini intrigante.
nonsolocrudo-titolare.jpgHa pure l’acqua Lauretana nella bottiglia Pininfarina, solo per dire che nulla è lasciato al caso. È aperto sette giorni su sette, a pranzo e cena. E funziona benissimo se è vero che in questo borgo ancora lontano rispetto al centro paese, un lunedì sera il locale era quasi pieno. Conta la simpatia, conta la cucina del territorio realizzata come si deve, ma conta anche l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Non solo crudo strizza l’occhio al piatto imperdibile che è la carne cruda battuta a coltello, perfetta, tanto da sciogliersi in bocca, che Ivano si procura direttamente a Carrù. Poi l’insalata russa, il vitello tonnato, l’insalata di galletto con la giardiniera e un ghiotto flan di asparagi (di Vinchio) con fonduta. Fra i primi ecco gli agnolotti ai tre arrosti con sugo di arrosto e i tajarin (anche verdi), mentre ai secondi merita il coniglio porchettato, accanto allo stinco di maialino al forno o di agnello. Ottimi anche i dolci: bonet, semifreddo allo zabaione con crema pasticciera, millefoglie alle fragole. Evviva! (Paolo Massobrio provato il 26/5/2025)
via Belveglio, 29 - tel. 347796877
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Simposio - Roma

Questo elegante wine bar e ristorante, con volte in mattoni a vista e arredato in maniera sobria e funzionale, si trova in Piazza Cavour di fronte alla Corte di Cassazione, proprio a fianco della storica Enoteca Costantini, vero e proprio monumento della storia del vino. Ed è anche per questo che nel bel locale della famiglia Daffinà il “buon bere” si coniuga con il “buon mangiare”, che vuol dire innanzitutto ricerca maniacale e rispetto delle materie prime.
insegna.jpgLa cucina soddisfa i palati con una varietà di proposte, sia di mare che di terra, che hanno il loro punto di forza nella ricerca di cibi leggeri e digeribili, traducendosi così in una “buona alimentazione”. Ottimi e variegati anche gli aperitivi cenati, che il valente sommelier Romolo impreziosisce con calici sempre nuovi e diversi, che invogliano a bere. Davvero notevole la carta dei vini, con una vasta offerta di distillati e bollicine, nazionali e internazionali. Antipasto: tartare di crudo in base al pescato. Via dunque con pulled pork con scarola ripassata, pomodori secchi, olive taggiasche e gelato al BBQ: linguina Felicetti con totanetti, pomodorini e origano o tortello ripieno di pecorino romano su salsa di pomodoro e ‘nduja. Ai secondi, in alternativa al pescato del giorno al forno, il filetto di maiale CBT con porcini, patate al forno e marmellata di zucca. Si chiude in dolcezza col cannolo scomposto con ricotta di capra, crumble alla mandorla e gocce di cioccolato. (Claudio Tropea provato il 13/5/2025)
piazza Cavour, 16 - tel. 063241489
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LA CENA DI GRAZZANO BADOGLIO

Il piatto di Golosaria tra i castelli del Monferrato è stato l’insalata di bollito misto, interpretata in almeno venti luoghi. Personalmente ne ho assaggiate cinque: la Pro loco di Vignale Monferrato; quella di Cuccaro Monferrato (ma che buono anche il coniglio alle nocciole), quella di Camagna (equilibrate e delicate), e quella di Grana (forse la migliore per intensità di condimento). E infine l’insalata di bollito misto di una nostra bottega del cuore del Golosario, la macelleria Quinto Quarto di Grazzano Badoglio che ha partecipato alla Cena Elegante e Condivisa, dedicata ad Aleramo, la sera di sabato 17 maggio, sulla piazza della Chiesa.
grazzano.jpgSuperba è poi stata l’insalata russa di Carelli (il negozio di Alimentari del paese), mentre il primo piatto ha rappresentato una raffinata esecuzione d’autore a cura dello chef del ristorante Centrale di Moncalvo: ravioli di baccalà su crema di cipolla bionda e polvere di olive. Applausi li ha avuti anche il piatto de Il Bagatto di Grazzano Badoglio: il coniglio disossato con contorno di verdure. Sorpresa doppia alla fine con la toma svizzera di Oscar che è ancora il più buon formaggio assaggiato quest’anno e la Torta di Aleramo, realizzata da 19 anni dalla pasticceria Ceruti La Madonnina di Serralunga di Crea. I vini, naturalmente, appartenevano all’enclave grazzanese. Vedi LINK degustazione del giorno dopo.
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