Ci saranno le cipolle di Breme,  a simboleggiare il sistema dei paesi della Lomellina raccolto a Robbio, ma anche gli asparagi di Cilavegna, il Pursé Negar di Garlasco, la zucca di Dorno e naturalmente tanto riso. Sono questi gli ingredienti della IV sagra della Lomellina, che dopo la preview del 5 giugno, sarà protagonista in piazza San Pietro e viale Lombardia a Robbio (Pv) sabato 6 e domenica 7 giugno. A raccontarla quest’anno sarà il giornalista Paolo Massobrio che intervisterà - sabato alle 18.00 - i protagonisti del territorio ovvero i produttori, ma anche i ristoratori e le tante anime delle Pro Loco, delle Confraternite e delle associazioni partecipanti che con il loro lavoro hanno contribuito a rendere unico questo territorio. Ma la due giorni sarà anche l’occasione per scoprire le bellezze architettoniche come le chiese romaniche di Robbio e quelle naturali tra cui l’oasi di Valpometto. Ci sarà tanto folklore, con le esibizioni dei gruppi musicali, delle majorettes e delle compagnie teatrali locali e poi le poesie in musica e le canzoni in dialetto. Ma la rassegna sarà anche un motivo di ritrovo per gli appassionati della cucina tra risaie e pianura Padana, con la panissa, le rane, le lumache ma anche l’anatra, i ravioli e le carni

Quella di tirar fuori l'anima dei paesi e' una sfida che mi appassiona - dice il creatore del Golosario e di Golosaria - perché una delle ricchezze mai scritte di Expo è proprio la vita e l'esperienza delle comunità rurali, che portano con se' il bagaglio di Nutrire e di trasmettere ancora energia." E allora sabato sera a Robbio bisognerà proprio esserci, per vedere come un giornalista dipanerà questo racconto in piazza, con la metafora della cipolla. 

I PRODOTTI DE.CO. 

La cipolla rossa di Breme viene coltivata nel territorio che circonda l’abitato di Breme, in provincia di Pavia. La sua storia comincia circa dieci secoli fa quando nel 906 d.c. i monaci della Novalesa giunsero a Breme. E’ De.Co. (denominazione comunale) dal 2008, ma fin dagll’inizio degli anni Duemila è stata oggetto di un grande recupero (ne era rimasto poco più di un campo9 che l’ha resa un caso emblematico a livello nazionale.

L’asparago di Cilavegna è un prodotto De.Co. fin dal 2006. Conosciuto fin dal MEdioevo, sui suoi poteri non mancano le leggende per cui l’asparago avrebbe poteri magici e medicamentosi, aiuterebbe a combattere il mal di denti e possa addirittura valere come antidoto contro il veleno, godrebbe di proprietà diuretiche e favorirebbe l’amore. Se ne apprezzano in cucina le dimensioni, il gusto delicato e persistente.

Il Pursé Negar è una razza  suina di pelle color ardesia ricoperta da setole ispide di colore nero, conosciuta e diffusa a Garlasco fin dal Cinquecento. La sua diffusione fu ampia all’inizio del secolo scorso, fino agli anni Cinquanta quando finì quasi per scomparire. Il recupero è iniziato negli anni 2000 fino ad arrivare alla situazione attuale di un centinaio di riproduttori. Il salame crudo di Pursé Negar è un prodotto De.Co. del comune di Garlasco (Pv)

La zucca Bertagnina è un prodotto De.co. di Dorno (Pv) a partire dal 2008. Il suo nome deriva della parola dialettale che si utilizzava per indicare il copricapo dei contadini del luogo, che ricorda nella forma. E’ apprezzata per la qualità e quantità della polpa e per la sua lunga conservabilità: le zucche intere possono essere conservate per tutto l’inverno ed essere consumate fino al Carnevale.  

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