Suggerimenti pratici per godervi il buon cibo anche d’estate

Quando siamo fuori casa

Colazioni, pranzi, merende…i pasti al sacco, consumati durante una camminata in montagna o sotto l’ombrellone, sono un must del mese di agosto e non solo. Belli ma anche insidiosi se il cibo non è stato scelto e conservato a dovere.

Prima precauzione, lavare accuratamente a casa frutta e verdure crude e sistemarle in contenitori ermetici da aprire solo prima dell’uso. Stessa precauzione (a parte il lavaggio) per gli alimenti deperibili quali formaggi freschi o molli, dolci (specie se cremosi o farciti), torte salate, insalate di riso o di pasta e simili. Le uova sode è meglio lasciarle nel guscio e pulirle al momento.

Per le carni, usare ricette che prevedano una cottura completa, evitando quelle tipo roast beef, e lasciarle ben raffreddare prima di metterle nel contenitore.

Infine il trasporto: anche se non fa caldo, è di rigore la borsa termica ben raffreddata e sistemata nel posto più fresco dell’auto. Arrivati sul posto e aperta la borsa, consumare tutto entro due ore: dopo, i rischi aumentano notevolmente.
cestino.jpgLa conservazione a casa

Per un uso ottimale del frigorifero, sarebbe opportuno tenere all’interno un paio di termometri per controllare le temperature nei diversi ripiani; la carne va disposta negli scomparti tra lo 0 e i + 4°C, avvolta negli incarti originali del macellaio e posta su un piatto per facilitare l’allontanamento di eventuale sangue raccoltosi. Stessa cosa per il pesce, tenendo comunque presente che la cosa migliore è consumarlo il prima possibile perché “il pesce appena catturato ha 12 gusti e ne perde uno ogni ora!”.

Per i salami o insaccati in genere aperti, oltre a proteggere la superficie di taglio con una pellicola (plastica o alluminio) e porli nei comparti dedicati (anche fino ai 7°C), provate ad avvolgerli completamente (anche un paio di volte) con un asciugamano da cucina pulito che riserverete a questo scopo: assorbiranno meno gli odori del frigo, non si seccheranno e avranno la giusta consistenza.
pesce.jpgÈ opinione diffusa che un alimento congelato o surgelato di origine animale, una volta scongelato, non possa essere ricongelato e conservato per una successiva utilizzazione. In linea di massima è così ma in alcuni casi si può procedere alla ricongelazione purché si rispettino determinate condizioni e si faccia molta attenzione. L’alimento in questione deve essere stato scongelato da poche ore e durante tale periodo conservato a temperatura di frigorifero. Al momento della successiva utilizzazione deve essere scongelato nuovamente con tecniche molto rapide (per esempio con il microonde) e soprattutto cotto immediatamente ed a lungo, comunque ben sapendo che così si ha una perdita di gusto e di succosità superiore rispetto al normale congelato. In ogni modo, per evitare problemi, quando si prepara un piatto in cui è presente la sostanza “ri-scongelata” è meglio procedere alla cottura partendo dalla sostanza stessa ancora in fase di decongelazione.

Ultima e importante raccomandazione: un alimento ricongelato e poi scongelato nuovamente non deve mai essere lasciato in frigorifero, ma cotto all’istante.

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