Altri nove campioni degustati per rappresentare i cento dell'Enoteca

Abbiamo degustato per voi altri nove tra i grandi vini che troverete nell'Enoteca di Golosaria (qui la degustazione precedente LINK). Nove campioni scelti per rappresentare i cento vini in degustazione.

A Golosaria una selezione di oltre cento grandi bottiglie selezionate tra i Top Hundred di quest'anno e degli scorsi anni rappresentano il cuore dell'Enoteca (https://www.golosaria.it/it/enoteca-di-golosaria-milano-2023) a cui si somma la presenza fisica di oltre cento cantine con il proprio stand.

Una presenza di grandi vini mai così importante che vi stiamo raccontando con le nostre degustazioni. L'ultima prima del via ci ha portato a racconto di nove grandi vini che si potranno assaggiare da sabato a lunedì. Molti altri sono invece Top Hundred di quest’anno, già descritti uno a uno qui LINK mentre tutti i vini dell’enoteca, li trovate qui LINK

UBERTI - Franciacorta Brut Uberti Francesco I
Un grande classico della spumantistica franciacortina, un produttore che ha fatto la storia di questa denominazione. Questo campione gli rende onore: le bollicine sono una collana di perle finissime, il colore è paglierino con riflessi dorati. Al naso è verticale, fruttato, con sentori di ananas e frutta tropicale. In bocca il sorso è rotondo, ma mantenuto vibrante dall'acidità.
uberti.jpgMARCALBERTO - Alta Langa Metodo Classico Extra Brut 2019
Il metodo Marcalberto basato su una pressatura soffice, in stile maison di Champagne, rappresenta la cifra stilistica di questo produttore di Santo Stefano Belbo. Al naso la mineralità è immediata, accompagnata da una speziatura intensa, di zenzero, in bocca l'acidità è pregnante, che diventa ancor più intensa sul finale.
marcalberto.jpgTERRE D'OLTREPÒ - Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut Pinot Nero Testarossa 2016
L'Oltrepò è l'altro grande territorio italiano del metodo classico. E questo Testarossa (mitico ritorno) è sicuramente una fuoriserie: il perlage è finissimo e persistente, al naso le note fruttate, di melone bianco e pera, sono molto delicate, mentre in bocca si fa pieno, intenso, persistente. E’ lui!
la versa testarossa.jpgSEI CASTELLI - Barbera d’Asti Ventiforti 2022
Una Barbera di quelle che piacciono a noi: di colore rubino acceso con riflessi violacei, al naso la mora è matura con una sfumatura di mandorla che ritroviamo perfettamente in bocca ad accompagnare l'acidità sferzante che una Barbera in acciaio deve avere.
venti forti.jpgMARCHESI ALFIERI Barbera d’Asti La Tota 2021
Marchesi Alfieri è una cantina che ha segnato la storia di questo vino in Piemonte e La Tota è uno di quei nomi che si consigliamo agli amici quando si vuole avere la certezza di fare bella figura. Il naso è fine, disteso, con sentori di rosa e mandorla. In bocca non taglia, ma cerca la rotondità, con un certo tannino e una bella acidità finale.
latota.jpgPIO CESARE Barbaresco 2019
Probabilmente il miglior assaggio della giornata per uno dei più grandi produttori di Langa, Pio Boffa, che se ne è andato troppo presto ma che ha lasciato ottimi frutti a partire dalla famiglia che sta continuando egregiamente il suo lavoro. Questo Barbaresco è semplicemente magistrale (il 2014 fu Top Hundred). Basta avvicinare il bicchiere al naso per dire che è lui, il Barbaresco, in tutta la sua regalità: finissimo e profondo al tempo stesso, al naso c'è la viola del nebbiolo accompagnata da una speziatura profonda. In bocca il tannino è sottile, puntinato, il sorso va via come la seta.
pio cesare.jpgFRANCESCO RINALDI Barolo Brunate 2019
Rinaldi è un cognome che fa rima con Barolo e questa cantina storica merita di essere conosciuta da tutti quelli che amano questo vino. Il suo Barolo è un racconto della terra di Langa, con quel naso che ci porta nelle vigne, a quelle piccole pesche dal cuore bianco che si raccolgono sul finire dell'estate, e poi il fico accompagnato però dal cuoio che marca il terreno dei grandi vini. In bocca è ricco, con un tannino a tratti ancora acerbo che prefigura un futuro lungo.
rinaldi.jpgTEDESCHI Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2017
Avete presente quegli Amarone grassi, pomposi, a tratti esagerati? Bene, non è questo il caso perché Tedeschi ci ricorda che l'Amarone, quando non vuole esagerare, è un grandissimo vino. Il naso è quello da manuale, con i profumi di cioccolato intenso che però si accompagnano a una nota fresca, balsamica, e alla mineralità della pietra focaia. In bocca ha tutto: ingresso morbido, caldo, con un tannino diffuso perfettamente integrato nel sorso, finale lunghissimo. Signori, l'Amarone!
tedeschi.jpgMANCINI Colli Pesaresi Focara Pinot Nero "Le Rive” 2020
Dici Fattoria Mancini e pensi a uno dei più grandi interpreti del vino marchigiano. Il loro cavallo di battaglia è sicuramente il Pinot nero come dimostra questa etichetta ottenuta dalle uve coltivate nel cru di Focara. Il naso è fine ed intrigante con i piccoli frutti che lasciano spazio al pepe nero e alla grafite. In bocca è un Pinot Nero che sa conciliare potenza ed eleganza con un tannino fine diffuso. Uno dei più grandi Pinot nero d’Italia, per intenderci.
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