Chi ha conosciuto Gianni Azaria Borelli, per tutti il Monsignore, secondo il soprannome datogli da 'Gioan Brera', sa che era il re della cassoeula. Tra i giovani che preparano la specialità simbolo dell’inverno ecco chi si avvicina al 'maestro': Pietro Agostani. Titolare con mamma Giovanna e suo fratello Stefano di questo nostro indirizzo del cuore, vi aspetta in un ambiente che parla delle vicine montagne, con pietra, legno e il grande camino. In tavola le specialità della tradizione lombarda, a partire dai piatti di Lario e Valtellina. Cantina da applausi, con chicche ed etichette non scontate. Nella bella stagione si può mangiare all’aperto.

Piatti imperdibili: sfogliatina di patate e funghi su fonduta di taleggio e noci; pizzoccheri; gnocarei in t’ol lac... (gnocchetti della tradizione premanese cotti nel latte con formaggio e burro fuso); Patole di Sant’Antonio (ravioloni di patate e farina di castagne ripieni allo Strachitunt di Vedeseta con burro e salvia); taragna e funghi; cassoeula; cervo (lombatina di cervo cotta a 52 °C scottata alla piastra). Crostata fatta in casa; zabaione
Prezzi medi: Antipasti 14; Primi piatti 12; Secondi piatti 18; Dolci 5

Servizi; parcheggio riservato; dehors; menu vegetariano; animali di piccola taglia ammessi; servizio doggy bag

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