Una trentina di campioni tra nuove cantine e vecchie conoscenze
Appena rientrati abbiamo ripreso le nostre degustazioni settimanali, iniziando con una trentina di campioni che aprono la strada alla conoscenza di nuove cantine o di aziende consolidate agli occhi del Golosario. Altrettante ci aspettano per la prossima settimana, mentre a fine mese iniziano le anteprime fra Grandi Langhe e Amarone.
Seguiteci e buona lettura.
AZIENDA AGRICOLA CAVALCHINA - Sommacampagna (Vr)
Punto di riferimento nel mondo del Custoza, la Cavalchina ha una storia e una professionalità che si riflettono in tutte le etichette. Lo dimostrano anche i due Bardolino del nostro ultimo assaggio ovvero il Bardolino “Casella” 2022, dal colore fitto e vivido, con naso pregnante e sorso decisamente tannico, e il Bardolino Superiore “Santa Lucia” 2023 rubino con riflessi violacei, naso fresco di piccoli frutti e pepe che spicca in bocca con un sorso equilibrato dalla bella spada acida.
LA PRENDINA di Monzambano (Mn) è un’altra cantina sempre parte del gruppo facente capo alla famiglia Piona, capace di sviluppare tanto le bollicine (il loro Garda Spumante Brut Metodo Classico Cuvée Maison ha ricevuto il riconoscimento Top Hundred nel 2022) quanto i rossi da uve internazionali. Il Cabernet Sauvignon “Falcone” 2022 è da manuale: di colore rubino fitto, impenetrabile, al naso ha la firma del peperone e il chicco di caffè. In bocca è quasi perfetto grazie a equilibrio, consistenza e un’acidità che permane a lungo.
LA VIARTE - Prepotto (UD)
Ventitré ettari di vigneti tra i colli orientali del Friuli su cui, a partire dal 2023, ha voluto scommettere la famiglia di Giorgio Polegato che, dopo la liquidazione delle proprie quote in Astoria, infatti ha rilevato questi terreni con un progetto articolato che copre buona parte delle produzioni più legate ai Colli Orientali del Friuli e che comprende anche una parte di accoglienza e di experience in azienda da vivere al calore del fogolar che domina la sala degustazione.
L’esordio è dunque stato con il Colli Orientali Friulano 2023. Un vino dal colore paglierino classico; al naso una piacevole nota di pera speziata e poi frutti esotici. In bocca è morbido e filigranoso, accarezzato da un’acidità ampia, rotonda; finisce sapido ed è un vino di eccellente piacevolezza. Come ingresso agli assaggi della maison, niente male.
Poi altri due assaggi: il TreVenezie Rosato “Liende” 2023 ottenuto da uve schioppettino. Dal bel colore buccia di cipolla, ha naso intrigante, con la presenza di erbe aromatiche e di una speziatura minerale. In bocca punta tutto sull’equilibrio e l’eleganza che si esprimono nell’immediatezza del sorso. È un grande vino il Friuli Colli Orientali Schioppettino di Prepotto Riserva 2015 che al naso è tutta speziatura con il pepe nero che esce netto e che si ritroverà anche in bocca. All’assaggio dà il meglio di sé con un tannino setoso e un’acidità ancora viva.
QUINTO PASSO - Soliera (Mo)
Si tratta del marchio di Chiarli dedicato al Metodo Classico. Il nome si ispira alle cinque generazioni che si sono succedute alla guida dell’azienda a partire dal 1860. I campioni denotano tutti un lavoro di ricerca sulla spumantizzazione con l’obiettivo di dare un’impronta unica a tutta la linea.
Il Brut “Cuvèe Paradiso” è quello che ci ha convinto di più: di colore giallo paglierino tendente all’oro, al naso ha la mela matura quindi l’erba bagnata; in bocca è sapido, ricco, leggermente amaricante. Il Lambrusco di Sorbara Spumante Brut “Maestro” 2020 dichiara l’origine delle uve già nel colore del calice: la ciliegia esplode alla vista quanto all’olfatto mentre in bocca c’è tutta l’esuberanza di una bolla fin troppo aggressiva. Il Modena Rosè Spumante Brut 2017 si presenta di un bel colore buccia di cipolla al naso è speziato, evoca la cannella e la cola, in bocca è cremoso con una vena acidula. Fantastico!
