Il Golf fa il suo ingresso per la prima volta a Golosaria Monferrato!

Con una proposta green e una proposta gourmet per il pranzo e per l'aperitivo

E lo fa subito alla grande con una serie di iniziative messe in campo (è il caso di dirlo) dalla realtà più prestigiosa del territorio, il GOLF CLUB MONFERRATO, che ha sede alle porte di Casale Monferrato. Grazie alla volontà del Presidente Domenico Galeotti e all’intraprendenza di Vittoria Oglietti, i visitatori di Golosaria avranno infatti la possibilità in entrambe le giornate, di vivere a 360° le emozioni e l’esperienza da “golfista”. La struttura monferrina è pronta a stupirvi con un campo da gioco dotato di un disegno armonioso, circondato da un’area protetta e incontaminata, dove flora e fauna sono protagoniste di rara bellezza.
Il campo di gioco, omologato dalla Federazione Italiana Golf, propone 9 buche panoramiche e suggestive, ognuna delle quali è dedicata (e intitolata) a un'illustre realtà vitivinicola monferrina: Bonzano, Cascina Faletta, La Scamuzza, Riccardo Coppo, Vicara, Gaudio, Uva Matris, Angelini Paolo.
In epoca moderna, questo sport trova i natali nel XV secolo in Scozia, mentre il più antico golf club fu fondato nel 1744 da William St. Clair di Roslin, con regole poi riviste dal Royal and Ancient Golf Club of St Andrews nel 1754 (le '13 regole del golf’). Nacque spontaneamente in questo quadro la figura del “Caddie”, il factotum del golf, che può essere visto come uno smaliziato servo-padrone. Considerando la calca della gente sugli spiazzi erbosi, il pericolo che le palline finissero nel mare sottostante, il vento e i tracciati indefiniti di gara, era necessario assoldare una staffetta o meglio una vedetta di gara che precedesse i giocatori. Il suo compito era avvertire la gente di fare attenzione ai concorrenti, ma anche invitarla a seguire la gara, individuare la posizione della buca e segnalarla agli sfidanti. Le vecchie palline erano realizzate a mano dagli artigiani scozzesi con le piume compresse in un involucro di pelle. Intorno al 1900 si fa risalire l’introduzione della pallina in guttaperca, molto più resistente della prima e dalle prestazioni superiori. Per la costruzione dei primi bastoni, invece, veniva utilizzato il legno, principalmente il frassino. Fino alla fine degli anni '80 le teste dei legni erano create col persimmon (nespolo) e con il legno di acero, mentre gli shaft in hickory. Le teste dei legni moderni, invece, sono costruite con il titanio e compositi di carbonio, materiali che conferiscono al bastone una maggiore leggerezza e durezza.

Nel nostro Paese, il golf arriva nel Settecento tramite la nobiltà inglese, che si sfidava a Villa Doria Pamphili e a Villa Borghese a Roma. Negli anni successivi, lo stesso avvenne nelle regioni italiane maggiormente interessate dall’arrivo di stranieri, soprattutto anglofoni, che s’insediarono, più o meno stabilmente, tra Toscana, Umbria, Liguria e Lombardia, sia per le bellezze culturali e paesaggistiche, che per quelle enogastronomiche.
Tornando al 6 e 7 maggio, il programma che presto pubblicheremo contempla una sorta di “battesimo” sul green con un maestro dell'Associazione Italiana Professionisti del Golf, per un primo approccio a questo sport che oggi registra quasi 100 mila praticanti, dei quali un quarto tesserato. Le regioni con il più alto numero di iscritti sono proprio il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e il Lazio. Al Golf Club Monferrato, accanto alla proposta “green” (ci saranno anche gradite sorprese per gli ospiti), ci sarà anche quella gourmet. A pranzo, infatti, potrete acquistare il Box Pic-Nic con panino gourmet, calice di vino di un produttore monferrino e dolce realizzato da loro. Questo piacevole momento si potrà vivere nella grande terrazza coperta con vista sulle colline, oppure nella bella area pic-nic in mezzo al verde, attrezzata con teli, cuscini… Dal tardo pomeriggio - 18.00-20.30 -, entra invece in scena il Dj Set con aperitivo e tagliere di salumi e altre golosità di piccoli produttori locali. Partecipate numerosi!