Sette percorsi nel cuore della Valtellina dove si producono e stagionano il Bitto e il Valtellina Casera

Storia, arte, cultura, colori, profumi, sapori... E non è che un assaggio delle tante emozioni che ti aspettano lungo questo viaggio pensato dal Consorzio per la Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto

Sette percorsi nel cuore della Valtellina, là dove si producono e stagionano i nostri formaggi. Sette tappe da esplorare tutte insieme o singolarmente, per un’immersione totale nel nostro mondo, fatto di valori autentici e genuini: Chiavenna -  Morbegno - Tirano - Ponte in Valtellina e Chiuro - Grosio - Bormio - Livigno.

Scorci mozzafiato da scoprire a ogni passo, rivivendo i secoli della nostra terra attraverso i suoi paesaggi e le sue bellezze tra vie e viuzze, spingendosi su negli alpeggi o rimanendo a fondovalle, per visitare quelle latterie, osterie e ristoranti dove i nostriformaggi sono protagonisti.
Un itinerario nel gusto, oltre che nella tradizione, di prodotti inimitabili, lavorati da mani sapienti. Segreti tramandati da quelle genti che della Valtellina hanno fatto, da generazioni, la loro terra d’elezione. 

Basti pensare alle origini del Valtellina Casera, nel Cinquecento, quando più allevatori univano il loro latte per dare vita a una lavorazione collettiva nelle latterie turnarie e sociali, mettendo in atto una forma di risparmio e condivisione di momenti di vita.
Più antiche le origini del Bitto, la cui tecnica e lo stesso nome Bitu, che significa perenne, si fanno risalire nientemeno che ai Celti. Uomini e donne, casari e pastori che, ancora oggi, con il loro amore e la loro esperienza, ci restituiscono formaggi unici al mondo. A testimonianza di un legame inscindibile tra il territorio e chi lo vive ogni giorno, valorizzandone il buono. Ad accompagnarci tra le suggestioni e i profumi che si diffondono là nelle valli, tra il verde dei prati e l’azzurro del cielo, due guide d’eccezione. 
bitto.jpgIl sapore dolce del Valtellina Casera Dop giovane che sa di latte e si sposa con il grano saraceno per dare vita ai piatti della tradizione valtellinese, ma che può diventare anche un gustoso ingrediente di ricette moderne e creative. Un formaggio unico che, con il protrarsi della maturazione, si fa più intenso e ricorda gli aromi della frutta secca e i profumi dei foraggi affienati. Ottenuto dal latte prodotto negli allevamenti della provincia di Sondrio, è lavorato tutti i giorni nei caseifici di fondovalle con forme stagionate nelle casere o in adeguate strutture per almeno 70 giorni prima di poter essere marchiate a fuoco. 
casera.jpgE il sapore dolce e delicato del Bitto Dop, che racchiude i profumi dell’alpeggio, anch’esso più intenso con l’avanzare della maturazione. Un processo che può protrarsi fino a dieci anni, per fare di questo formaggio una delle prelibatezze più ricercate, da accompagnare con un pregiato bicchiere di vino rosso Docg della Valtellina. Ottenuto esclusivamente nel periodo estivo con il latte prodotto negli alpeggi della provincia di Sondrio e di alcuni comuni limitrofi dell’Alta Valle Brembana e della provincia di Lecco. La sua lavorazione coincide con la monticazione degli alpeggi, tra inizio giugno e fine settembre.

PER INFO E TAPPE: https://www.ctcb.it/sentieri-di-gusto

 

Foto da sito https://www.ctcb.it/

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