Fantastica pizzeria alle porte di Alessandria
Nel sobborgo alessandrino di Valle San Bartolomeo, da un paio di mesi ha aperto i battenti una pizzeria gourmet (con cucina) di alto profilo. È il sogno realizzato e condiviso da un’intera famiglia: il noto e affermato industriale del luogo, Fernando Cerafogli, la moglie Franca Corgiat, il figlio trentenne Emiliano, chef con studi alla Scuola Internazionale di Cucina Italiana Alma di Colorno (Pr), all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ed esperienze professionali da Renato Bosco (corona del nostro IlGolosario Ristoranti) di San Martino Buon Albergo (Vr), punto di riferimento assoluto per la pizza gourmet. E protagonista in sala è anche la giovane figlia Eleonora, che vanta una doppia laurea in Economia e Management. A completare il team, lo chef Gianluca Caruso che affianca Emiliano, e uno staff giovane e preparato. Ma in sala vigila con entusiasmo la mamma di Emiliano ed Eleonora, Franca.
Prima di accomodarci, a stupire è già la struttura, originale e di design con la sua forma a capanna ottagonale, con le ampie vetrate che donano luce e il tetto costruito in micro lamelle di legno di faggio.
Gli ambienti, sempre nel segno del design, della luminosità e del gusto moderno, sono costituiti da un ampio e unico salone al primo piano di oltre 250 mq, e all’esterno da una grande e doppia bella terrazza.
Le pizze, realizzate con le farine bio di Mulino Marino, hanno due opzioni di scelta: le “padelline” (cadauna da 18 a 20 euro), lievitate più a lungo e cotte all’interno di una teglia tonda che dona loro una pronunciata alveolatura, e le “classiche” (cadauna da 10 a 19 euro), con impasto davvero leggero e digeribilissimo.
Tra le prime, che vi arriveranno nel piatto tagliate in sei fette, abbiamo provato la squisita "Vitel Tonnè" (vitello, salsa tonnata, spinacino croccante, fiori di cappero e zest di limone),
ma si potrà scegliere anche la "Caput Mundi” (crema di pecorino, asparagi, guanciale croccante, gel al tuorlo dʼuovo e note di polline), l’ "Iperuranio" (formaggio fresco, storione affumicato, zucchine allʼaroma di lime e menta con note di pepe rosa), la "Crudo e stracciatella” con crudo di Parma e stracciatella.
Chiudono le sette proposte in carta, la “Boma" mozzarella di bufala del Caseificio Moris, pomodorini perla rossa e acciughe del Mar Cantabrico allʼaroma limone, la “Polpo" (stracciatella, cipolla caramellata, pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOP, valeriana e pepe al limone) e la “Gambero alla plancha" (salsa guacamole, insalata riccia, cipolla caramellata e salsa teriyaki).
Tra le “classiche”, la nostra scelta è ricaduta su “LʼAcciuga” (mozzarella di bufala, fiordilatte, acciughe del Mar Cantabrico, pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOP e gialli campani con olio al basilico);
in alternativa, tra le altre dieci in carta, citiamo la "5 Seasons” (salsa di pomodoro di Francaterra, fiordilatte, cotto Ferrarini, carciofi spadellati, funghi trifolati e polvere di olive), la "Riviera di Ponente" (mozzarella di bufala, carciofi spadellati, gamberi al profumo di agrumi, stracciatella e semi di papavero), “LʼAudace” con salsa di pomodoro di Francaterra, fiordilatte, gorgonzola, ʻnduja e cipolla caramellata, “LʼOrto” con salsa di pomodoro giallo, feta vegan, concassé di pomodoro cuore di bue, porri saltati, zucchine allʼaroma di lime e menta con note di pepe rosa.
La cucina propone una decina di piatti quale valida alternativa; in carta, tra gli altri, “Tonno di Coniglio” (€ 19) cotto a bassa temperatura per 12h a 73 °C, crema di peperone arrostito, stracciatella e giardiniera croccante; "Girello di vitello" (€ 18,00) cotto a bassa temperatura allʼaroma di rosmarino e senape, spuma di gorgonzola, pasta kataifi con paprika dolce; "Agnolotti di Langa" (€ 16,00) ai tre arrosti con stufato piemontese oppure Risotto con scampi (€ 20,00) in cruditè al lime, Gavi e timo; "Ventresca di maiale" (€ 16,00) cotta a bassa temperatura per 12h a 70 °C, tegolino di patate.
Si chiude con i dolci (da 7 a 8 euro) con l’assaggio della Delizia al Limone e de "La panna cotta che non ti aspetti” al popcorn e caramello salato; in carta, anche "Mʼama, non mʼama …” (margherita al fiordilatte, gel di mango, frutti di bosco con note di lime), e un semifreddo al cocco con mandorle e cioccolato bianco.
Carta dei vini “working in progress” ma che già strizza l’occhio ad alcune referenze top del Monferrato, al pari di quella delle birre, che oggi vede alcune bavaresi alla spina.
In occasione della nostra visita la domenica sera, la sala era piena nonostante i prezzi (giustamente) impegnativi. Ma la qualità vince sempre. E questa ultima considerazione la dedichiamo ai detrattori di provincia, agli stronzi che stanno in riva al fiume a guardare nel loro stesso vuoto e non rischiano mai niente. Ai barboni che hanno messo il dito verso il basso. Non dategli retta, esistono per rovinare tutto ciò non capiscono.
I Giardini di Marzo
Alessandria
fraz. Valle San Bartolomeo, via Alessandria, 4
tel. 351 5714916 - 0131 383192
ristorantepizzeria@igiardinidimarzo.com
Riposo settimanale: lunedì