LA MALIOSA - Saturnia (Gr)
Quest’azienda che seguiamo fin dai primi passi continua nel solco della sua filosofia tracciata dal grande enologo Lorenzo Corino che codificò un vero e proprio metodo. A loro anche il merito di tramandarne il lavoro riportando in etichetta proprio il metodo Corino come approccio a tutto tondo alla viticoltura. In questa tornata due gli assaggi che, lo anticipiamo, rappresentano una proposta particolare, vini non certo gastronomici quanto da meditazione, capaci di aprirsi con il tempo.
È così per il Toscana Bianco Bio Metodo Corino “Uni” 2023: di colore ambrato, ottenuto da uve procanico dopo una lunga macerazione, al naso è un effluvio balsamico che si prende la scena e ritorna anche in bocca ad accompagnare un sorso ruvido, quasi allappante ma ricco e pieno di sostanza. Il Toscana Rosso Bio Metodo Corino 2022, da uve ciliegiolo, si presenta con una tinta inchiostro, quasi impenetrabile. Al naso c’è netta la mora accompagnata anche in questo caso dalla nota balsamica, mentolata. In bocca invece cambia completamente registro e si mostra come un vino giovane decisamente tannico, con una vena acida che dimostra la necessità di ulteriore tempo per maturare.
SPIRITI EBBRI - Casali del Manco (Cs)
Non smette mai di stupirci questa cantina (qui l’articolo dello scorso anno link) che siamo stati tra i primi ad aver valorizzato con il Top Hundred oltre dieci anni fa. A questa tornata due grandi assaggi: il Calabria Bianco “Frasnita” 2022 è uno stupefacente riesling che si presenta di colore paglierino carico con riflessi oro. Al naso c’è il miele caratteristico, ma anche gli agrumi e la menta. In bocca è fresco, pieno, con una bella mineralità. Il Rosso “Cotidie” 2021, riuscito blend di magliocco dolce e canino, gaglioppo, greco nero, merlot e syrah, è un grande Rosso: di colore fitto, impenetrabile, al naso ha il mallo di noce e la polvere da sparo. In bocca è avvolgente, tannico con la noce che torna nel retrogusto.
AUGUSTALI - Partinico (Pa)
Dodici ettari di vigneti e ulivi al centro del golfo di Castellammare nella parte più fertile di Bosco Falconeria tra Alcamo e Partinico costituiscono il cuore dell’azienda condotta dall’enologo Vincenzo Bambina con la moglie Finella. L’azienda si è sviluppata con un occhio di riguardo all’accoglienza: oggi qui si possono fare tante esperienze che spaziano dalla degustazione al pic nic sul prato, dalle lezioni di cucina alla raccolta delle olive fino all’incontro con gli animali (capra e asino). Senza dimenticare la parte di ristorazione con la proposta della pizza e del grill.
Per quanto riguarda i vini, tra i nostri assaggi è sicuramente da segnalare il Terre Siciliane Bianco Vino Frizzante “ViSei”, da uve catarratto. Di colore oro, ha naso intenso, quasi sulfureo, con la spinta degli idrocarburi e la nota salmastra. In bocca è rotondo, tendente al dolce. Tra i monovarietali invece spicca il Grillo “Il Mare” 2023, di colore oro con sfumature verdognole, al naso è complesso con profumi che spaziano dalla salvia al miele. In bocca è un vino equilibrato, pieno, con un retrogusto di vaniglia. Il Catarratto “Il Suolo” 2023 dimostra come sia in realtà questo il vino che hanno nelle mani e nel sangue, in una interpretazione del vitigno che ne esalta la freschezza, con profumi che spaziano dal pompelmo all’ortica e un sorso minerale, morbido, piacevolmente amaricante.
Nell’ambito dei rossi una nota di merito per il Nero D’Avola “La Vigna” 2022: di colore rubino intenso, ha naso concentrato e complesso, con profumi di muschio, sottobosco, piccoli frutti. In bocca è tannico, con un’acidità ancora poco integrata.
GLI ALTRI ASSAGGI
INFINE ECCO UNA CARRELLATA DI SPUMANTI CHE CI SONO PIACIUTI MOLTO.
L’ Oltrepò Pavese Metodo Classico Extra Brut “Gerry Scotti” 2022 di Giorgi Wines di Canneto Pavese (Pv) rende onore a uno dei protagonisti della televisione italiana con un calice ricercato che si presenta di un bel colore oro. Al naso c’è tanto la parte tropicale con l’ananas quanto il sottobosco e la foglia bagnata, indice di uno campionario di profumi tutt’altro che scontato. In bocca la classe di Giorgi si fa sentire in un sorso pieno, rotondo, minerale.
Il Sicilia Nero d’Avola Metodo Classico Pas Dosè 2019 mette alla prova la cantina Principi di Butera (Cl) con uno dei vitigni iconici siciliani non certo semplice da spumantizzare. Ne esce un prodotto interessante, di colore paglierino più scarico, che al naso evoca la frutta candita e la crema pasticciera. In bocca è cremoso, fine ma con un’acidità ancora troppo sfuggente.
Il Metodo Classico Pas Dosè 2019 firmato da Podere Sabbioni di Corridonia (Mc) da uve ribona conferma le enormi potenzialità di questo vitigno a cui Poderi Sabbioni ha saputo dare grande impulso e dignità. Di colore oro con riflessi verdognoli, al naso è decisamente complesso e intenso con sentori minerali di idrocarburi che lasciano via via spazio alle delicate spaziature di zafferano. In bocca è ricco ed elegante contemporaneamente, con un piacevole finale amaricante.
Cantina della Volta di Bomporto (Mo), nome di riferimento nel mondo del Sorbara, propone uno spumante – il Lambrusco di Sorbara Spumante Metodo Classico Brut “BrutRosso” 2024 – che riesce a trovare il giusto equilibrio con la sua anima di lambrusco. Nel calice si presenta di un bel colore ciliegia brillante, un frutto che ritroviamo fresco e dolce al naso. In bocca ritrova la sua anima terragna, con una bolla ricca, generosa e un’acidità presente e ben integrata.
Tra i bianchi invece chapeau per il Riviera Ligure di Ponente Pigato Bio “Grand Père” 2022 della cantina BioVio di Albenga (Sv), una delle migliori cantine della Liguria che si conserva anche questa volta con un’interpretazione magistrale del Pigato. Dal bel colore oro che ricorda l’olio d’oliva, ha naso di macchia mediterranea e albicocca di Valeggia; in bocca ha stoffa, è setoso, di buona acidità, molto equilibrato, lungo. È una meta enoturistica di rilievo come ci ha raccontato di recente il nostro Gabriele Scivetti (link).
Il Puglia Greco Bianco “Ispirazione” 2019 di Valentina Passalacqua di Apricena (Fg), firma del vino pugliese nell’alveo delle filosofie naturali: è un vino non per tutti i palati anche se sicuramente interessante per gli appassionati. Di colore ambrato, ha naso complesso, con note di caramello e liquirizia. In bocca trova un buon equilibrio nonostante la vena acidula accentuata.
Il Trebbiano d’Abruzzo Bio “Spelt” de La Valentina di Spoltore (Pe) è, secondo noi, uno dei più grandi Bianchi italiani. E non possiamo che confermarlo dopo l’assaggio di questo 2022: di colore oro con riflessi verdolini al naso, è tutta eleganza, con la sua essenza floreale e aromatica. In bocca se ne esce con i suoi quarti di nobiltà grazie a un sorso setoso, minerale, di grande equilibrio.
Passando ai rossi, spezziamo una lancia a favore della slarina, vitigno monferrino frutto di una recente riscoperta che si mostra interessante nell’interpretazione di Sulin di Grazzano Badoglio (At) con il Monferrato Rosso “Tambass” 2021: di colore rubino brillante con riflessi violacei, ha naso con note verdi e prugna. In bocca è tannico con una bella freschezza.